Io, a volte

Al Lupo! Al Lupo! Al Lupo???


Fa impressione leggere di donne che subiscono violenza e leggere di donne che nonostante le denunce fatte subiscano ancora o trovino la morte a causa del loro persecutore di sempre… E’ un tam tam di voci unanimi: si poteva prevenire? Ci vuole il carcere a vita! E se si usasse la castrazione chimica? Così si viene protetti? Fanno la scorta ai potenti e poi la gente comune non ha protezione! E così via dicendo, cambiano le parole ma il succo è sempre lo stesso…La sensazione di sentirsi inermi davanti a violenze oltre l’immaginabile…Tra i tanti casi, per la loro crudeltà fanno spicco il caso della ragazzina francese che il primo giorno di scuola in un banlieu a ovest di Parigi, torturata e violentata con una gruccia da 3 compagne che dormivano nella stessa stanza del convitto che le ospitava e tutto a causa di un letto che cigolava troppo…Sempre all’estero, il caso di Stephanie, 14 anni, tedesca, che è rimasta nelle mani del bruto per 5 settimane; fa più male ancora sapere che il violentatore era un vicino di casa con precedenti denunce di violenze sessuali pendenti e la ragazzina è stata liberata non grazie alle solerti indagini della polizia quanto alla sua voglia di vivere che le ha dato la forza giusta perché, durante una passeggiata notturna sotto la stretta sorveglianza di 2 cani, riuscisse a far cadere un foglio scritto con la richiesta di aiuto e le indicazioni giuste per essere ritrovata…In Italia, non è ancora finito l’eco doloroso della vicenda di Parma, troppo recente e troppo agghiacciante per finire nel dimenticatoio; è il caso di Silvia che dopo avere subito per quattro lunghi anni minacce, percosse, violenze debitamente denunciate ha trovato la morte nell’ultimo incontro con l’ex fidanzato…Non c’è tempo di prestare la giusta e dovuta attenzione al caso di Silvia, quanto accade a Bologna due giorni fa, il 21 settembre, ci distrae. Sono due notizie in un certo senso contrastanti. La prima riguarda un pensionato di 65 che stava scontando in regime di affidamento ai servizi sociali (a casa sua)la parte residua di una pena totale a 3 anni e 6 mesi di reclusione per avere abusato di una bambina di 9 anni e che approfittando di questo regime di semilibertà ha abusato ancora della stessa persona che adesso ha 19 anni…Non ho bisogno di commentare né sul fatto che 3 anni per violenze a una bimba non sono nulla né su altro né sul fatto che la sentenza definitiva è stata nel 2004…Il disgusto per la “giustizia” si palesa da solo…Queste vicende mi fanno rimpiangere re Salomone, l’uomo saggio che ragionava soprattutto in termini di equità…L’altro fatto di Bologna riguarda invece il caso di violenza subito da una ragazzina dodicenne ad opera di un marocchino, catturato e fermato proprio su indicazione della ragazza…Anche qui è inutile raccontare di tutte le parole dette contro il violentatore…se ne devono andare…non siamo razzisti ma…l’ho sempre detto io che son tutti delinquenti eccecc…Dico soltanto che è semplice aprire la bocca ed esternare pensieri, come se la violenza avesse una identità culturale o una nazionalità, se così fosse sarebbe semplice fare la fila dei buoni e quella dei cattivi..E di fatti, il colpo di scena: la ragazzina ritratta, anzi dice la verità, finalmente…non è stato il marocchino, non si tratta nemmeno di violenza, lei era appartata con un coetaneo dietro un cespuglio e quando si è accorta che le compagne l’avevano vista per paura che raccontassero tutto ai suoi genitori si è inventata la violenza…Si è gridato al lupo al lupo e un innocente ne è uscito infangato quando il mostro ce l’abbiamo in casa. Che sia il caso di parlare di più con i nostri figli? E se cominciassimo con il licenziare la baby sitter che ci risolve tutti i problemi da corsa contro il tempo, la tv spazzatura? E se rispolverassimo le sane gite domenicali a tuttafamiglia armati di teglie di pasta al forno e panini ripieni con le cotolette? Forse hanno bisogno di noi e non ce ne accorgiamo…