Io, a volte

... così è, se vi pare ...


Il pm di Palermo Ambrogio Cartosio ha presentato appello contro la sentenza di assoluzione dell'insegnate processata per avere punito, obbligandolo a scrivere 100 volte sul quaderno «sono un deficiente», un alunno, che aveva dato del «gay» a un compagno di classe. «Il sistema adottato dalla docente per correggere lo studente - ha scritto il magistrato - è consistito nel costringerlo a insultarsi e rendere pubblica la propria autocritica: un metodo da rivoluzione culturale cinese del 1966». La professoressa, che insegna in una scuola media, era stata imputata di abuso di mezzi di correzione e lesioni. Il sostituto procuratore, nelle 37 pagine dell'impugnazione, fa riferimento anche all'articolo 3 della Convenzione di Ginevra «che tra l'altro dice che nessuno può essere sottoposto a trattamenti degradanti». «La Convenzione - scrive Cartosio - non si applica solo ai comportamenti sui detenuti dovendosi interpretare il termine nessuno  come riferito a qualunque essere umano sottoposto al potere o all'autorità di qualcuno».Non ritengo opportuno aggiungere un mio pensiero, la notizia va riportata così come apparsa sul corriere onlinesolo un grazie a nome di quel ragazzino di origini filippine che poco tempo fa si è suicidato perchè stanco dei soprusi dei compagni che lo tormentavano con l'accusa di essere gay...