ABRAXAS

Esiste un luogo dove si accede solo quando gli occhi sono stati chiusi e, le labbra serrate.

Si può oltrepassarne la soglia, procedendo carponi e senza mai sollevare il capo.

L'accoglienza sarà il pianto degli Uomini e il calore del sangue

La permanenza avrà l'odore del Tempo e, dalle narici uscirà solo fumo.

Questo è il Luogo ed è qui che io resto. 

Ti batterò senza rabbia
nè odio, come un beccaio
o come Mosè sulla roccia!
E dai tuoi occhi farò,

per dissetare il mio Sahara,
percorrere flutti di pena.
Sull'acqua salsa del tuo pianto
salperà la mia nave

Di desiderio e speranza,
e i tuoi singhiozzi che adoro
come un tamburo di guerra
daranno l'ebbrezza al mio cuore.

Non sono io la nota che stride
nella divina sinfonia,
per questa vorace Ironia
che mi divora e m'intride?

Lei ringhia qui, nella mia voce!
è nel mio sangue quel veleno!
Si, sono io lo specchio osceno
dove la strega si mira!

Sono la piaga e il coltello
la guancia e la percossa!
Sono la vittima e il boia,
lo slogatore e le ossa!

Sono il vampiro del mio cuore
-un gran derelitto che al riso
dannato è in eterno, e non ha
la grazia più d'un sorriso!

(da 'i fiori del male' di C. Baudelaire)

Esistono voci e suoni che non si possono udire, non nelle ordinarie frequenze umane. Eppure c'è chi riesce ad ascoltarle.

Potrebbe essere un conforto alla solitudine intellettuale, conversare con le Anime.

 Ho imparato a riconoscerne il soffio.

 La coscienza si spande incurante del buio della prigionìa e, mi concede un privilegio che oltrepassa i sensi...

Ho bisogno di Silenzio, perchè il corpo mortifica l’Anima con i suoi impulsi e i suoi bisogni.

Ho bisogno di Silenzio perché  l’Anima che soffre punisce il corpo, senza la medesima pietà.

E nel Silenzio ogni demone si rivela,  pronunciando il proprio nome , poiché... “Una menzogna non avrebbe senso se a qualcuno la verità non sembrasse pericolosa."

"Ho penato molto a tener dietro ai miei pensieri. C'era in me un demone, e alla fine la sua presenza si è dimostrata decisiva. Mi dominava, e se a volte sono stato spietato, ciò è dipeso dal fatto che ero nelle sue mani. Non ho mai potuto posarmi, una volta raggiunta una meta. Ero costretto a proseguire per raggiungere la mia visione. E i miei contemporanei, non potendo naturalmente percepire la mia visione, hanno solo visto uno che correva all'impazzata. (G.J.)"

E il sogno mi travolge nella sua polvere. Davanti a me interminabili fila di vestiti appesi, devo sceglierne uno ed indossarlo. Scorrono fra le mie dita colori e tessuti, senza trovare nulla che mi appartiene, nessuna forma, nessuna taglia, nessun colore mi soddisfa e, continuo la mia ricerca in uno stato di profonda disperazione. Sono nuda, ho freddo e, mi accorgo che sto sognando...mi abbandono a ogni soluzione, ritrovo le mie passioni e le indosso, una dopo l'altra, a coprire tutti i corpi che la mia coscienza nasconde

E’ solo quando il seme marcisce e distrugge il suo involucro, che può germogliare.

Il paradosso della vita: l'involuzione che evolve...

"Tutto ciò che vive nell'inconscio aspira a diventare un evento"

Possediamo coscienze intercambiali che inesorabilmente condizionano i nostri gesti, le nostre espressioni e, persino i nostri pensieri.

Quando si odono i loro lamenti e suppliche, ci si prepara al rito della storia che abbiamo deciso di raccontare, così, per soddisfare le ombre, accendiamo i riflettori.  Se poi ciò che si accinge a rappresentare è intriso di somiglianze ed empatìe, si avrà l'applauso sedotto del pubblico presente. Sapremo raccontare davvero di noi, senza bramare consensi?

 E’ la conoscenza , guida necessaria per  entrare nella sancta santorum della propria coscienza?

 E’ dunque, codesto  potere, quello stesso che prepara i sensi dell’anima ad affrontare inaccettabili risvegli?

  E, poiché nessun incontro è più pericoloso di quello che potrebbe avvenire nel profondo della psiche,  è forse attraverso le fiamme della conoscenza, che si impara a distinguere lo sguardo dei dannati e a (ri)conoscere l’Ombra satanica di Dio?

Le mie domande sono in mezzo alla cenere. Il mio cuore, come sempre, all’Inferno…

Attraverso quali inferni, si possono illuminare i contorni dell'anima? 

sei rimasto nella grotta dei sogni per incontrare le tue visioni eppure il sonno che ti consuma continui a chiamarlo "buio".

Ma non è forse fuoco, che incessantemente scorre, dietro gli occhi chiusi?

E, l'esistenza onirica non è già una risposta, all'oscurità dell'anima?

Una moneta. L'effige di una figura femminile che rappresenta la tristezza.

Impressa sul rovescio, la scena a sfondo nero di un grosso ragno che divora la sua ragnatela.

Una moneta.

 Poi, le voci che vengono da un cortile rimbalzano sulle ringhiere dei ballatoi e raggiungono la mia cella, la moneta cade, si spezza in mille gocce d'acqua e, sento che sto per annnegare...

è tutto quello che riesco a vedere...

Orizzonti mutevoli, confini che si sciolgono e, il mio sguardo inquinato dalle allucinazioni della solitudine mi tradisce, inganna i miei passi. Dove sto andando?

La mente trasforma ogni cosa e, chiama codesto processo "percezione". 

La mente è come un indefesso scultore che smussa, toglie, scava, accomoda, piega, liscia e appuntisce le percezioni, come fossero di tenera argilla.

E ogni cosa non è più ogni cosa, ma un figlio da difendere, religione da propagare o, ombre nuove in cui fondersi.

Siamo stupidi. Ci facciamo condurre nella fornace della presunzione, per rendere più solide le nostre credenze...

Bruciano le ferite, le parole, i ricordi, gli amori, le anime, i corpi, intanto che i sogni si mischiano con i risvegli e rendono indistinguibili la Vita e la Morte.

Invisibili sussurri rivelano gli arcani di feroci lingue crepitanti, furto dal focolare degli dei e, l'Anima mia continua a bruciare nella notte senza fine

...guardo le mie gambe spezzate che ciondolano nel vuoto, dall'alto piovono gocce di fuoco, sempre più fitte e impietose, non ho fiato, forse non sto neanche respirando. Ho i polsi incatenati con filo spinato. Dolore. Quel dolore sordo che squarcia la ragione, che oltrepassa la coscienza e, obbliga alla rivelazione. E la nudità che appare è tale, da lasciare sospeso ogni spasmo...

Il daimon è convincente, a volte usa la penombra per sedurre gli sguardi e le menti.

E l'Anima si traveste.

 Ed è così che la bellezza scaturisce dalla volontà di apparire, per tessere feroci catene di desiderio, dove la luce è soffusa e i contorni si confondono.

Ed è così che l'espressione del volto si fa dolce fintanto che nessuno possa mai dubitare della sua trasparenza...

Ed è, forse, perchè ti ripari nell'ombra, che la tua pelle appare tanto chiara?