Io, a volte

Si può comunicare con i sordi?


Con coloro che hanno piacere di ascoltare solo la propria voce? Con coloro che sono disponibili a fasi alterne, con coloro che ti chiedono un parere e poi nemmeno rispondono a quando lo hai comunicato, con coloro che ti esprimono parole di stima e poi si fanno prendere la mano dal proprio egoismo ( e se non diventano egoisti loro scatenano reazioni  negli altri che oserei definire di rabbioso risentimento)…Si dice che questo sia un mondo virtuale dove, con la copertura di un video e di una tastiera tutte le barriere possano essere superate, eppure io ci ritrovo semplicemente una filiale del mondo reale, dove la mania di grandezza, la superiorità, l’egocentrismo, la voglia di essere i primi della classe, il desiderio di essere protagonisti a tutti i costi la fanno da padroni…Un mondo in cui l’entusiasmo e l’immediatezza vengono gestiti a piacer proprio senza tener conto delle esigenze altrui, nel rispetto della propria tranquillità si invade quella altrui; dove tutto viene sempre dopo se stessi; anche il “piacere” di fare una telefonata è subordinato al fatto di essere nel posto di lavoro o in qualsiasi luogo ti possa far risparmiare il costo della telefonata stessa; è evidente che poco sopra piacere è stato messo tra virgolette perché finisce di essere piacere quando è sottoposto ad ogni tipo di limite…ho conosciuto gente che acquista decine di schede per approfittare delle varie promozioni con minuti gratis e quindi oltre alla mia incapacità di rubricare le decine di numeri relativi per ogni falsocomunicatore  veniva fuori l’antipatica frase “ti spiace se chiudiamo ma i minuti gratis sono i primi 10, ti richiamo tra qualche minuto”…insomma una gelida comunicazione a gettoni…E le mail? Per comunicare si utilizza sempre la prima che si è inviata con tutto il coacervo di “Re”, mai che si prestasse l’attenzione dovuta alla persona con cui si comunica, e siamo tutte degne di tale attenzione, nessuno escluso, e si perdessero quei pochi istanti necessari per creare una mail iniziando proprio dall’inserire il destinatario, l’oggetto e il testo….E i commenti ai post? Quasi mai ne vengono inseriti di pertinenti all’argomento scelto dall’autore, spesso si usa per salutare ma soprattutto il commento viene utilizzato per propagandare una propria idea o addirittura per marcare il territorio…fermi tutti, qui ci scrivo io…e qualcuno ne fa un uso in cui l’ironia maschera una forma di gelosia virtuale denigrando spesso, con un’apparente forma speciale di amicizia virtuale, il pensiero altrui…Quante  iniziative per la pace ho visto nascere in questi giorni nel mondo blog: preghiere, canzoni, ,marce, candele, pensieri, e poi agiamo con comportamenti freddi e calcolatori in cui solo il nostro “io” è importante, mai che ci si soffermasse veramente a considerare l’altrui bisogno o desiderio…Si va avanti a gomitate anche in questo mondo virtuale quasi che nessuno volesse tradire il reale, figurarsi riuscire a concretizzare una pace globale: ne abbiano cammino da fare in tal senso…Nella realtà mi sono spesso scontrata con chi approfitta degli auguri di Natale per farmi quelli di buon compleanno,le date sono abbastanza vicine: eppure ha mostrato maggiore sensibilità di tanti altri pseudocomunicatori virtuali… Capisco perfettamente (e continuo ad apprezzare) chi, per tanti e giustificabilissimi motivi, pone dei limiti allo scambio di comunicazione chiudendosi spesso in una comoda trincea all’uopo scavata, cosìcome capisco chi usa un'anticomunicazione quando ti dice di non poter commentare i tuoi post perchè ha il pc guasto ed invece nello stesso momento, a distanza di brevi istanti, lascia commenti ad altri post: è in ogni caso comprensibile il messaggio che ti lancia, alt, hai raggiunto il limite massimo possibile al di là del quale nn puoi andare... non capisco né apprezzo chi usa  il mezzo virtuale facendo bella mostra di sé per poi mostrare tutti quei segni che non appartengono per niente ad un semplice scambio di idee quanto piuttosto a mera esibizione di qualcosa che non si ha, una specie di pubblicità ingannevole insomma… Agire secondo l’ “essere sempre se stessi”, invece, non sarebbe mai sbagliato. E anche qui potrei utilizzare la famosa frase della brillantina Linetti dei tempi del Carosello…”ho fatto, ho fatto e non ho visto niente…”Un lato positivo? Sicuramente l’ennesima esperienza di vita che mai si rifiuta perchè aiuta a crescere (anche se si stanno avvicinando i 50 anni...)