Due dita in gola

L’Istituto di Neuroscienze


Il Dottor, anzi, il Professor, Pallanti…Innanzitutto, per dovere cronaca, mi sembra giusto dire che è proprio affascinante. Fatta questa premessa un po’ civettuola debbo affermare che il Prof. mi è piaciuto parecchio. Dopo avermi ascoltata mi ha detto che il ricovero a Villa dei Pini è una buona soluzione e, se voglio, posso comunque arginare il problema venendo a Neuroscienze mentre aspetto di entrare. Scelta mia. Quello che mi ha colpito è che non ha cercato di fare propaganda al suo Istituto, anzi, mi ha detto che delle volte collaborano. L’unica cosa è che mi ha messo in guardia su Careggi: non è presente un nutrizionista e nella cura di un disturbo alimentare mi sembra come voler fare un’operazione senza bisturi.Il mio caso, secondo lui, presenta un aspetto positivo ed uno negativo: non sono gravissima (grave sì, ma non gravissima); proprio per questo posso peggiorare.La terapia qui si struttura in diverse fasi:-        un mese circa di day center (una flebo ogni mattina).-        Psicoterapia.-        Terapia alimentare.Ogni specialista lavora in equipe con gli altri, per cui la terapia tende ad essere omogenea.Poter tornare a casa ogni giorno mi da’ la paura opposta al ricovero: e se sto lì a farmi sforacchiare le braccia tutte le mattine per poi tornare a casa e rovinare tutto mangiando e vomitando?Purtroppo il costo della terapia è alto (60 euro i primi 5 giorni, 50 i successivi), i miei sono contenti di potermi dare una mano e mio babbo sarebbe più contento di vedermi tornare a casa la sera , ma sono io che non me la sento di chiedere loro i soldi. Probabilmente proseguirò con Villa dei Pini…