Dislessia

Sapere cosa è il DSA è diverso dal conoscerlo


Mi viene da riflettere.............................. qualcuno potrebbe consigliarmi di andare a fare "cicerbite", in questa bella giornata, ed invece sono qui a "rompere", come sempre.SAPERE = Possedere informazioni su qualcosa.CONOSCERE = Possedere le nozioni e le esperienze necessarie.Sapere cosa è il DSA è ormai di dominio pubblico, nonostante qualche volta si incontri ancora qualcuno che ignora, il problema è che molte volte, "chi ignora", lo troviamo proprio nell'ambito scolastico, là dove si pretenderebbe invece la conoscenza. La differenza tra il sapere e il conoscere è ben spiegata dal Dizionario della Lingua Italiana; nello specifico scolastico, dalle esperienze personali e riportatemi da molti e molti genitori, ma anche da Insegnanti, posso fare alcuni esempi di affermazioni che fanno ben capire quanto a volte i due vocabili vengano confusi.Ci siamo spesso sentiti dire: "Ho avuto in passato un alunno dsa" come se l'eperienza con un singolo alunno implicasse di possedere la "chiave di volta" per conoscere il dsa e con questo dare per scontato di conoscere tutto quello che necessita. Quante volte è stata rifiutata la calcolatrice ad alunni non discalculici, o quante altre volte non sono stati concessi gli elementi compensativi e dispensativi nella matematica perchè l'alunno è solo dislessico o disgrafico? Conoscere il dsa significa capire che le tabelline, ad esempio, non si memorizzano per il deficit alla memoria, tipico in quasi tutti i dsa. Conoscere il dsa significa capire che a volte i conti non tornano per la trasposizione dei numeri, tipica della disortografia. Per non parlare di alcuni suggerimenti dati dagli insegnanti (argomento recentemente trattato in un gruppo) di lingua straniera per memorizzare i vocaboli, ove si suggerisce di scriverli più e più volte e di fare poi una lettura ripetuta degli stessi a voce alta. Lo stesso vale quando ci scontriamo con la problematica dei tempi più lunghi o testi delle verifiche ridotti e ci sentiamo dire: Ma era facile; non posso dare più tempo; non posso fare un trattamento diverso dagli altri della classe; ecc. Parliamo anche delle fotocopie? Ci sono insegnanti che consegnano ai ragazzi fotocopie da loro scritte in corsivo, con la pretesa che un dsa ci possa studiare. E la storia assurda degli appunti? Quante volte ci sentiamo dire: E' distratto e non prende appunti! Già, perchè non prendiamo appunti? Se conoscessero il dsa comprenderebbero che questa operazione è davvero IMPOSSIBILE per un dsa, in quanto riassume in essa tutte le difficoltà del sintetizzare, dello scrivere, della velocità di scrittura, del tradurre la parola ascoltata in scrittura. E quante volte ci siamo sentiti dire: NON STUDIA! Solo noi genitori sappiamo quanto un dsa studia per prendere un misero 6, quanta fatica fanno e facciamo. Un ultima "chicca", quanti si sono sentiti dire AIUTINO? Loro AIUTANO, come se gli elementi compensativi e dispensativi fossero concessioni particolari che vengono dalla loro bontà. E' davvero disarmante per tanti di noi, che lottano da anni, vedere che siamo ancora allo stato embrionale con la conoscenza del dsa; ed è altrettanto gioioso trovare ogni tanto Insegnanti ben preparati, Insegnanti che sono disposti a mettersi in gioco, Insegnanti che vogliono riuscire là dove altri colleghi hanno fallito, Insegnanti che lottano e si battato per amore dei loro alunni per la loro missione nell'insegnamento; purtroppo sono pochi. (A livello informativo: quanto scrivo non è riferito a nessuna scuola o insegnate in particolare, io sono DSA e tocco con mano, inoltre faccio parte di gruppi e associazioni come "DSA adulto normoparificato", pertanto quanto da me detto deve essere preso come spunto di riflessione e non come critica.)Manuela Dolfi