Io, a volte

Post N° 629


sembra ieri... e sono passati 12 anni... 10 luglio 1995 ore 21, cena a casa dei suoceri... mi sento male, è una sensazione strana,diversa... Non ho più voglia di nulla a tavola, eppure è tutta roba che mi piace... è come se avessi uno blocco allo stomaco...comincio a sudar freddo e non penso sia il caldo, vuoi vedere che ci siamo? ore 22, arrivo in ospedale... devo andare al 5° piano, ma gli ascensori sono bloccati, salgo a piedi, arrivo al piano relativamente presto, di turno c'è quella dottoressa che mi ero sempre augurata di non trovarmi davanti, non mi visita ma mi attacca a quella macchina infernale che dovrebbe rilevare le contrazioni... Ma no signora,non ci sono contrazioni, lei è un po' esagerata, torni a casa, in caso ci rivediamo... Tornare a casa adesso? Ma io sto male... Esagerata? Ma non sono al primo parto, è il terzo, qualcosa capirò... E poi, rifare 5 piani a piedi e poi rifarli più tardi, non se ne parla, resto in corridoio... Con me c'è anche Silvana, un'amica che lavora in neonatologia, non è di turno ma indossa la tuta verde come se lo fosse, esperienze pregresse hanno fatto diventare rigidi i medici di ginecologia, io non voglio piantar grane però voglio solo partorire in un ambiente amico ed è per questo che Silvana è lì... Ho voglia di fumare, ci nascondiamo in bagno come ai tempi di scuola... Un paio di tirate e... Che succede adesso? Sono una rabdomante? Ma no... Si sono rotte le acque... Dottoressa? E adesso? Venga che la visito...(Finalmente ti sei decisa?)... Ci sono 5 centimetri di dilatazione... Telefono al suo dottore... Neanche 5 minuti e... Dottoressa, ma il pilotato lo inseriamo adesso alla signora o dopo che partorisce? Un modo originale dell'aiuto dell'aiuto dell'infermiera di turno per dire alla dottoressa che io ero pronta e lei tergiversava... Prima si telefona al mio ginecoloco personale e poi si inserisce la flebo... A questo punto, mentre mi hanno appena inserito l'ago, regolarmente nella mano per non perdere tempo a trovare le vene del braccio, figurarsi se proprio quella sera facevano meno le sdegnose e si facevano trovare subito, squilla il telefono, è il mio dottore, è rimasto senza benzina per strada, si trova in quel punto, che andasse qualcuno a prenderlo... Ho un attimo di scoraggiamento... Scendo dalla mitica poltrona del parto, e con la mia bella flebo appresso annuncio che basta, me ne vado a casa, torno il giorno dopo... Interviene Silvana, meno male che è lì...Mi distrae, forse è meglio che sono scesa, tanto bisogna andare in sala parto... Intanto che arrivo lì, arriva pure il medico, non si trovano traverse da mettere sulla poltrona, che importa, partorirò sulla nuda similpelle, non ci sono guanti sterili della misura giusta per le mani del medico, indossa quelle dell'ostetrica, sono grandi, ma lui faràin modo che non gli si sfilino... Forza, ci siamo... Dottore, taglio? un'occhiata attenta e... Si, un bel taglio...Lui forse intendeva un taglio artistico ma l'ostetrica ha pensato ad un taglio lungo e così ha voluto esagerare tanto che, dopo, per ricucire hanno messo 24 punti e se ne mettevano di più non avrebbero sbagliato, tra un punto e l'altro c'era tanto spazio che solo io so cosa ha significato far rimarginare la ferita.... Ad ogni buon conto, non ho tempo di parlare di estetica, la bimba deve nascere... ed ecco che alle 01,58 arriva...E' violacea, ha il velo del sacco amniotico sulle spalle... E' nata con la camicia, dice l'ostetrica...Ma forse significa che doveva nascere prima, è raggrinzita, sembra più la figlia di ET ma giuro di non avere fatto telefonate strane 9 mesi prima... Sono passate circa 4 ore dal mio arrivo in ospedale...meno male che ero esagerata!!! Quando l'ho vista per la prima volta ho subito cercato rassomiglianze con le sorelle, diversissime tra loro, eppure me le ha ricordate entrambe... Un ricordo di emozione altissima? Aver trovato mia figlia maggiore fuori dalla sala parto... Non ricordo nemmeno quali persone ci fossero fuori... E la sua solita frase...Mammina come stai? E poi le prime risate con Silvana... C'è l'obbligo di essere portate a letto con una sedia a rotelle, ma la mia funziona male, e Silvana è piccola e non ce la fa a spingere, così lei tiene le mani sui manici ma io mi sposto con i piedi, finchè il tempo di arrivare fuori dalla visuale dei controllori e via, a piedi... Verso le 4 devono andare via tutti, non ho una stanza per me, sono in corsia, ci sono altre due signore che giustamente vogliono dormire... Alle 7 l'altra emozione, relativamente doppia... Arriva n2, entra in reparto con la tipica raccomandazione, solo un paio di minuti, il tempo di salutare la mamma...macchè...mi avesse degnato di uno sguardo... era sempre lì a fissare la culletta della sorellina... la guardava con sufficienza, un mezzo sorriso stranito e stentato... Aveva i capelli raccolti a coda di cavallo e indossava un completino rosso di cotone con pantaloncini e maglietta... E poi io che scendo dal letto e mi avvicino al balcone, da dietroi vetri posso vedere l'atrio del reparto e dietro quel vetro c'è mio padre...Il solito nostro sorriso muto... Alle 19 decidono che posso avere una stanza tutta per me... Posso finalmente cambiarmi, lavarmi, comincio a sentirmi libera nei movimenti... E comincio a spupazzare mia figlia, la cambio e...orroreeeeeeeeeeeeee, ha qualcosa di strano ai piedi.... Silvanaaaaaaaaaa, chiama subito il dottore Xxxxxx, (è il primario di neonatologia ma è anche il pediatra delle grandi)... Arriva prima di quanto io immagini, è tranquillo mentre visita la piccola, mi trasmette calma, e quando arriva ai piedi, si mette a ridere... E' bellissima questa bambina, ha solo i piedi grandi, e lunghi, credo non potrà fare la ballerina... Mai Cassandra fu più propizia... Già da un paio di anni quando chiedo nei negozi di calzature un paio di scarpe per la bambina, loro chiedono il numero del piede, io rispondo 42 e i commessi mi guardano sopresi...alla faccia della bambina... E il resto è recente, l'amore per il mare, l'odio per la Storia, l'antipatia per Napoleone Bonaparte, l'ironia sottile, la pacatezza, a volte coccolona, a volte distaccata, una vera cancerina insomma, quella che mi fa paura certe volte per l'assennatezza dei discorsi, sembra una damina di mezza età, anchè se in un fondo non tanto profondo è sempre la mia piccola...