Ombre

Un sms


     ...un banale imprevisto, un colpo di sonno al rientro a notte fonda da una brillante serata allietata dalla compagnia di amici amanti del buon bere e dalla vista di piacenti signore, sottrasse alla prosa quotidiana Giorgio T. consegnandolo alla sgrammaticata cronaca di un foglio locale: "...commerciante di Latina si schianta nella notte contro guard rail sulla litoranea nel sud pontino..." ...e dire che non era stato nemmeno occupato dalle cose del commercio, lui che anzi gli addetti al settore in genere non li teneva in gran conto...     ...tant'è... la signora Aurora D., legittima e, almeno apparentemente, inconsolabile consorte, si ritrovò catapultata, nemmeno il tempo di curare a modo la presentazione al nuovo giorno della propria persona, nell'infermeria del locale Pronto Soccorso alle prese con le poche cose che i soccorritori avevano rilevato dagli abiti del malcapitato... la sua attenzione, nel mentre attendeva i momenti successivi del caso, fu attratta dal cellulare del marito... l'avviso di un sms appena arrivato, la curiosità indotta: "...siamo stati molto bravi a trovarci, fortunati nella magia, pazzi a voler continuare...!" le parole offerte dal display...     ...la signora, stimata professionista e donna di classe tutt'ora indiscussa, al di là dei guasti del tempo, rimase confusa, un'ondata di calore al cervello... aveva riconosciuto qualche qualità al consorte ma due personalità agli antipodi, interessi inconciliabili, la stanchezza degli anni e l'appagamento ritrovato nei due figli, un maschio ed una femmina intelligenti ambedue e con brillanti aspettative davanti, le avevano fatto sopportare l'uomo solo quale necessario accessorio nel ben vivere del borghesia di provincia...     ...non era preparata all'idea che un'altra donna potesse averlo preso a riferimento... e, poi... si possono perdonare le scappatelle, chi ne è immune?, ma un sentimento, una passione... alla sua età poi... e da quando durava, la cosa...? Sì sa che non c'è maniera migliore, non volendo complicarci la vita, che il non vedere... rabbia, confusione, voglia di farla pagare... avrebbe chiamato al numero dell'intrusa e vomitato addosso tutta la sua sofferenza... sì, le cose non andavano nel migliore dei modi, non facevano l'amore da tempo e le ultime volte, poi, non è che la cosa sembrasse riguardarli... ma questa, era certa si trattasse di qualche donna incontrata alle sue serate gaudenti, come si permetteva di andare a rubare quel che non le spettava...? Le avrebbe detto, magari con cattiveria voluta, che il suo caro oggetto del desiderio non c'era più...? La cosa le sarebbe servita almeno ad attenuare la frustrazione...? E, poi, cosa poteva avere più di lei, in fatto di intelligenza, affermazione sociale?... una vita intera sui libri, a costruire pazientemente una carriera, due figli invidiabili... arriva la prima oca e quell'imbecille ci casca come una pera matura...     ...i suoi pensieri sul da farsi furono interrotti dall'arrivo della Caposala che la invitava a seguirla, forse erano le normali fasi di un avvenimento cui non si era preparati...     La signora Aurora D. seguì la giovane donna, ascoltò distrattamente le cose che le venivano dette in merito alla prassi che segue un incidente, ringraziò, tornò alla panca sulla quale aveva lasciato le poche cose del marito a lei affidate... il cellulare del marito non c'era più... guardò sotto la panca, dentro i due sacchetti di plastica da supermercato che le contenevano...      Qualcuno dei ragazzi del vicino centro di disintossicazione, pensò... quelli in attesa del Metadone... aveva notato alcuni di essi girare per il corridoio, si era tenuta stretta la borsetta...