Io, a volte

Post N° 1158


Ho un amico che è un potenziale paziente di SLA; per il momento sembra tutto sotto controllo ma se la malattia dovesse esplodere, per lui non ci sarà riparo… Ne parliamo liberamente, senza veli o finzioni, è inutile dorare una pillola che si sa già amara…Imbellettare non è mai utile se lo stucco potrebbe venir via ad un minimo soffio…A volte ci arrabbiamo parlandone, Lui mi chiede che se e quando sarà io potrei essere quella mano che non può più muovere e dovrei staccare la spina, e io rispondo che non lo farei mai, non ho tanto coraggio per fare questa azione, o forse è solo egoismo, quel sentimento che mi impedirebbe di rinunciare ad una persona a cui voglio bene..Oggi sul Corriereonline è stato pubblicato un servizio su Stefano Borgonovo, ieri calciatore della Fiorentina, oggi affetto da SLA e ridotto a vivere da vegetale se non fosse per una particolare macchina , il comunicatore oculare, che gli consente di comunicare con il mondo anche se con voce da macchina… Ed è attraverso questa apparecchiatura che trasmette alla moglie il suo consenso o il suo disappunto per le cose che le sente dire al giornalista… Vaffanculo Chantal…oppure..Ti amo Chantal… perché lei, Chantal, lo ama da quando aveva 15 anni e non ha mai smesso di amarlo…L’amore va oltre qualunque condizione possa vivere l’altra persona… E in modo lento, Stefano è riuscito a dire qualcosa di importante, profondamente importante, anche al giornalista e, indirettamente, anche al mio amico...«Sono arrabbiato con Pessotto che ha scritto un libro per raccontare che voleva morire mentre io sono qui che voglio vivere».