Io, a volte

... parole, parole...


(al coro di buffoni, buffoni...)Era il 29 giugno 2006 e il ministro dell’Istruzione, Fioroni, pronuncia un discorso davanti alla VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati... Le prime parole, "La scuola italiana non è morta", la dicono lunga sul contenuto del discorso, si presagiscono cambiamenti miracolosi ad un sistema che da anni fa acqua da tutte le parti... Non c'è nulla che funzioni a livello ottimale, sempre più spesso le varie attività e i vari settori si attestano su valutazioni di quasi sufficienza. Solo che qualcuno ancora pensa, e forse spera, che la scuola sia la panacea per tutti i mali della società e figura di spicco sono sempre gli insegnanti, bersaglio preferito di chi ha bisogno di un parafulmine, o di un capro espiatorio se si preferisce... Senza considerare, invece, che in questo grande marasma, gli insegnanti non hanno armi in mano e spesso sono schiacciati tra l'incudine e il martello...Ma non voglio perdere di vista il mio obiettivo... Il discorso del ministro continua toccando tutti i settori dell'istruzione che, secondo lui, hanno bisogno di essere migliorati attraverso anche solo piccoli accorgimenti...E promette che darà ascolto quotidiano (?) a chi la scuola la fa e la vive concretamente. E continua dicendo che  migliorare le condizioni di funzionamento della scuola e dell’autonomia scolastica è un obiettivo di straordinaria importanza per il paese, per il suoviluppo, e per la sua stessa identità. Il ruolo della scuola non riguarda solo la trasmissione del sapere essenziale alla cittadinanza attiva e la formazionedelle competenze culturali e professionali necessarie all’inserimento ne lmondo del lavoro. E’ urgente invertire la rotta: passa anche da qui il recupero di quellacredibilità sociale e di quella dignità professionale a cui giustamente aspira ilpersonale della scuola.La scuola che vuole il ministro Fioroni è una scuola capace di coniugare equità edeccellenza.Poi quasi in fine del discorso, parla della voce "spese" e definisce "insostenibile, per la dignità stessa del ruolo dell’istruzione pubblica, che ci si debba rivolgere, in molte realtà, al contributo economico delle famiglie per far frontealle spese di ordinario funzionamento, dalla carta per le stampanti a quella per i servizi igienici; dalle carte geografiche alla manutenzione delleattrezzature informatiche. Perfino per la retribuzione delle commissioni degli esami di maturità, ho trovato una situazione, che non esito a definire scandalosa, di prolungata non assegnazione delle risorse necessarie. L'ultima parte del discorso riguarda proprio gli Esami di Stato e riporto fedelmente le sue parole: "Anche qui, dunque, bisogna cambiare, restituendo valore e dignità al lavoro dell’apprendimento e dell’insegnamento.In primo luogo ripristinando la presenza dei commissari esterni nelle commissioni degli esami di Stato." Questo era lo scorso giugno... Cosa è cambiato dopo un anno... In un certo senso nulla... le risorse per pagare i commissari degli esami di Stato non c'erano e non ci sono nemmeno adesso. Lo scorso anno, nella mia Commissione, il Presidente ha avuto subito quanto gli spettava perchè ha anticipato la mia scuola, noi commissari abbiamo percepito a dicembre, ma si sa che i docenti sono superpagati e quindi possono aspettare... In questo anno scolastico, la certa notizia che non ci sono risorse per gli esami di stato circola già da qualche mese... E se facessimo sciopero il ministro ci precetterà? Dove sono i nostri sindacati? E se la finissero di fare picnic con i governativi solo per il tempo che basta a tutelare i nostri diritti??? Dicevo prima, cosa è cambiato dopo un anno? In un certo senso il cambiamento sta peggiorando la situazione. Il ministro si proponeva di restituire valore e dignità al lavoro dell'apprendimento e dell'insegnamento proprio a cominciare dalla nomina di commissari esterni per gli esami di Stato del corrente anno scolastico. E allora dovrebbe spiegarmi (non ho dimenticato che è in contatto quotidiano con gli utenti del settore...a me quando telefonerà?) perchè in massima parte sono stati nominati commissari  docenti che non hanno competenza alcuna nelle materie oggetto dell'esame di stato. Un esempio su tutti? Il docente di matematica nominato quale commissario di filosofia, oppure il laureato in giurisprudenza nominato su economia aziendale... Simpatica la dichiarazione del prof. di matematica in questione: "... mi riciclo il pensiero di Socrate e Wittgenstein, ma il problema vero non sono le domande, piuttosto le risposte: chi mi suggerisce?".La motivazione data? Si è dovuto ricorrere docenti che rientrano  nelle macro-aree disciplinari più affini causa mancanza di docenti (ma come? e l'esubero?). Il direttore generale del ministero, esimio scienziato Dutto, con una circolare chiarisce che il problema è facilmente superabile, basterà una richiesta della revoca della nomina  del docente interessato motivata da assenza di specifica competenza professionale».Neanche la mia scuola è passata indenne... In un liceo classico sperimentale dove anche le pietre sanno che prova scritta è greco, l'insegnante nominata è abilitata in italiano e latino... Chissà quanti “ma questo è arabo per me” ci saranno, e quindi una possibilità di lavoro per le persone di cultura araba che si trovano le nostro paese…A questo proposito mi sovviene un episodio familiare… Poco tempo fa, n2 mi chiedeva di aiutarla  a fare un riassunto da un testo giapponese … Io, lì per lì, ci sono cascata, lei studia lingue straniere e poteva essere un esperimento della sua facoltà… ed invece ridendo mi raccontava che aveva scoperto il sistema di n3 nel fare i riassunti dall’inglese …N3 non traduce prima e poi fa il riassunto, legge il testo, sottolinea le parti che le sembrano importanti e poi le ricopia sul quaderno…una specie di copia e incolla che può essere applicato a tutte le lingue e da qui la richiesta di n2…