Io, a volte

Onorata!!!


Attraverso corrispondenza elettronica con il signor Alessandro Quasimodo, figlio di Salvatore, sono in possesso del testo integrale della laude 29 aprile 1945... Dovrei essere sorpresa della sollecitudine con cui il signor Quasimodo ha risposto alla mia mail ma talvolta, per fortuna,  la grandezza dei padri passa ai figli... Poteva non rispondere oppure poteva scrivermi di comprare il tal libro della tale altra casa editrice ed invece in allegato mi ha inviato la laude...Grazie...     LAUDE 29 aprile 1945FIGLIO- E perché, madre, sputi su un cadavere a testa in giù, legato per i piedialla trave? E non hai schifo degli altri che gli pendono a fianco? Ah quella donna, le sue calze da macabro can-cane gola e bocca di fiori pestati!No, madre, fermati: grida alla folladi andare via. Non è lamento, è ghigno,è gioia: già s'attaccano i tafaniai nodi delle vene. Hai sparatosu quel viso, ora: madre, madre, madre!MADRE- Sempre abbiamo sputato sui cadaveri, figlio: appesi alle grate di finestre,ad albero di nave, inceneritiper la Croce, sbranati dai mastiniper un po' d'erba al limite dei feudi. E fosse solitudine o tumulto,occhio per occhio, dente per dente, dopo duemila anni di eucaristia,il nostro cuore ha voluto aperto l'altro cuore che aveva aperto il tuo, figlio. T'hanno scavato gli occhi, rotto le mani per un nome da tradire. Mostrami gli occhi, dammi qui le mani: sei morto, figlio! Perché tu sei morto puoi perdonare: figlio, figlio, figlio! FIGLIO- Quest'afa ripugnante, questo fumodi macerie, le grasse mosche verdia grappoli agli uncini: l'ira e il sangue colano giustamente. Non per tee non per me, madre: occhi e mani ancora mi bucheranno domani. Da secolila pietà è l'urlo dell'assassinato.ps...ho voluto evidenziare le parole che più delle altre mi trasmettono forti emozioni