Ombre

10-Panteleìmonos


     La sosta presso il monastero di Agiou Panteleimonos è l'ultima tappa nel rientro che ci vedrà tra non molto varcare le onde in direzione di Ouranòpolis da cui siamo venuti. E' il monastero grande che notammo nel viaggio di andata, fortezza imponente sulla costa boscosa. Il monastero è detto anche Rùssicon, ai tempi precedenti la Rivoluzione arrivò ad ospitare quattromila monaci russi. Dello splendore dell'inizio del XIX secolo restano le forme imponenti immerse in atmosfera polverosa e decadente. Una ventina di monaci americani di origine russa sono solerti custodi di una gloria che fu. La genealogia degli Zar di tutte le Russie ha sempre fiori freschi nel locale che la ospita, Nicola Romanov a chiudere l'elenco. Ci viene offerto un caffè leggero e dolcetti simili a quelli che conoscemmo in Agiou Dionisìou, di fattura modesta su vassoi di legno laccato.     Il viaggio di ritorno ci vede viandanti assorti che guardano con attenzione ma con minor animazione le cose raccolte nel primo attraversamento.