Post n°1117 pubblicato il
23 Giugno 2008 da
mara2003
Era il
mese di agosto 2007 quando ho sentito parlare per la prima volta di Carlo
Parlanti… Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora; dall’intervista della
redazione di Libero, alla creazione del blog, dalle centinaia di mail inviate
(a politici, istituizioni, giornali) ai video, ai blog in tedesco inglese
francese,alle interviste telefoniche con radio nazionali ed estere, alle
conferenze stampa in Italia e Usa… Cosa è cambiato? Nulla…
Carlo è sempre in
prigione e il suo caso non sembra scalfire minimamente l’opinione pubblica…
Continua a subire vessazioni, minacce e torture psicologiche ma non interessa a
nessuno, o meglio, chi potrebbe fare qualcosa sta a debita distanza dalla sua vicenda… Perché?
Si è interessato il criminologo Strano, e la sua equipe si è avvalsa dell’avvocato
Marazzita e del chirurgo Macro;è stato evidenziato che le prove attraverso cui
Carlo è stato condannato erano false, che se all’origine non ci fosse il potere
degli Usa Carlo non sarebbe mai stato
estradato, che in Italia, con tutte le incongruenze e soprattutto con la
mancanza di prove a carico di Carlo il processo non sarebbe mai arrivato al
dibattimento, è stato detto che la presunta vittima, attraverso la condanna di
Carlo, ha beneficiato di particolari vantaggi economici… E’ cambiato qualcosa?
Nulla!
Ci aspettavamo che l’opinione pubblica si avventasse sul video della
trasmissione, nulla; per facilitare il
compito, e non annoiare con un’ora e trenta di trasmissione, abbiamo suddiviso
il video in più parti, lanciando online sia la versione in italiano sia quella
sottotitolata in inglese. E’ cambiato qualcosa? Nulla! Perché?
Cosa blocca dal fare scoppiare il caso? Certo, l’argomento è pesante, si tratta
di stupro, ma speravamo che, con autorevoli pareri che scagionano Carlo
completamente, la situazione volgesse a suo favore e anche i dubbiosi
finalmente vedessero la verità dei fatti. Lui al telefono si agita, vuol sapere
i commenti della gente comune, se li aspettava copiosi, e noi lì a
tergiversare, a cambiare discorso, a distoglierlo… Avrebbe voluto almeno
qualche parola di incoraggiamento, il peso che porta, anche grazie alla nostra
indifferenza, gli sarebbe parso più lieve…
Noi tutte siamo in una situazione di stallo, non sappiamo veramente cosa fare
ancora, e cominciamo a non credere neanche nei miracoli…
Inviato da: cassetta2
il 20/09/2020 alle 10:39
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