Blog
Un blog creato da luca.manu1989 il 27/11/2008

Dislessia

Dislessia e diritti negati

 
 

"VORREI CHE........"
Vorrei che la scrittura

fosse leggera come una piuma,
che semplice fosse l'ortografia
ed avere una bella calligrafia.

Vorrei che i numeri non fossero dispettosi,
 ma loro danzano giocosi,
e il 63 agli occhi miei

diventa un 36.
Non so fare le divisioni
e le altre operazioni?

Ma a voi chi ve lo dice

datemi una calcolatrice.

Vorrei leggere esattamente,
riconoscere le lettere velocemente
,
ma tutto si confonde nella mia mente.

Voi siete capaci di leggere e imparare,
a me serve la sintesi vocale.

Vi chiedete tutto questo cosa sia?
 Non è colpa mia,
si chiama DISLESSIA.
     

"Manuela Dolfi"
dal libro "Essenza di me"
dal libro "Pensami al Contrario"

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: luca.manu1989
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 58
Prov: FI
 

AREA PERSONALE

 
.......si possono, si devono salvare dal "coma scolastico" quei ragazzi che cadono tramortiti come povere rondini contro la barriera della lettura e della scrittura.


Daniel Pennac
 "Diario di scuola"

"A mio figlio"
Non capisco il perchè,
gli altri bimbi come me,
riescono ad imparare,
mentre io non lo so fare.
Non capisco il perchè,
leggere non so anche se,
ci provo e mi vergogno,
delle loro risa non ho bisogno.
Non capisco il perchè,
non so quanto fa 3x3,
i numeri si vanno a scambiare,
io li vedo contenti ballare.
Non capisco il perchè,
soluzione non c'è,
non so proprio cosa sia,
so solo che si chiama "DISLESSIA"
Manuela Dolfi
Dal libro "Pensami al Contrario"
 

FACEBOOK

 
 

IL NOSTRO SOGNO REALIZZATO

ROMPERE IL MURO DELLA SCRITTURA E DELLA LETTURA CON UNA LEGGE DELLO STATO CHE TUTELI I D.S.A.
IL PUNTO DA CUI RIPARTIRE!
 
Citazioni nei Blog Amici: 89
 

ULTIMI COMMENTI

"POESIE CHE NON SO LEGGERE"

Ciao bella mascherina
che sei nata stamattina
colori il carnevale
e guarisci da ogni male.
(Giulia 11 anni DSA)

L'autunno è già fra noi,
il suo debole vento trasporta
le piccole foglie,
che dagli alberi cadono lentamente.
Mentre le foglie cadono,
il cielo è grigio
e fa cadere piccole gocce d'acqua,
che brillano al sole
e rende più bello e brillante l'autunno.
(Matteo 10 anni Dislessico)

Tu sei un fiore io sono l'iverno

non posso toccarti, ne vederti,
ma ti amo lo stesso
anche se ci divide l'autunno.
(L. L. 13 anni)


Il vento che ulula nel fiore.
E intanto tu corri nel prato.
E il vento ulula.
(E.R. 8 anni Disortografica)

L'amore fa battere il cuore.
L'amore è bello e rosso.
L'amore è dentro ma non esce.
L'amore sa da chi andare
se lo lasci libero.
(Alex 11 anni DSA)


 

ALCUNI DISLESSICI FAMOSI

Leonardo Da Vinci, Albert Einstein, GalileoGalilei, Thomas A. Edison, Napoleone Bonaparte, Carlo Magno, Walt E. Disney, WinstonChurchill, Agatha Christie, Pablo Picasso, John Kennedy, Cher Sarkisan,Orlando Bloom, Tom Cruise, Whoopi Goldberg.


Le persone elencate hanno tutte un QInella norma o addirittura superiore, questo significa che i dislessicinon hanno un ritardo cognitivo ma, semplicemente, possiedono un mododiverso di apprendere rispetto a quelli che sono i canoni della maggiorparte delle persone. Molti di voi, leggendo l'elenco, si staranno chiedendocom'è stato possibile stabilire che alcuni personaggi vissuti inpassato, quando certi disturbi non avevano ancora un nome specifico,erano dislessici. Gli studi sono stati condotti sui manoscritti arrivati sino ai giorni nostri e su alcune caratteristiche personali e comportamentali che hanno caratterizzato la loro vita. I dislessici riescono a sopperire alle loro difficoltà attraverso la valorizzazione dei loro talenti.
 

