due di coppe

Giornata di ferie


 Mi piace sta cosa: seduto su una panchina di un parco nel pieno centro della mia città ad osservare la gent che passa, dopo esser finalmente riuscito a far funzionare il collegamento wifi gratuito gentilmente messo a disposizione dal mio comune.E così, tra uno sguardo e l'altro, scrivo qui. (che adesso ci devo star attento a come lo scrivo!)Il centro è pieno di gente, pieno di turisti, e mi vengono in mente le parole del Liga:Tutte queste luci tutte queste voci tutti questi amici tu dove sei!?E un po' questa cosa mi fa paura.Vero è che un po' di stabilità la sto raggiungendo, ma è anche altrettanto vero che questo stato è drogato da quel mio non voler guardare a domani e vivere giorno per giorno.Si sa, si fa quel che si può, e quando non hai molto su cui reggerti, usi quello alla meno peggio.E chi dice sia sbagliato: io di certo, in questo momento, non posso certo che affermare che questo, se non giusto, è quanto meno l'unico percorso possibile.I grandi discorsi filosofici, quelli di ampio respiro, quelli delle strategia e delle visioni al momento non fanno per me.Al momento bado solo a non farmi troppo male, a vivere a orecchio, senza ricette che qualcun'altro ha prescritto. Perchè, detto tutto fino in fondo, sono ben stufo di questa situazione, di questo mio stato di continua e difficile attesa.Ma tant'è, esserne stufo e solo l'inizio: poi devi anche darti da fare per uscirne fuori.E devi uscire.E magari sta anche succedendo, piano piano........e intanto domani non è più oggi!ddcQuante volte sei passata quante volte passerai e ogni volta è un colpo sordo all’anima Quante volte sei mancata quante volte mancherai un colpo al cerchio ed un colpo all’anima