Io, a volte

Punti di vista


Due aspetti diametralmente opposti degli stessi argomenti: integrazione e tolleranza. Pronto soccorso di un ospedale, donna musulmana in travaglio, l’organico prevede in servizio un medico di sesso maschile; il marito della signora pretende che a visitare la moglie sia un medico donna. Dopo un’accesa discussione ottiene quanto chiede! Scuola elementare di Terraglione (Padova): il dirigente scolastico nega l’autorizzazione al vescovo di Padova, monsignor Mattiazzo, ad incontrare gli alunni. Motivazione? I non cristiani potrebbero essere turbati! Un dubbio mi sorge…ma siamo noi italiani che dobbiamo integrarci con le tradizioni di chi viene a vivere nel nostro Stato? Qualcosa mi sfugge…Ma come al solito devo essere io che non capisco… E se in un quasi impossibile mio viaggio in uno Stato islamico, improbabile perché ho fifa blu dell’aereo, mi portassi qualcosa da leggere, una copia della Bibbia, o una dei Salmi, o qualcosa di più leggero come l’ultimo numero di Famiglia Cristiana, potrei leggere indisturbata in pubblico o finirei nelle patrie galere passibile di punizione estrema? Come funziona lì? Mi pare l’esatto contrario di quanto accade da noi…Siamo ancora noi che dobbiamo integrarci con i loro usi… A Natale vorrei che i bambini delle nostre scuole preparassero ancora il presepio e che la recita avesse a tema Babbo Natale, sono le nostre radici, è cultura che va difesa e diffusa...Vorrei che mia figlia, l'ultima, quella che ancora siede sui banchi scolastici, potesse conoscere le altre tradizioni e gli altri costumi nel rispetto di tutte, ribadisco tutte, le dignità, senza però dimenticare le sue origini...