Ombre

Disciplina-3


     Andati via i bottai, portando con sé la loro arte plebea nel disfare e ricomporre, quasi tocco di magia, i legni atti a contenere vini, ci resta il volenteroso chiacchiericcio di chi si incammina per sentieri inesplorati.     Fatti costruire da superstiti maestri d'ascia due tini in legno di castagno, per affinarvi due aceti di vino, la sorte mi vede alle prese con la ineludibile necessità di assoggettarli.    Bagnati i legni internamente ed esternamente, trattati gli stessi con acqua e sale marino per alcuni giorni a temperarne la giovanile asprezza, alloggiati finalmente i preziosi liquidi nella sede definitiva mi sono accorto ben presto che dal fondo, in maniera lieve, pressoché impercettibile ma costante, del liquido fuoriusciva.     Ripetute alcune volte le operazioni di svuotamento dei tini, di percussioni sui cerchi di ferro zincato a migliorarne la pressione nel compattamento delle doghe, sono sempre lì alle prese con una materia renitente.     La soluzione esiste, ne sono certo, credo che, in qualche maniera, dovrei dispormi meglio all'ascolto dei legni, scrutarli, osservarli, annusarli, farli parte di me...