Io, a volte

Una volta era... gita di istruzione


Oggi la parola d'ordine è....distruzione! e il verbo più amato e...devastare...La vicenda salita oggi agli onori di cronaca riguardante la ragazza di Padova  vittima di violenza sessuale durante un viaggio scolastico riporta sotto i riflettori l'annosa questione della vigilanza dei professori accommpagnatori.Tra le varie realtà fatte di disattenti, distratti e preoccupati solo dai propri reportages fotografici e shopping compulsivi (una amara verità che però non si può nascondere) ci sono anche quei docenti che non dormono per tutta la durata del viaggio e si tramutano in tutto ciò che scaturisce dal bisogno...nuotatori, ballerini, cantanti, infermieri, investigatori, ascoltatori...Se sono fortunati, il loro posto preferenziale è una poltroncina davanti all'ascensore o in prossimità delle scale, ma questo solo se le stanze sono tutte allo stesso piano...Cosa fare quando la mèta è una metropoli, gli hotel sono vere e proprie torri, il gruppo è numeroso e le stanze dislocate dal primo al dodicesimo piano? Bisogna affidarsi al santo protettore e al senso di responsabilità degli allievi...Allievi...responsabili? Sono e restano dei ragazzi, che oggi, come 30 anni fa, vedono le gite come veicolo di trasgressione, evasione.... Ed è ancora' inutile prendersi in giro su un'altra questione, lo spazzino è sempre spazzino anche se gli hanno cambiato il nome in operatore ecologico...Così le gite sono gite anche se nei progetti ci si umetta le labbra prima di chiamarle stage...Tutto sommato...nessun dispiacere di non essere andata a Parigi quest'anno... