Io, a volte

I predicatori...


In riferimento al post precedente, risposta ai commentiAppartengo a quell’età che ha “visto” il progresso, prima delinearsi timidamente e poi sfracellarsi vigorosamente in ogni forma di aberrazione… il primo apparecchio televisivo casalingo risale ai miei 5, 6 anni, ma non era un’abbuffata, c’era solo un canale e le trasmissioni finivano molto presto e per noi bambini anche prima, dopo carosello a letto e non ci facevano storie… Ciò che ancora andava era la radio e soprattutto gli sceneggiati radiofonici con attori di un certo calibro…ricordo che i miei tempi non avevano ancora visto la penna bic e il sabato sera era di prassi la purga, la domenica doveva essere di purificazione in tutti i sensi…Sono cresciuta in una città che, dopo essere stata a certi livelli di espressione culturale nel momento in cui io avrei potuto goderne,  per questioni che adesso non è il momento ricordare , ha subito un notevole affossamento…per mia grande fortuna ho avuto un padre che mi ha trasmesso tutto ciò che lui invece era riuscito a vivere, ed ecco i rudimenti di musica classica, lirica, teatro, le poesie declamate dalla voce di gassman o foà su dischi… Ed erano tempi in cui tutto, nonostante la scarsa quantità fornita, veniva ancor più filtrato, non tutti i film potevano essere visti da noi bambini, quelle rare volte che ci era consentito di sforare dal carosello, così come non ci era consentito di avanzare richieste strane per i menu, la proposta era unicamente unilaterale, il massimo che ci era consentito era il digiuno se non eravamo d’accordo sulla tipologia…Non si scherzava insomma…Ciò che mi premeva far rilevare nel post precedente era come la cultura, o meglio la sua diffusione, venga utilizzata per raggiungere alcuni obiettivi che sicuramente si discostano dalla cultura stessa… Non digerisco assolutamente che taluni personaggi facciano leva sulla semplicità delle persone attraverso mezzi di comunicazione; ed ecco che tacitiamo le coscienze perché le persone di una certa età si sono divertite seguendo benigni alla tv… Mia nonna, classe 1879, era maestra elementare, può quindi essere definita donna di cultura (cultura scolastica ovviamente, per quella "di vita" non ci sono pastoie di livelli) per l’epoca in cui è vissuta, eppure, quando intorno ai suoi ’70 anni, la portarono a vedere la Tosca al San Carlo di Torino, al sentire “e muoio disperato” la dovettero portare fuori a braccia perché era stata colta da risa irrefrenabili non capacitandosi di come uno stesse morendo e nel contempo riuscisse a cantare… ben vengano i Piero Angela e figlio, diffondono cultura ma non li ho mai sentiti servirsene per catechizzare le persone, ben venga Licia Colò anche se mi piacerebbe vederla sostituita da Mainardi o Celli, fa il suo lavoro onestamente da innamorata di etologia e non si vende al primo offerente, ben vengano le trasmissioni di servizio, quelle che non distorcono le notizie secondo il vento…Basta con i predicatori a pagamento, sono semplici mercenari, non possono levare le loro voci tonanti a sputare su questo o quello quando i loro esempi di vita non sono cristallini… Io non ho scordato la crociata di celentano contro l’aborto… cosa ha fatto invece federica moro durante la loro relazione per non rovinare l’immagine pia del cantante? Quanto gli sarà costato? Pontifica sull’ambiente…Quanto cemento ha usato per la sua megavilla e quanti alberi ha sradicato????Dante usato per fare satira politica… E Benigni sarebbe un appassionato? Vi invito alle lezioni su Dante della mia collega…Lei si che è un’appassionata, è un piacere ascoltarla…Per fortuna il venerdì entro alla seconda ora e posso assistere alla sua prima ora in quinta!!! La cultura, quella vera, è gratis, grazie al cielo…