Io, a volte

Ora si va per cucina medievale…


Chi mi conosce sa che il periodo storico da me preferito è il Medioevo così come è noto a tutti che il personaggio più rappresentativo dell’epoca è Carlo Magno, primo imperatore del Sacro Romano Impero, fondatore della Schola Palatina, bell’uomo, alto quasi 2 metri, biondo con occhi grandi e vivaci, dolce e sensibile, tanto sensibile che ebbe una ventina di figli dalle mogli ufficiali e non, grande nuotatore il cui unico lusso nella sua dimora fu la costruzione delle terme dove amava discutere con gli amici di politica placidamente immerso nell’acqua. Ma forse non tutti sanno che si devono a Carlo Magno i primi cambiamenti, quasi una rivoluzione, nell’approccio delle persone con il mondo della tavola…E’ durante il suo regno che alle donne venne concesso di poter partecipare ai banchetti, che si cominciò ad utilizzare la tovaglia e che i partecipanti dovevano curare l’igiene delle mani e delle vesti. L’Imperatore ordinò che accanto alla sua tavola venisse imbandita anche quella per i poveri; e si preoccupò  di elencare le piante che dovevano obbligatoriamente essere coltivate per uso alimentare, aromatico e medicinale: porri, cipolle, aglio e cavolo, le rape, il finocchio, la lattuga, la bietola, le carote. Blandiva i lessi, eccetto  le anguille affogate nel rosso di Borgogna, e amava all’inverosimile gli arrosti al punto che non li abbandonò nemmeno quando si ammalò di gotta… Ed eccoci al nocciolo della questione…la ricetta del filetto alla Carlo Magno:Ingredienti: Filetto di bue intero, salsa all’agro, lardo a fettine, sale e pepe. Preparazione: Prendere il pezzo di filetto, lardellarlo e cuocerlo in una casseruola per quasi venti minuti. Ritirarlo dal fuoco, trinciarlo a fette alte un dito, e cospargere ciascuna con una salsa all’agro (cotta a bagnomaria, composta da aceto, cipolla tritata, tuorli d’uovo, strutto e prezzemolo). Ricomporre il pezzo di filetto in una teglia, aggiustarlo di sale e pepe, e passarlo in forno caldo per qualche minuto prima di servire.Da qui il nuovo fregio di Carlo Magno: “ Imperatore degli arrosti”