 

TEST D'INGRESSO PER ALUNNI CON DSA

Apprendo anche quest'anno dai commenti e dai post in vari blog e su Facebbok, che molti alunni DSA sono costretti ad eseguire i TEST D'INGRESSO senza poter usare compensi e dispense previste dal PDP, e che molti giustificano col fatto che TANTO NON VERRANNO VALUTATI.
A parte essere tutto ciò illegale, impugnabile e denunciabile, io commento così:
La tristezza immensa é leggere ogni giorno genitori e insegnanti che giustificano con un "noi facciamo cosi" o con un "tanto non fanno media" o altre fesserie del genere. Ma a parte tutto, vi mettete una buona volta nei panni di chi ha sempre usato la calcolatrice, mappe, sintesi vocale ecc e di punto in bianco gli si toglie tutto è lo si costringe a fare i test di ingresso? Reazioni possibili: lasciare tutto in bianco, mettersi a piangere, tirare una sedia in testa all'impiegato statale addetto all'insegnamento.
Care signore un Po come dirvi,  oggi niente trucco e niente tinta ai capelli (anche questi compensi alla brutteza, alla vecchiaia, alle rughe alle occhiaie alle cicatrici ecc) e cosi' " al naturale" andate alla riunione di lavoro con i capi e i clienti più importanti. Scommetto che qualcuno si suiciderebbe!

Questo in base alla Legge 170, che prevede l'uso dei compensi per ogni prova venga somministrata agli alunni con DSA, non menzionando la differenza tra prove valutate e non, quindi anche per le prove d'ingresso, come durante l'anno e per INVALSI ed Esami di Stato, si debba procedere all' utilizzo di quanto il PDP prevede.

Manuela Dolfi

 
 
 

C'E POSTA PER TE.....

Consiglio a tutti, prima dell'inizio della scuola, o nei primi giorni, di inviare una mail pec o raccomandata al Dirigente Scolastico, in cui lo/la si invita a far presente al coordinatore di classe e a tutti gli insegnanti attuali e futuri (così tiriamo dentro eventuali cambi e supplenze) della diagnosi di DSA di vostro/a figlio/a autorizzando gli stessi alla visione accurata della documentazione depositata presso la scuola, al fine di garantire l'applicazione della Legge ...170 e del PDP, fin dal primo giorno di scuola.

Non è opportuno dare ai figli copie della diagnosi da distribuire agli insegnanti come fossero volantini, ricordo che tali documenti sono coperti da Privacy. Inoltre con la lettera suddetta ovvierete appunto al problema della privacy autorizzando gli insegnanti (anche quelli ancora provvisori) alla visione della documentazione in Segreteria.

Manuela Dolfi

 
 
 

MATURANDI CON DSA E MAGGIORE ETÀ

Si fa presente a tutti i genitori di ragazzi che andranno in 5 superiore e hanno la certificazione da qualche anno, che per l'esame di Stato della Maturità, sarebbe bene aggiornarla.
Attenzione però al compimento del 18 anno! Infatti dopo i 18 anni si è fuori dalla neuropsichiatria infantile e quindi si consiglia di ripetere i test prima del compimento del 18esimo anno.
Si ricorda inoltre, per quanto riguarda la diagnosi, che secondo l'accordo Stato Regioni sulla diagnostica DSA, (24 luglio 2012) al comma 3 art. 3 indica che il profilo va aggiornato: 
- al passaggio di ciclo scolastico
- ogni volta si renda necessario modificare l'applicazione degli strumenti didattici, oppure su segnalazione della scuola o per volere della famiglia. Il tutto solo se sono passati più di tre anni dalla precedente.

M.D.

 
 
 

LA FUNZIONE STRUMENTALE DSA

La 'funzione strumentale DSA' è prevista dalla Legge 170/2010, dal DM del 12/07/2011 e dalle Linee Guida DSA.
La Funzione Strumentale è un riferimento per genitori ed insegnanti in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Le funzioni del “referente” sono svolte da un insegnante e riguardano la sensibilizzazione e l’approfondimento delle tematiche, nonché il supporto vero e proprio ai colleghi insegnanti direttamente coinvolti nell’applicazione didattica. Il referente deve aver acquisito una specifica formazione e aver maturato esperienza nell’ambito dei Disturbi Specifici di Apprendimento e deve essere stato eletto dal Collegio dei Docenti.
Le funzioni del referente sono stabilite dalla Legge e sono le seguenti:
1. Fornire informazioni circa le disposizioni normative vigenti
2. Fornire indicazioni in merito alle misure compensative e dispensative, in vista dell’individualizzazione e personalizzazione della didattica
3. Collaborare all’individuazione di strategie volte al superamento dei problemi esistenti nella classe con alunni DSA
4. Offrire supporto ai colleghi insegnanti riguardo agli strumenti per la didattica e per la valutazione degli apprendimenti
5. Curare la dotazione di ausili e di materiale bibliografico all’interno dell’Istituto
6. Diffondere le notizie riguardanti l’aggiornamento e la formazione nel settore
7. Fornire informazioni riguardanti Enti, Associazioni, Istituzioni, Università di riferimento
8. Fornire informazioni riguardo a strumenti web per la condivisione di buone pratiche
9. Fare da mediatore tra famiglia, studente (se maggiorenne) e strutture del territorio
10. Informare gli insegnanti che effettuano supplenze nelle classi, della presenza di eventuali casi DSA.
Il referente d’Istituto promuove comunque l’autonomia dei colleghi nella gestione degli alunni DSA, operando perché ciascun insegnante “senta” pienamente proprio l’incarico di rendere possibile per tutti gli studenti un pieno e soddisfacente apprendimento in classe. Infine, il referente può promuovere Progetti approvati dal Collegio dei Docenti nell’ambito dei Disturbi Speciifici dell’Apprendimento

