Ombre

4-Stavronikita


     Risolte in breve le formalità dell’accreditamento in Karyé, il centro amministrativo della penisola, raggiungiamo, giusto al calar del sole, ultima possibilità di essere accolti in un monastero sino al mattino successivo, Stavronikita…     Il tempo di ammirarne l’aspetto di fortezza piantata sulla riva del mare, lasciati i bagagli nel dormitorio, siamo presto al tavolo del refettorio… la cena frugale, subito dopo, due fette di pane, alcune olive, una minestra e pochi fichi piccolissimi ma dolci. L’unico contatto che la serata ci offre è con un giovane monaco inglese, convertito all’ortodossia da pochi anni, il tempo di percorrere l’excursus minimo per poter risiedere in un convento… mi sembra molto ben compenetrato nel ruolo.     Siamo condotti a dormire nel dormitorio, un locale ampio e dalle volte alte… la cosa che più ci incuriosisce, nei servizi, è il bagno… per assolvere alle necessità corporali uno spoglio locale, un buco abbastanza ampio nel pavimento atto a lasciar andare nell’aria e nel vuoto, a molti metri di distanza in basso ciò che decidiamo di abbandonare.     Al mattino ci viene affidata una piccola busta con del pane, alcuni pomodori, il pranzo del viandante, e siamo subito in cammino alla volta di un altro monastero…