Io, a volte

...indignata...


Non si può morire per una partita di calcio…non si può morire mentre si compie il proprio dovere…ridimensioniamo il calcio…troppi sono gli interessi che girano attorno ad una palla ma adesso è veramente troppo…non si può perdere la testa in nome del tifo….istintivamente questo fatto mi fa pensare al tentato omicidio di Togliatti quando si fece in modo che Bartali vincesse il tour de france in modo da distogliere il popoli italiano da quanto era successo in patria ed evitare una rivoluzione che era nell’aria…non vorrei che il calcio in italia in questi anni avesse la funzione di pedina distrattore degli italiani… E adesso speculiamo pure sul dolore della famiglia dell’agente ucciso a Catania negli scontri tra le tifoserie catanese e palermitana…facciamo fiumi di trasmissioni, pagine di servizi giornalisti, e parole, parole, parole…ma non blocchiamo il calcio, non si può, che farebbero gli italiani sabato, domenica, lunedì, mercoledì…nel mondo c’è gente che non sa cosa mangiare, gli agenti delle forze dell’ordine lavorano per un aumento di 5 euro lordi al mese e in questo mondo c’è gente che ha contratti per svariati milioni di euro all’anno…dal repulisti di calciopoli da cui si aspettava mondo nuovo è praticamente cambiata la banda ma la musica è sempre la stessa; non si è ancora spenta l’eco di ciò che è accaduto in settimana in provincia di Cosenza che stasera avviene l’ennesimo fatto gravissimo, ingiustificabile…chi sarà il prossimo?…