 
 
 

IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO PER LA MATURITA'

Cos’è il Documento del 15 Maggio?
Il Documento del 15 di Maggio è un atto in cui sono riportati i “contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti” (D.P.R. 323/98 art. 5 c. 2).

Da chi è redatto il Documento del 15 di Maggio?
Il documento deve essere stilato entro il 15 Maggio dal Consiglio delle Classi Quinte delle scuole superiori per la commissione degli Esami di Stato e i candidati, in base al D.P.R. 323/98. I Consigli di Classe sono autonomi nel redigerlo, ma devono comunque essere presenti le informazioni riportate nel DPR 323/98 e tutte le informazioni sul percorso scolastico della classe, per le le Commissioni nelle varie fasi dell'Esame di stato.

Per chi è redatto e a chi deve essere consegnato il Documento del 15 di Maggio?
Il documento, pubblico, è affisso all'albo della scuola (art. 5 c. 2) e deve essere consegnato a ogni candidato all'Esame, interno o esterno (all'art. 5 comma 2), anche se, purtroppo, non è ancora una prassi consolidata. Esso rappresenta uno strumento di orientamento e un vincolo per la preparazione della terza prova scritta e per la gestione del colloquio, di cui la Commissione è obbligata a tener conto (Art. 4, c. 5 - Art. 5, c. 7). Infatti, sempre nel DPR, all'articolo 5 comma 3 si legge: «la commissione entro il giorno successivo a quello di svolgimento della seconda prova definisce collegialmente la struttura della terza prova scritta in coerenza con quanto attestato nel documento di cui al comma 2. La mattina del giorno stabilito per lo svolgimento di detta prova, la commissione, in coerenza con quanto attestato nel predetto documento, predispone collegialmente il testo della terza prova scritta tenendo conto delle proposte avanzate da ciascuna componente».

Cosa deve riportare il Documento del 15 di Maggio?
All’interno del documento si troveranno
▪ resoconti delle singole discipline quali:
▪ profilo della classe,
▪ raggiungimento degli obiettivi,
▪ dettagliato programma svolto durante l'anno,
▪ metodologie didattiche,
▪ eventuali materiali didattici utilizzati,
▪ tipologie delle prove di verifica e criteri di valutazione.
▪ testi delle simulazioni della prima prova scritta con relative griglie di correzione;
▪ testi delle simulazioni della seconda prova scritta con relative griglie;
▪ testi delle simulazioni della terza prova scritta con relative griglie;
▪ griglia di valutazione del colloquio.

 
 
 

Obbligo di Protocollo per la Pubblica Amministrazione

Post n°655 pubblicato il 09 Febbraio 2017 da luca.manu1989
 

DPR 28 dicembre 2000 n 445, e DPCM 31 ottobre 2000, in cui vengono esplicitati gli obblighi della Pubblica Amministrazione circa la segnatura di protocollo dei documenti in ingresso ed uscita, in parte nella legge 7 Agosto 1990 n. 241 dove vengono affermati i principi nell’esercizio dell’attività amministrativa di economicità, efficienza, imparzialità e di trasparenza del procedimento amministrativo, garantendo la pubblicità degli atti ed il diritto di accesso ai documenti amministrativi. Ciò premesso ed esplicitato l’obbligatorietà da parte dell’Amministrazione circa la registrazione di protocollo della documentazione in ingresso e uscita, che comporta l’apposizione della segnatura di protocollo sul documento oggetto della registrazione secondo le modalità previste nelle citate regole tecniche, le stesse informazioni contenute nella segnatura devono essere riportate nella ricevuta rilasciata all’utente.
Questo comporta quindi l'obbligo al Protocollo per il PDP, (Piano Didattico Personalizzato), per alunni con DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento)
Manuela Dolfi

 
 
 

AUTONOMIA SCOLASTICA

Post n°654 pubblicato il 09 Febbraio 2017 da luca.manu1989
 

Autonomia scolastica. Art. 16, D.P.R. 275/99:
I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell'attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento.... Autonomia non significa: è così perché decidiamo noi... Autonomia significa avere facoltà di regolare flessibilmente i tempi di insegnamento e svolgimento delle discipline e delle attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni(libertà). La facoltà autonomistica dovrà essere esercitata nel rispetto della libertà di insegnamento, della libera scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali dell'insegnamento.
I docenti, hanno il compito e la responsabilità....compito e responsabilità della progettazione e attuazione di un processo, cioè progettare e attuare..... il processo di insegnamento e di apprendimento, cioè insegnare e FARE APPRENDERE!
L'insuccesso scolastico è una responsabilità derivante da un sbagliato insegnamento.....

