ABRAXAS

Daênâ


Continuo a restare chiusa nella mia cella, che si fa sempre più stretta e mi costringe a restare in piedi, pressata dalle mura specchianti e da bramosi archonti.E allora sogno...Sogno una scogliera a picco sull'oceano e due mani buone che mi aiutano a non cadere, a percorrerla senza guardare giù. Ed è quell'imposizione di volontà che aiuta a superare i pericoli, il non guardare.  Ed è infrangere quell'imposizione salvifica, la tentazione che mi pervade. E allora guardo: l'oceano dall'alto, così vivo, maestoso e invitante. E le mani buone mi trattengono...E' solo un attimo, ma sento di amarle, di un amore doloroso, premonitore di abbandoni.Nessun battito d'ali, solo un istante di intensa bellezza...