Io, a volte

condividere emozioni....


Non conta sfidare l’uomo o la macchina,il campione o il dilettante.Sotto il sole o con la pioggia,la vera gara è contro il tempo…Ogni singolo sforzo,ogni millesimo guadagnatoè un ulteriore passo verso la gloria…  Lui non sa chi sono io… ma io lo conosco benissimo…so tutto di lui…E’ nato a Barletta e per ironia della sorte è diventato un campione…Uno degli assi italiani della velocità… L’unico, secondo il mio parere… Un personaggio scomodo… Uno di quelli che non ha mai tradito il suo modo di pensare e che per questo si è ritrovato solo ma non per questo si è scoraggiato...Ha partecipato a 5 Olimpiadi, e per 4 di esse è stato finalista... Un paio di volte è stato costretto a ritirarsi ma è tornato a vincere in perfetta solitudine, non contava nulla che fosse detentore di un record mondiale, uno dei più longevi che ha resistito per 20 anni, nemmeno il portabandiera italiana volevano che facesse alle Olimpiadi di Los Angeles ma alla fine l'ha spuntata e se anche non ce l'avesse fatta sarebbe bastato lo sguardo di ammirazione che gli ha lanciato nel sottopassaggio Mr perfezione, King Carl, al secolo Carl Lewis...Ho sempre seguito l'atletica, sin da piccola ero incollata alla Tv, quando la signora Rai si ricordava che anche altri sport oltre il calcio vanno seguiti, ma c'è stato un motivo ben preciso che ha fatto scattare la passione nei suoi confronti, l'ammirazione per l'atleta e il profondo rispetto per l' uomo...Il mio eroe andava ancora a scuola ma nulla faceva presagire chi sarebbe diventato di là a poco... E nella sua classe c'era un ragazzo che lo batteva sempre nelle gare di corsa... Era l'eterno secondo ma non si è rassegnato ad esserlo e si è messo a correre anche dietro le macchine, in folli prove notturne per le strade di Barletta e così, nonostante il suo fisico non adatto, piuttosto mingherlino, giorno dopo giorno, è riuscito a battere il Palamolla (così si chiamava il compagno di classe)... E una volta che ha cominciato a correre e a fare risultato ha continuato fino a quando non ha avuto avversari... Uomini dal fisico possente, Borzov, Welsh, Quarrie e tanti altri si sono dovuti arrendere...Erano anni di doping ma lui si è sempre rifiutato, e così, lasciato solo, ha continuato, nessun aiuto a migliorare il fisico, quel fisico che in curva spesso lo faceva sbandare facilmente fino a rischiare un salto di corsia e l'eliminazione... Ed io lì, incollata al televisore a seguire ogni sua mossa, sentivo un intimo legame con quell'eterno secondo che ha trovato la forza di spiccare il volo nonostante tutto, ho trovato il mio modello di emulazione...Noooooooo, non mi sono messa a correre, ho semplicemente trovato il modo per andare avanti, nonostante tutto... Una eterna seconda che resiste agli urti e che mai si rassegna...  Grazie Pietro...