Dislessia

NON MI INTERROMPERE! LASCIAMI FINIRE.


Vorrei porre due domande ai genitori di bambini/e e ragazzi/e DSA:1) Quando tuo/a figlio/a parla, lasci che finisca di esprimere il concetto ed ascolti interessato, oppure lo interrompi?2) Quando tuo/a figlio/a fa qualcosa, attendi il risultato finale o imponi il tuo metodo?Cercherò di spiegare cosa accade (almeno a me) quando qualcuno mi interrompe o mi toglie qualcosa di mano, per farlo "MEGLIO".Partiamo dal primo quesito: quando qualcuno mi parla e sa del mio DSA scatta nel mio interlocutore  una strana sindrome da Crocerossina o da Missionario, che lo porta a considerarmi una che "va aiutata" ad esprimersi. Abbiamo già detto che la mente di un DSA ragiona ad immagini ed è veloce, quindi quando inizio un discorso, accade che la mia mente sia più veloce della parola; se vengo interrotta il "file" del discorso viene chiuso nella mia memoria, quindi quando mi rendi la parola devo fare un lungo percorso di riapertura file per continuare a conversare, apparendo distratta, disinteressata, nel pallone. Quindi spesso decido di non continuare a parlare e faccio solo finta di ascoltare. Se tu mi lasciassi finire tutto il mio discorso, non sarei costretta a riaprire un file che tu mi hai fatto chiudere nel togliermi la parola.Andiamo adesso al secondo quesito: quando io ho davanti a me oggetti o devo fare qualcosa non aspettarti MAI che io la faccia in un modo che tu possa capire, la mia mente è creativa, alternativa, elabora possibilità. Quando ho davanti un oggetto non guardo come è fatto ma vedo cosa potrebbe diventare. Quindi non è detto che il mio metodo sia peggiore del tuo, magari potresti scoprire che quello che tu sei abituato a fare sempre nella stessa maniera, potrebbe essere fatto diversamente e magari con più profitto. Lasciateci quindi esprimere e creare, forse potreste imparare qualcosa.Manuela Dolfi(eventuali errori ortografici fanno parte del mio essere disortografica e non li correggerò)