Io, a volte

zona di dimenticanza


è un concetto di cui solo oggi ho appreso l'esistenza... Finora sono stata avvezza alla curva di indifferenza, nel freddo linguaggio economico , oggi si studiava di sociologia della letteratura ed ecco questo nuovo concetto, quasi poetico, la dimenticanza...
A parlarne è uno psicologo statunitense, Harvey Lehman, secondo cui la durata letteraria di un'opera dipende dalla relazione esistente tra l'età dello scrittore e l'età del lettore. Quanto più il lettore è giovane tanto maggiore sarà la durata dell'opera dello scrittore... Per rendere accessibile la sua teoria, lo psicologo si serve de grafico inserito sopra... Esperienza di Lehman si chiama appunto. E la zona che si viene a creare tra gli scrittori viventi e gli scrittori morti si chiama zona di dimenticanza e rappresenta la zona in cui vengono a trovarsi gli scrittori che a causa del cambio generazionale perdono la fama ma è quasi sicuro che se continuano a scrivere potranno essere riconosciuti in quanto scrittori anche dalle generazioni successive...A me sembra che in questa tesi qualcosa non quadra...Due nomi su tutti. due autori nostrani...Dante Alighieri, non scrive più da un pezzo ma la sua opera maggiore continua ancora a meravigliare, incantare, stupire tutto il mondo, letterario e non...Alessandro Manzoni, per quanto più giovane dell'Alighieri, è da mò che pure lui è passato a miglior vita, eppure i suoi Promessi Sposi continuano a produrre puntate e puntate da telenovela sui banchi di scuola...Signore Lehman, ma la sua tesi con quali autori l'ha confutata?Ha letto il mio blog per caso? E secondo Lei, io faccio testo??? Naaaaaaaaaa