Io, a volte

Viaggio tra le fobie...(si fa per dire o si fa quelche si può...)


Stamattina, leggendo, come sempre, la pagina del Corriere ondine, scopro che in Austria, in questi giorni, si è diffusa una psicosi  da morso di ragno che produce effetti sull’uomo non mortali ma senz’altro fastidiosi: http://www.corriere.it/Rubriche/Animali/Articoli/2006/08_Agosto/04/ragni.shtml...Nell’articolo si parla di circa 200 persone che hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici…Lo stesso ragno,il cui nome rifiuto di scrivere, è troppo lungo e complicato, pare viva anche in Italia in alcune zone del Trentino e del Veneto e che diventa aggressivo quando si sente minacciato…La mia curiosità è stata, però, catturata non tanto dal soggetto in questione quanto dal fatto che si parla di psicosi e quindi ho fatto ricerca di questo termine e tra le tante voci quella più semplice ai miei occhi profani arriva da Wikipedia che la definisce come:”…. un grave disturbo psichiatrico, espressione di una grave alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo, con compromissione dell'esame di realtà, inquadrabile da diversi punti di vista a seconda della lettura psichiatrica di partenza e quindi del modello di riferimento. I sintomi psicotici sono ascrivibili a disturbi di forma del pensiero, disturbi di contenuto del pensiero e disturbi della sensopercezione…”. http://it.wikipedia.org/wiki/PsicosiE a questo punto comincio a chiedermi se la fobia può essere una forma di psicosi, se ne è una complicanza,un aggravamento, una forma di applicazione… Chiedo aiuto ancora a internet e capisco immediatamente che non è assolutamente mia capacità, non avendo alcuna competenza in tale settore, riuscire a dare soluzione al mio quesito in così breve spazio…Forse la chiave di risposta alla mia domanda sta nel fatto che la psicosi sembrerebbe essere per ciò che ho capito un comportamento irrazionale mentre la fobia è razionale nel senso che il soggetto fobico sa di avere una immotivata paura di un qualcosa che di per sé non è pericolosa…Forse…Ma il campo in cui oggimai sono inoltrata è veramente troppo vasto e irto di sottigliezze e limiti assai complessi…http://www.ipsico.org/fobie.htmSapevo di fobie per gli animali,per gli insetti (la mia riguarda le blatte, scarafaggi dalle nostre parti), per l’aereo (un’altra delle mie) però Wikipedia me ne fa un elenco lunghissimo:http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_fobiee trovo voci insospettabili tra cui la paura delle belle donne, Venustrafobia, e più avanti troverò anche un’altra voce di sinonimo e una voce di paura generica delle donne, la paura dei capelli (attenzione non è la paura di perderli), Tricofobia,la paura del numero 13!!!, la paura delle croci, la paura dello sporco, paura delle novità(non credo mi apparterrà mai), paura dei ricordi, paura di mangiare (neanche questa mi apparterrà mai, sono sicura) ma l’elenco è davvero troppo lungo per cui ricerco ancora in altre pagine e trovo in:http://www.neurolinguistic.com/proxima/articoli/art-06.htmla fobia della scuola definita come: “…il rifiuto che lo studente manifesta ad andare a scuola, avendo ad essa associato intensa ansia che si evidenzia con disturbi psicosomatici che coinvolgono prevalentemente l’apparato gastrointestinale: nausea, vomito, diarrea, dolori allo stomaco, mal di testa, disturbi del sonno…”. Resta da chiedersi se di tale fobia possono soffrire talvolta anche i docenti ma dopo attenta analisi credo si tratti più che altro non di fobia ma di manifestazione di dissenso, di disagio, o di “spalla liscia” termine dialettale calabrese che riassume il motto di incerta provenienza “voglia di lavorare saltami addosso…”Credo mi convenga finire qui la mia opera di ricerca, è veramente un campo minato quello in cui mi sono inoltrata, non è assolutamente cosa mia, meglio farsi un caffè, qui son brava almeno e soprattutto competente… magari è tardi per dividerlo con qualcuno, i miei orari estivi sono particolari, nessuna regola li contraddistingue,l’offerta è sempre valida comunque…