due destini

fermarsi


Era piccolissimo.Era piccolissimo. Stamattina, mentre andavo a lavoro. Lunedì, in ritardo, di corsa. L'ho visto a terra, per strada. Il tempo di accostare.Intanto ero terrorivvata.L'ho visto dimenarsi per qualche secondo.Poi nulla più.Questione di attimi.Ed io terrorizzata: non ho avuto il coraggio di uscire, di andare a vedere se c'era ancora qualcosa da fare.Mi è morto davanti agli occhi.Non ho avuto neppure il tempo di piangere.Non si può "non avere il tempo" per la vita.Un esserino è morto in 10 secondi mentre io ero combattuta tra quel che potevo fare, quel che avrei potuto fare, quel che non ho fatto.  Terrorizzata dalla scena o anche più dal pensiero del mio scrupolo di far tardi a lavoro.Ma cosa sono diventata?!Cos'è questo non fermarsi davanti alla vita?Un'anestesia al dolore? un non voler vedere per non soffrire troppo? il terrore di non saper che fare?...non so...ho perso la mia scala priorità? Sono qui per recuperarla. Per spendere del tempo. Per usarlo, per recuperarlo. Per riordinare le priorità. Non può più accadere....non proprio a me... IO non piango più. Non so più piangere e non va bene.Non mi va di anestetizzarmi al dolore.Oggi mi porto il peso grandissimo di una vita persa. Per non aver avuto il coraggio di fermarmi.Seppure poteva esserci una sola piccolissima possibilità di salvarlo...io non l'ho colta. Me ne porto il peso sull'anima.