 
 
 

PETIZIONE: Obbligo di attenersi nel PDP alle indicazioni della diagnosi.

AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI On. Laura Boldrini

AL PRESIDENTE DEL SENATO Sen. Pietro Grasso

AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA Dott.ssa Stefania Giannini SEDE ROMA

PETIZIONE EX ART. 50 COSTITUZIONE

Oggetto: introduzione dell’obbligatorietà per il corpo docente di recepire nel Piano Didattico Personalizzato degli alunni e studenti con DSA le misure compensative e dispensative indicate nella certificazione rilasciata dall’equipe specialistica in sede di diagnosi.

PREMESSO CHE - La legge n. 170/2010 ha introdotto nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico prevedendo l’adozione di misure compensative e dispensative oltre all’adozione di una didattica individualizzata personalizzata all’evidente fine di garantire il diritto all’istruzione e favorire il successo scolastico. - Alla legge 170 è stata data attuazione con l’adozione del Decreto Ministeriale n. 5669/2011 che disciplina in modo articolato la materia in oggetto, in particolare all’art. 2 commi 2 e 3 viene previsto che “al fine di garantire agli alunni e agli studenti con disturbi specifici di apprendimento di usufruire delle misure educative e didattiche di supporto di cui all’articolo 5 della Legge 170/2010, gli Uffici Scolastici Regionali attivano tutte le necessarie iniziative e procedure per favorire il rilascio di una certificazione diagnostica dettagliata e tempestiva da parte delle strutture preposte. La certificazione di DSA viene consegnata dalla famiglia ovvero dallo studente di maggiore età alla scuola o all’università, che intraprendono le iniziative ad essa conseguenti. - Nonostante l’importanza legislativamente assegnata alla certificazione rilasciata dalla competente equipe sanitaria, la normativa in essere non prevede tuttavia che i docenti debbano recepire nel Piano Didattico Personalizzato degli allievi con DSA le misure compensative e dispensative individuate dagli Specialistici nella certificazione.

CONSIDERATO CHE - L’art. 4 comma 3 del D.M. 5669/2011 dispone expressis verbis “in un’ottica di prevenzione dei DSA, gli insegnanti adottano metodologie didattiche adeguate allo sviluppo delle abilità di letto-scrittura e di calcolo, tenendo conto, nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle osservazioni di carattere scientifico contenute al riguardo nelle allegate Linee guida” - Rilevata, pertanto, l’importanza delle indicazioni di carattere scientifico contenute nelle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e studenti con DSA che possono aiutare il corpo docente ad individuare le misure più adatte al DSA diagnosticato , appare altresì necessario garantire l’osservanza di quanto indicato nelle certificazioni rilasciate dalle competenti strutture sanitarie, atteso che, in molti casi tali indicazioni vengono disattese dal corpo docente individuando con piena discrezionalità le misure compensative e dispensative. - La necessità di ottemperare alle misure dettate dagli specialisti discende dalla circostanza che i DSA individuati dalla Legge 170/2010 interessano una specifica abilità e hanno origine neurobiologica. - Ne discende l’importanza di fronteggiare il DSA con misure adatte a superare il gap che esso determina e che, ragionevolmente, gli specialisti di settore ben possono individuare, onde evitare l’adozione di misure non adatte o inadeguate in parte al DSA diagnosticato. - Occorre infatti considerare che le misure compensative e dispensative sono gli strumenti che consentono allo studente di superare le difficoltà connesse al DSA medesimo. Per i motivi suesposti

SI CHIEDE Di introdurre normativamente l’obbligo per le Istituzioni Scolastiche di attenersi in sede di adozione del Piano Didattico Personalizzato alle indicazioni contenute nella certificazione rilasciata dalla competente equipe specialistica sanitaria con particolare riferimento alle misure compensative e dispensative ivi indicate.

PETIZIONE DSA Ai sensi della legge 196/2003 i sottoscritti danno il loro consenso al trattamento dei dati sotto riportati. Resta inteso che in qualsiasi momento potranno richiedere la variazione, l’integrazione ed anche l’eventuale cancellazione contattando  Informativa ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo 196/2003.

Il trattamento dei Suoi dati personali è finalizzato unicamente all’esame della presente petizione.

Prof.ssa Brunella Murolo - Sig.ra Manuela Dolfi - Avv. Lorenzo Esposti - Sig.ra Anna Paris

FIRMA CLICCA QUI E VAI AL LINK

 
 
 

COSA FARE SE I GENITORI RIFIUTANO IL PDP?

