Io, a volte

Cara Prof…


Carmela è una splendida ragazzina di 13 anni. Ad un viso dolcissimo incorniciato da lunghi capelli biondi si accompagna il marchio indelebile di una inesorabile diagnosi medica, “ instabile psichicamente”… Ma i suoi compagni di scuola dicono che era solo un po’ diversa, voleva stare sempre al centro dell’attenzione perché forte era il suo bisogno di essere amata. Sembrava felice in quella classe, stava bene, in una recita che sembrava essere stata creata apposta per lei aveva il ruolo del personaggio principale e la sua prova consisteva in un monologo con una sedia vuota. -«Ti trattano male alla fermata del tram? Ti prendono in giro quando esce per strada? Tu non dare importanza a queste cose. Cerca sempre di avere pazienza e vedrai che riuscirai a non soffrirne».- E Carmela voleva avere pazienza, pian piano si stava inserendo nella società dei “normali”… Solo che poi, altrettanto inesorabile, è arrivata la dura legge, quella che non accetta miti consigli, quella che si applica senza un minimo di  buon senso, quella che non fa differenza tra giustizia ed equità: Carmela deve essere ricoverata in un centro di accoglienza. Lei non ci vuole andare, a lei piace stare a casa sua, nella sua classe ma i giustizieri senza pietà hanno deciso per lei e così prima di partire scrive un biglietto alla sua prof preferita, quella che l’aveva voluta protagonista alla recita: «Cara prof, le voglio chiedere scusa... Solo adesso mi sto rendendo conto in che guaio mi sto mettendo. Ma da oggi le prometto che cercherò di farmi prendere più seriamente». E si è fatta prendere sul serio: Carmela si è suicidata. Solo che il suo intento è riuscito solo in parte… Stranamente alla sua morte non è stata data la risonanza acustica che hanno avuto altri suicidi di ragazzi… La sua morte risale al 16 aprile 2007, e io l’ho scoperta per caso girando nelle pagine web alla ricerca di un'altra notizia… Cosa succede nei mass media? Quali sono i meccanismi che rendono interessante una notizia rispetto ad un’altra. Si segue la moda? Si coprono gli interessi coinvolti? Fa tendenza il bullismo o gli atteggiamenti dell’insegnante sexy di turno piuttosto che dare risalto alla mano impietosa della magistratura che l’ha condotta verso la forca? A volte, ormai sempre più spesso, mi viene in mente che tutto avviene secondo un sistema logico paradossale, se a scuola o all’università o chissà dove bisogna accettare le raccomandazioni per non perdere il proprio treno personale che viaggia tra la gente che conta allora lo stesso professore o lo stesso funzionario diventa incorruttibile e puro e serio con quei poveretti che pur più preparati dei raccomandati non godono di privilegio… E così mi pare accada con la magistratura. Leggi e sentenze ad personam, indulti e chi più ne ha ne metta, e i delinquenti più fuori che dentro con misure di riabilitazione sociale a nostre spese che continuano a delinquere, parlamentari e governativi che dovrebbero star dentro e invece continuano a rappresentarci e fanno la bella vita…E la povera gente è martire della giustizia seria, senza macchia e senza peccato… Quanti ricordano ancora il caso di Serena Cruz, quella bambina filippina portata illegalmente in Italia che fu strappata ai genitori dopo 5 anni che viveva con loro e data in adozione legale ad altre persone? E il caso di Maria, la bimba bielorussa di pochi anni fa? Poi ci sono casi di violenza e soprusi in famiglie “regolari” e nessuno interviene…   So che è tardi Carmela, però voglio dirti che mi sarebbe piaciuto averti con me l’anno prossimo, avrei voluto poterti scrivere un biglietto… “Non preoccuparti tesoro, alla fermata del tram ti accompagno io…”