Quando ho letto la notizia non pensavo fosse vero, una legge per vietare modelle troppo magre alla sfilata, una proposta fatta l’11 settembre (un’idea italiana) mentre tutto il mondo ha gli occhi da un’altra parte, la prova che la vita va avanti, the show must go on direbbe qualcuno, si nasce, si muore, si soffre e si ride, un grande cocktail di emozioni in questa miscellanea che è la vita… Sta di fatto che la notizia è vera…Tutto nasce da ciò che è avvenuto in Spagna pochi giorni fa: alla Fiera Paserela Cibeles dal 18 al 22 settembre le modelle prima di sfilare dovranno sottoporsi al test del Bmi (Body mass index - indice di massa corporea) secondo i parametri stabiliti dall’Organizzazione mondiale della Sanità; se l’indice sarà inferiore a 18, più o meno corrispondente a 1,75 m di altezza per un peso limite di 56 km, allora la fanciulla in questione dovrà tornarsene a casa…Sul parametro io non posso entrare in gioco, se l’altezza corrisponde, per il peso meglio lasciar cadere un velo pietoso, il mio Bmi per essere considerato dovrebbe essere sviluppato su almeno 3 vite (e non parlo del girovita), una sola non basta per farmi superare l’esame…Quello che invece approvo e su cui vorrei riflettere è il limite posto a favore della salute…Troppo spesso, sempre forse, le ragazze si sottopongono a diete ferree il cui vero obiettivo è quello di andare incontro alle idee dello stilista…Eh già pare che loro, gli stilisti, vogliano modelle sempre più magre per colpire la psiche del pubblico: lo sguardo si fissa maggiormente su un corpo con ossa sporgenti e occhi vacui (forse per preoccupazione) mentre l’abito sembra camminare da solo, sorretto semplicemente dall’aria…E troppo spesso si è visto che giovani donne cadono nella rete infernale dell’anoressia e della bulimia e io temo anche in altre reti da cui non è facile uscire, ma comprendo che potrebbe essere facile infilarsi in un tunnel se si ha bisogno di reggere certi ritmi che ti consentono notorietà e soldi…E’ una società strana la nostra, tutta tesa alla ricerca di ciò che può dare notorietà e non è un caso se le rubriche in coda ai telegiornali parlano per lo più di moda e non tacciono su notizie che possono nuocere a menti ancora in formazione e che quindi possono essere facilmente indotte a comportamenti emulativi…Mi ricordo quanta enfasi fu data alla notizia che Valentino aveva rifiutato la Schiffer perché portava la taglia 46 mentre lui per le sue sfilate voleva modelle che vestissero dalla 42 in giù… Dicevo prima che l’out out è stato posto in Spagna mentre l’Inghilterra si è immediatamente dissociata e la settimana della moda a Londra partirà regolarmente il 18 settembre senza limiti alcuni; in Italia forse si andrà al voto, ma d’altra parte qui già abbiamo dei limiti di gradimento proposti dall’allora ministro Sirchia: il girovita delle donne deve rientrare nel limite di 80 cm, solo così si dimostra di essere in salute… Non so se gli 80 cm rientrano nel parametro di 18 di Bmi proposto dall’OMS, è certo solo che per rientrare nell’uno o nell’altro degli indici consigliati la mia strada è lunga e non facilmente percorribile…
M O D A E' ..........?
Quando ho letto la notizia non pensavo fosse vero, una legge per vietare modelle troppo magre alla sfilata, una proposta fatta l’11 settembre (un’idea italiana) mentre tutto il mondo ha gli occhi da un’altra parte, la prova che la vita va avanti, the show must go on direbbe qualcuno, si nasce, si muore, si soffre e si ride, un grande cocktail di emozioni in questa miscellanea che è la vita… Sta di fatto che la notizia è vera…Tutto nasce da ciò che è avvenuto in Spagna pochi giorni fa: alla Fiera Paserela Cibeles dal 18 al 22 settembre le modelle prima di sfilare dovranno sottoporsi al test del Bmi (Body mass index - indice di massa corporea) secondo i parametri stabiliti dall’Organizzazione mondiale della Sanità; se l’indice sarà inferiore a 18, più o meno corrispondente a 1,75 m di altezza per un peso limite di 56 km, allora la fanciulla in questione dovrà tornarsene a casa…Sul parametro io non posso entrare in gioco, se l’altezza corrisponde, per il peso meglio lasciar cadere un velo pietoso, il mio Bmi per essere considerato dovrebbe essere sviluppato su almeno 3 vite (e non parlo del girovita), una sola non basta per farmi superare l’esame…Quello che invece approvo e su cui vorrei riflettere è il limite posto a favore della salute…Troppo spesso, sempre forse, le ragazze si sottopongono a diete ferree il cui vero obiettivo è quello di andare incontro alle idee dello stilista…Eh già pare che loro, gli stilisti, vogliano modelle sempre più magre per colpire la psiche del pubblico: lo sguardo si fissa maggiormente su un corpo con ossa sporgenti e occhi vacui (forse per preoccupazione) mentre l’abito sembra camminare da solo, sorretto semplicemente dall’aria…E troppo spesso si è visto che giovani donne cadono nella rete infernale dell’anoressia e della bulimia e io temo anche in altre reti da cui non è facile uscire, ma comprendo che potrebbe essere facile infilarsi in un tunnel se si ha bisogno di reggere certi ritmi che ti consentono notorietà e soldi…E’ una società strana la nostra, tutta tesa alla ricerca di ciò che può dare notorietà e non è un caso se le rubriche in coda ai telegiornali parlano per lo più di moda e non tacciono su notizie che possono nuocere a menti ancora in formazione e che quindi possono essere facilmente indotte a comportamenti emulativi…Mi ricordo quanta enfasi fu data alla notizia che Valentino aveva rifiutato la Schiffer perché portava la taglia 46 mentre lui per le sue sfilate voleva modelle che vestissero dalla 42 in giù… Dicevo prima che l’out out è stato posto in Spagna mentre l’Inghilterra si è immediatamente dissociata e la settimana della moda a Londra partirà regolarmente il 18 settembre senza limiti alcuni; in Italia forse si andrà al voto, ma d’altra parte qui già abbiamo dei limiti di gradimento proposti dall’allora ministro Sirchia: il girovita delle donne deve rientrare nel limite di 80 cm, solo così si dimostra di essere in salute… Non so se gli 80 cm rientrano nel parametro di 18 di Bmi proposto dall’OMS, è certo solo che per rientrare nell’uno o nell’altro degli indici consigliati la mia strada è lunga e non facilmente percorribile…