Qualche giorno fa una maestra della scuola primaria mi contatta su Facebook, in chat privata; ponendomi questo quesito:

Ciao Manuela, avrei bisogno di sapere come dobbiamo comportarci di fronte ad un bambino BES (Bisogni Educativi Speciali) per il quale abbiamo fatto un PDP (Piano Didattico Personalizzato) che però i genitori non vogliono firmare. Possiamo ugualmente applicare la didattica che riteniamo opportuna e che abbiamo specificato nel PDP oppure non possiamo in quanto la famiglia RIFIUTA il PDP?
Grazie della tua disponibilità. S

Ripetiamo ancora che il PDP è obbligatorio per i bambini con diagnosi di DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento) e che per  i BES invece è a discrezione del Consiglio di Classe Insegnanti, i quali possono decidere, come no, di fare ed applicare un PDP; la famiglia può non accogliere i supporti in ambito privato ma non può unilateralmente precludere al docente quali strumenti adottare nell'atto del proprio insegnare.

Manuela Dolfi

 
 
 

ADHD LEGGE 104 E LEGGE 170

Il soggetto ADHD ha diritto alla Legge 104 (lo decide in ogni caso l'INPS) SOLO se in comorbilità con altra patologia, come stabilisce la Direttiva MIUR del 27 Dicembre 2012, ed ha diritto alla Legge 170 SOLO se in comorbilità con DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento).
Se esiste SOLO lo stato di ADHD, il soggetto è da inquadrare nei BES (Bisogni Educativi Speciali).
In questo caso, l'alunno NON ha l'obbligo del PDP (Piano Didattico Personalizzato), pertanto sarà il Consiglio di Classe degli Insegnanti a decidere se farlo oppure no, in questa decisione il Consiglio di Classe è Organo Sovrano.
Quest'ultimo se decidesse di NON FARE IL PDP, deve motivare per iscritto la sua decisione di fronte ad una richiesta dei genitori, come previsto dalla Nota Ministeriale 22/11/13

Manuela Dolfi

 
 
 

E' OBBLIGATORIO IL PDP PER L'ALUNNO BES?

Un quesito che spesso induce in errori, proviamo quindi a spiegarlo:

L'alunno considerato BES (Bisogni Educativi Speciali) che non rientra nella Legge 104 Disabilità per comorbilità con patologia, o nella Legge 170 DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento), NON ha l'obbligo del PDP (Piano Didattico Personalizzato), pertanto sarà il Consiglio di Classe degli Insegnanti a decidere se farlo oppure no, in questa decisione il Consiglio di Classe è Organo Sovrano.
L'eventuale segnalazione di BES (se non rientra nella Legge 104 o nella Legge 170), ha solo valore di indicazione per il Consiglio di Classe degli Insegnanti. Quest'ultimo se decidesse di NON FARE IL PDP, deve motivare per iscritto la sua decisione di fronte ad una richiesta dei genitori, come previsto dalla Nota Ministeriale 22/11/13

Manuela Dolfi

 
 
 

CLASSIFICAZIONE ICD10 OMS - LEGGE 104 E LEGGE 170 -

Post n°648 pubblicato il 25 Aprile 2016 da manuela1966
 

Codici secondo la classificazione ICD10 OMS relativi alle diagnosi riguardanti gli alunni diversamente abili in base alla legge 104

INDICE

F 70 Ritardo mentale lieve
F 71 Ritardo mentale di media gravità
F 72 Ritardo mentale grave
F 73 Ritardo mentale profondo
F 80 Disturbo evolutivo specifico dell'eloquio e del linguaggio
F 84.0 Autismo Infantile
F 84.1 Autismo atipico
F 84.2 Sindrome di Rett
F 84.3 Sindrome disintegrativa dell'infanzia di altro tipo
F 84.4 Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti stereotipati
F 84.5 Sindrome di Asperger
F 90.0 Disturbo dell'attività e dell'attenzione
F 90.1 Disturbo ipercinetico della condotta
F 90.8 Sindromi ipercinetiche di altro tipo
F 93 Disturbi della sfera emozionale con esordio caratteristico dell’infanzia
F 94 Disturbo del funzionamento sociale con esordio specifico nell’infanzia e nell’adolescenza
F 95 Disturbi a tipo tic
F 98 Altri disturbi comportamentali e della sfera emozionale con esordio abituale nell'infanzia e nell'adolescenza

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”

INDICE

F 81.1 Disturbo specifico della scrittura
F 81.2 Disturbo specifico delle abilità aritmetiche
F 81.3 Disturbi misti delle abilità scolastiche
F 81.8 Altri disturbi delle abilità scolastiche
F 81.9 Disordine evolutivo delle abilità scolastiche non meglio specificato


