Io, a volte

Decespugliator


Ma io, che tipo di gardener sono?Domanda d'obbligo, dopo il post di Mara di ieri sui naked gardeners.Non parlo dalle mie scelte d'abbigliamento nel mio vagare per il verde di casa. È assolutamente casual, nel senso di casuale, non predeterminato, ma comunque qualcosa metto. Parlo invece dalle motivazioni.Le dolci signore si dedicano al verde perché amano i fiori, i profumi, le geometrie del prato curato, l'estetica dei rampicanti che rampicano. Il massimo del conflitto che hanno è con i parassitini delle rose, che loro affrontano con uno spruzzino. E il gesto più bellicoso a cui si abbandonano è stringere contrariate le labbra e spruzzare con un po' più di forza.Per me le motivazioni sono diverse. Nel fine settimana posso finalmente menare le mani, andare allo scontro fisico con loro, le erbacce; mostrare insomma il lato brutale e manesco del mio essere virile. Dal latino vir, viri, e gli antichi romani sapevano dare un senso a questa parola.Ecco perché ho comprato un decespugliatore.Una storia non semplice, questa.Intanto complicato l'acquisto. Avevo dell'erba(ccia) da tagliare, ho  pensato mi servisse un tagliaerba. Nossignore, il prato è irregolare, in pendenza, meglio un decespugliatore. Va bene.Lo voglio elettrico, con batterie ricaricabili. Sguardo di compatimento del commesso: «Ma lei, l'erba, la vuole sterminare o si accontanta di stuzzicarla?». Naturalmente è la prima che ha detto, e così mi trovo tra le mani un potente decespugliatore a motore.«È in offerta, ne approfitti!». Ne approfitto, era l'ultimo.Mi sa che sono veramente fortunato, è sempre così: arrivo, quello che serve a me è in offerta imperdibile ed è rimasto l'ultimo esemplare. Mah.E così ritorniamo a casa, io  e la signora, col mio nuovo motore da 43 cc; avesse le ruote, potrei portarci lei a spasso.Naturalmente va montato. Istruzioni in cinque lingue, scelgo la più facile per me, l'italiano, e meno male.Prima osservazione: per quello che l'ho pagato, potevano sprecare un po' più di carta, scrivere con caratteri più grossi e dilungarsi un po' di più.Sorvolo sui preamboli terroristici su precauzioni e avvertimenti e vado dritto al montaggio dell'attrezzo. Brilla la presenza di una copiglia, ma mi sono laureato in ingegneria e non mi lascio impressionare; poi c'è il dado con filetto sinistro e altre meraviglie. Tutto nell'elenco delle istruzioni, perché nella busta di plastica nella confezione non c'è un accidenti di niente di questo genere.Risolvo il mistero: il supporto per l'utensile da taglio non è da montare, bensì da smontare, quindi le istruzioni vanno seguite a rovescia. Via la copiglia, via il dado sinistro, via tutto. E monto il rocchetto semiautomatico con fili flesibili. Il tutto in poco meno di un'ora; non male, direi. Malissimo.E viene il momento dell'avviamento. Devo azionare la pompa di adescamento. Mi guardo prima intorno; per fortuna è un fine settimana nuvoloso, al mare non è venuto nessuno, le mie donne sono andate a fare un giro. Con voluttà, adesco.Rigo 5: "Tirare la maniglia di avviamento (7) fino all'avviamento del motore e rilasciare subito l'acceleratore".Il maledetto rigo 5 non dice alcune cose fondamentali. Primo, la maniglia va tirata un migliaio di volte, mentre il motore si limita a borbottii irregolari. Secondo, quando finalmente parte, rilasciare subito l'acceleratore non è una buona idea, perché il motore si spegne subito.Comunque riesco, alla fine; il braccio destro ormai è distrutto dagli strattoni che ho dovuto imprimere al filo della maniglia, ma mi avvio lo stesso fiero e bellicoso verso le erbacce.Mi sento Gladiator: l'avversario c'è, uno solo uscirà vivo dallo scontro. I sensi si allertano immediatamente, le narici fremono, sento il sangue scorrere con prepotenza e i muscoli guizzare (quelli del braccio sinistro, il destro è mezzo morto), la mano stringe nervosa l'acceleratore. Quarantatrecc romba potente e minaccioso.Decespugliator è qui, gente.Buon giovedì.Nell'immagine, sempre dal Corriere, ancora la coppia di naked gardners, sorpresi dall'indiscreto fotografo in una mise insolita: vestiti.