Dislessia

PRIMO PIANO SUI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (D.S.A.)


“I disturbi specifici di apprendimento costituiscono un termine dicarattere generale che si riferisce a un gruppo eterogeneo didisordini che si manifestano con significative difficoltànell’acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggioorale, espressione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento omatematica. Questi disordini sono intrinseci all’individuo,presumibilmente legati a disfunzioni del sistema nervoso centrale epossono essere presenti lungo l’intero arco di vita. Problemi relativiall’autoregolazione del comportamento, alla percezione e interazionesociale possono essere associati al disturbo di apprendimento manon costituiscono, per se stessi, disturbi specifici di apprendimento.Benché possono verificarsi in concomitanza con altre condizioni dihandicap (per esempio, danno sensoriale, ritardo mentale, seriodisturbo emotivo) o con influenze esterne come le differenzeculturali, insegnamento insufficiente o inappropriato, i disturbispecifici di apprendimento non sono il risultato di queste condizioni oinfluenze”1Dare una definizione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento non èuna cosa semplice. Nel corso del tempo, infatti, sono state datenumerosissime definizioni di tali disturbi. Ad ogni modo oggi esisteun sostanziale accordo nella comunità dei professionisti che sioccupano dei D.S.A. e tale accordo può essere sintetizzato neiseguenti punti:- quando si parla di Disturbi Specifici dell’Apprendimento(D.S.A.) ci si riferisce a difficoltà di lettura (Dislessia), discrittura (Disortografia e Disgrafia) e di calcolo (Discalculia);- tali difficoltà hanno spesso un rapporto di comorbidità, sipresentano, cioè, insieme;- è stato riconosciuto un legame fra i D.S.A. e i fattori biologici;- dalla categoria dei soggetti con D.S.A. vanno esclusi i soggetticon minorazioni cognitive o sensoriali e problematichepsicologiche o relazionali;- è estremamente importante distinguere e tener ben presente iD.S.A. e le generiche difficoltà scolastiche, è molto probabile,infatti, che un bambino con un D.S.A. abbia notevoli difficoltàscolastiche mentre non è necessariamente vero che tutti ibambini che presentano difficoltà scolastiche, ancheimportanti, abbiano un Disturbo Specifico.Si può affermare che con il termine Disturbi Specificidell’Apprendimento vengono indicati una serie di “difficoltànell’apprendimento scolastico, presentate da bambini normalmentescolarizzati, in assenza di patologie neuromotorie, cognitive,psicopatologiche e/o sensoriali”2. Inoltre il DSM – VI ci dice che iD.S.A. “vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal soggettoin test standardizzati, somministrati individualmente, su lettura,calcolo, o espressione scritta risultano significativamente al di sottodi quanto previsto in base all’età, all’istruzione, e al livellod’intelligenza”.In prima analisi è necessario sottolineare il fatto che tali disturbi, perdefinizione, hanno una peculiarità: essi sono specifici, hanno cioè lacaratteristica di essere settoriali. Gli organismi scientifici, gli espertidel settore, i ricercatori ed i clinici sono concordi nel riconoscerequattro categorie ben specifiche ognuna delle quali interessa unaprecisa abilità che risulta deficitaria: la dislessia, la disgrafia, ladisortografia e la discalculia.In tal senso vengono distinti dalle generiche difficoltà diapprendimento che esprimono anch’esse un’incapacità da parte delsoggetto di fornire prestazioni scolastiche adeguate. Tali incapacitàgeneriche hanno spesso un’influenza plurifattoriale: difficoltà dilinguaggio, difficoltà psicomotorie, immaturità globale, presenza disituazioni di handicap, disagio psicologico dovuto acause familiari, personali o scolastiche, uno scarso controllo emotivoche origina reazioni non adeguate, situazioni di svantaggio oprovenienza da paesi stranieri. Inoltre, come scrive Monica Pratelli,“Le difficoltà generiche dell’apprendimento sono solitamente dovutea un ritardo maturazionale, a uno scarso bagaglio di esperienze, ascarso investimento motivazionale e, non di rado, ad una serie dierrori di tipo pedagogico Nel caso dei D.S.A. le difficoltà presentate dal soggetto riguardanoun’abilità isolata e circoscritta in una situazione di normalità, sia alivello scolastico globale, sia a livello di sviluppo intellettivo e inassenza di deficit sensoriali. Non a caso, infatti, nella diagnosi diD.S.A. vanno escluse le patologie di tipo organico: ritardo mentale(R.M.), deficit sensoriali, malattie di origine genetica, il Disturbo daDeficit di Attenzione e Iperattività (D.D.A.I.) e il Disturbo Specifico delLinguaggio (D.S.L.); in tali situazioni le difficoltà di lettura, di scritturao di calcolo risultano secondarie rispetto alla patologia primaria o unadelle sue manifestazioni.È chiaro quindi che non rientrano nei D.S.A. tutti quei problemiscolastici imputabili ad un’altra serie di fattori con diversa gravità chevanno dallo scarso impegno motivazionale del bambino, attraversoun ambiente privo di stimoli adeguati, fino alle patologie di tipoorganico e genetico.