 
 
 

VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI DSA

La normativa su questo argomento è ben più vecchia della recente Legge 170/2010 e delle Linee Guida del 2011, infatti la Legge 169 del 30.10.08 (DL 137/08 Gelmini)   prevede che per gli studenti con diagnosi di dsa, si DEVE tenere conto di questo disagio nella valutazione.
Ciò  vorrebbe dire che la valutazione deve essere fatta tenendo conto del dsa e quindi dell'impegno e non solo del risultato.
Aggiungo la Legge 53 del 2003 che prevede la Personalizzazione degli apprendimenti (Riforma Moratti)  e per finire cito il DPR 275 DEL 1999 che prevedeva GIA' il Piano didattico Personalizzato.
E per quanto riguarda gli Esami di Stato (ma anche le qualifiche regionali intermedie per  gli Istituti Professionali), senza scomodare la Legge 170/2010 e le Linee Guida del 2011, basterebbe leggere ed applicare l’articolo 10 del DPR 122/2009:
“1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei”.

Manuela Dolfi

 
 
 

DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI

Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è stato disciplinato (e lo è tuttora, almeno sino all’approvazione dell’apposito decreto attuativo della riforma della Pubblica Amministrazione) dal Decreto Legislativo n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

Il detto diritto è riconosciuto al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale (come leggiamo all’articolo 22 della legge n. 241/90).

Questo riguarda sopratutto la richiesta delle copie delle Verifiche scolastiche, le motivazioni della richiesta e la sua utilità sono riportate nel Fac-Simile in foto, utile come traccia per presentare tale richiesta alla scuola, ad inizio di ogni anno scolastico, alle condizioni in essa riportate.

Manuela Dolfi 

 
 
 

LA REGISTRAZIONE AUDIO DELLE LEZIONI

La registrazione audio delle lezioni da parte degli studenti É  CONSENTITA PER USO PERSONALE e NON rientra nella legislazione in materia privacy

Si possono utilizzare tutti gli strumenti tecnologici e informatici atti alla registrazione.
La registrazione É  UN ELEMENTO COMPENSATIVO previsto da:
- LEGGE 170/2010 in merito all'introduzione di strumenti tecnologici e informatici.
- Linee Guida per il diritto allo studio degli studenti DSA, Decreto Attuativo N. 5669
- Circolare MIUR N. 4099 del 5 Ottobre 2004 (ben 6 anni prima della Legge 170/2010)
Detto Elemento COMPENSATIVO per poter essere usato deve essere immesso nel PDP

(In foto il Prof. Guido Dell'Acqua, Funzionario MIUR al Convegno di Poggibonsi del Maggio 2015)

 
 
 

RICORSO PER BOCCIATURA

Foto di luca.manu1989

Di: Prof. Guido Dell'Acqua  (MIUR)

 

I termini per fare un ricorso sono 15 giorni dal giorno in cui la scuola ha pubblicato i risultati.

 Il ricorso va fatto direttamente al Dirigente Scolastico a norma del DPR 275/1999, art. 14, comma 7.

La scuola deve poi pronunciarsi entro 30 giorni dal reclamo.

Per quanto riguarda la bocciatura, ovviamente è possibile perchè la legge 170 prescrive di 'curvare' la metodologia ma gli obiettivi di apprendimento restano gli stessi.

Quindi se non si raggiungono gli obiettivi minimi la non ammissione alla classe successiva è conseguente. 

Nel caso di debiti,aggiungo io, sinceratevi che non venga dato TUTTO il programma.

Questo dovrà essere ridotto pur mirando al raggiungimento degli obiettivi minimi.

Gli argomenti saranno comunicati prima,come fosse un'interrogazione programmata,quindi come da PDP

 
 
 

LA MIA DISLESSIA di PHILIP SHULTZ

 

Questo librino dovrebbero leggerlo tutti perché, raccontando una vicenda personale legata alla dislessia, tocca zone che riguardano anche chi non ha nulla a che fare con questo problema. Perché? Perché infliggersi sensi di colpa, disistimarsi, credere di non essere all’altezza degli altri, sentirsi stupidi, desiderare la solitudine per non doversi confrontare con il mondo, non avere consapevolezza di sé, sono “sports” molto praticati dall’umanità, che l’affliggono e la imprigionano. Philip Shultz è un importante poeta statunitense vincitore di un Premio Pulitzer che ha scoperto di essere dislessico a 58 anni e che probabilmente avrebbe continuato ad ignorarlo se non avesse riscontrato nel figlio sintomi tanto simili ai suoi. Così, ripercorrendo e condensando la sua vita in agili pagine (106) ci restituisce sensazioni, stati d’animo e atmosfere con tratti rapidi ma sempre significativi. Il feroce senso di inadeguatezza provato da bambino quando a scuola gli insegnanti lo relegavano nella “classe dei cretini” per i suoi problemi di elaborazione del linguaggio e i compagni lo tiranneggiavano, la sua incapacità a reagire alle vessazioni, le chiusure misteriose della sua mente, la fatica impiegata per compensare tutta questa sofferenza, gli sforzi tremendi, tuttora, per leggere, (“mi piace davvero tutto dei libri, tranne che leggerli”), la strenua “lotta” per il controllo di pensieri e di azioni, le disobbidienze del suo cervello dagli schemi imperscrutabili e tortuosi, l’entusiasmante scoperta, finalmente, che tutto questo “non solo aveva un nome, ma che si trattava di un disturbo di cui tanti soffrivano, in molti casi consapevolmente”. Una cosa è certa per l’autore: suo figlio maggiore è dislessico ma non patirà quel che ha patito lui da piccolo, quando sua madre, secondo logiche derivate dalla disperazione e dall’ignoranza dell’epoca (gli anni ’50) preferì saperlo “stupido” e “arrabbiato” piuttosto che “pazzo”. E non lo fece mai sottoporre ad accertamenti, condannandolo ad una vita piena d’ansia e di dolore.

Splendide e liberatorie certe passeggiate, ora, con suo figlio, un ragazzino totalmente consapevole che la sua diversità rappresenta una preziosa opportunità di essere davvero speciale.

LA MIA DISLESSIA di PHILIP SHULTZ, DONZELLI EDITORE

   L’idea di questo libro è nata da un discorso che ho pronunciato nella primavera del 2009 alla cerimonia di consegna dei diplomi della Churchill School di Manhattan, una scuola superiore per ragazzi con pro­blemi di apprendimento. Ero stato invitato non per­ché la primavera precedente avevo vinto il premio Pulizter per la poesia con la raccolta Failure, ma per­ché l’avevo vinto a dispetto del fatto che, come tanti allievi della Churchill, sono dislessico. In molte inter­viste avevo parlato apertamente delle mie difficoltà per imparare a leggere e dei problemi che questo ha continuato a pormi. Raccontavo che avevo scoperto di essere affetto da dislessia solo all’età di cinquantot­to anni, quando la diagnosticarono a mio figlio mag­giore, che allora frequentava la seconda elementare. Dalla relazione del neuropsicologo mi resi conto che avevamo molti sintomi in comune, come il ritardo nell’elaborazione delle informazioni, una grafia orri­bile, la confusione sui nomi delle cose, un senso di frustrazione verso la lettura e quasi tutti i compiti che prevedevano la lettura. In men che non si dica in ogni intervista mi chiedevano della dislessia, e in genere la prima domanda era: “Come è possibile che una persona che ha imparato a leggere all’età di undici anni, in quinta elementare, e che in terza era stata bocciata e aveva dovuto cambiare scuola sia diventata poeta di professione?”.

Philip Schultz  (1945 Rochester, New York), ebreo di origini russe, dopo aver insegnato per dieci anni alla New York University, ha fondato la prestigiosa scuola di scrittura Writers Studio, della quale è tuttora direttore. Poeta riconosciuto a livello internazionale, ha pubblicato numerose raccolte. Nel 2008, con Failure, ha vinto il premio Pulitzer.

FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT

 

 
 
 

CI SONO O CI FANNO?

Post n°634 pubblicato il 18 Maggio 2015 da luca.manu1989
 

In 2/3 settimane è concentrato il 20/30 % delle verifiche di tutto l'anno scolastico. Ed è sempre così! E in quasi tutte le scuole! Quindi chiedo: 
si tratta di incapacità organizzativa dei docenti? 
cosa abbiamo fatto fino ad adesso, sapendo fin da inizio anno scolastico che il 10 Giugno la scuola finiva?
mancano voti e si tira a far ciccia?
E i nostri "eroi" arrivati fin qui stanchi e stremati dovrebbero dare del loro meglio salvando il salvabile.......... e non rovinand
o il quasi salvato. 
La domanda conclusiva è sempre la stessa: questi insegnanti, ci sono o ci fanno? 
Porannoi!!!!!!

 
 
 

CASTRONERIE DISLESSICHE

Ah ah ah ah........... Eccomi di nuovo a ridere a crepapelle per un'altra delle mie, ormai famose, castronerie dislessiche.
Ho riletto per ben 4 volte la frase: "Le quattro donne si PROSTITUIRONO davanti al Re", certo che il racconto aveva preso un'insolita piega hard.......... eppure c'era qualcosa di strano.......... che non tornava.......... rileggo di nuovo "Le quattro donne si PROSTRARONO davanti al Re"........ ah ah ah!!!!
E così tornano alla men...
te tutte le altre mie vecchie "figure", quando ad esempio chiesi quante vittime c'erano state nell' ESPLOSIONE AL TERZO PIANO in un centro commerciale (ESPOSIZIONE), o quando chiesi al cameriere di un noto locale fiorentino, come era l'ANGELO AL FORNO (AGNELLO), e perchè quando lessi MANIGLIONE ANTIPATICO (ANTIPANICO), o meglio ancora quando mi sconvolsi per il nome di certe SUORE TEPPISTE (TRAPPISTE), per continuare con la FESTA DI AULIN (HALLOWEEN) e finire col chiedermi cosa fosse quel cartello all'ortofrutta con su scritto PESCE NOCE (PESCHE).
Se non altro la vita di un Dislessico è divertente da morire!
Manuela Dolfi


 
 
 

“Ti Volio Tanto Bene”, un romanzo per capire la dislessia


“Ti Volio Tanto Bene”,
un romanzo per capire la dislessia


Venerdì 17 aprile, dalle 9.30 alle 11.30, gli alunni dell'Istituto Comprensivo Filippo Mazzei di Poggio a Caiano incontreranno alle Scuderie medicee la scrittrice Loredana Frescura, autrice, insieme a Marco Tomatis, del libro "Ti Volio Tanto Bene", romanzo che tratta, con un linguaggio che si rivolge ai ragazzi, il tema della dislessia.
L'...
incontro fa parte del festival della lettura per bambini e ragazzi "Un Prato di Libri", organizzato dall'associazione Il Geranio Onlus. Ad introdurre la scrittrice ed il tema della mattinata la dottoressa Carmen Piscitelli, psicologa.
L'evento è aperto al pubblico. Sono invitati a partecipare genitori, insegnati e chiunque sia interessato al tema.

 
 
 
Successivi »
 
 

DON'T SHOOT ME (MACCHIONI-MARCHETTI)


 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

placido8barbarafogazzaalberto9maida.ferdinandocassetta2off.mec.optermotecnicosairolaamorino11sandocaanm2011msurfinia60marinabarrecaassartevivaprefazione09
 
 

IL LIBRO DI TESTIMONIANZE
"Pensami al Contrario"

ilmiolibro.it

Feltrinelli.it

Nelle librerie Feltrinelli su prenotazione

 

Filippo Barbera
"Un insolita compagna: la dislessia"

Autore: Filippo Barbera
ISBN 978-88-8449-481-8

 

Dettagli blog.libero.it/dsa/

 

D.S.A significa Disturbo Specifico dell'Apprendimento e non Distratto, Svogliato e Asino

Francesco Facchinetti: "Io e la scuola siamo stati due cose diverse per colpa della DISLESSIA che rende complicato leggere e scrivere".

 
 
 

SOSPETTO DISLESSIA?

ATTENZIONE
I bambini dislessici durante la lettura e/o la scrittura fanno frequentemente questi errori: confondono lettere che sono visivamente simili, ma orientate diversamente: d-b-p-q, u-n, m-n, confondono lettere che hanno suoni simili: v-f, g-c, b-p, d-t, leggono  e/o srivono le parole al contrario, invertono le sillabe che compongono le parole, sbagliano la sequenza delle lettere (capra-carpa / torta-trota), inoltre fanno confusione e hanno spesso difficoltà nell’apprendere: le tabelline, le serie numeriche, le informazioni in sequenza (mesi dell’anno, giorni della settimana, lettere dell’alfabeto), i rapporti spaziali e temporali (ieri/domani destra/sinistra), alcune abilità motorie, problemi di attenzione e di concentrazione.
 
 

LEGGE 170/2010

TESTO E AGGIORNAMENTI SULLA LEGGE 170/2010 LEGGE SULLA DISLESSIA

TESTO DELLA LEGGE

 
DISLESSIA= disturbo nell'apprendimento della lettura




DISGRAFIA
DISORTOGRAFIA
= disturbo nell'apprendimento della scrittura




DISCALCULIA= disturbo nei processi di calcolo
 

Come Tom Cruise


Ho un figlio di otto anni che frequenta la terza elementare. È un ragazzino sveglio, eppure piange perché non vuole andare a scuola: legge male, nei compiti fa mille strafalcioni. La maestra dice che non s'impegna, ma io temo che ci sia dell'altro…
 

ORLANO BLOOM: LOTTO ANCORA CONTRO LA DISLESSIA

Il divo Inglese ammette di far fatica a leggere i copioni e a memorizzare le battute a causa della sua Dislessia

 

TU POTRESTI ESSERE DISLESSICO MA STRAORDINARIO! "UNA NUOVA STELLA SULLA TERRA"
Dedicato a chi pensa di essere una nullità
, a chi pensa di non farcela, a chi si sente diverso, a chi vive il disagio scolastico, a chi si sente incompreso, a chi........ è dislessico come me.
Manuela

 

MASSIMILIANO GENTILE

 

Mai ti dimenticheremo amico............ buon viaggio Max.

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963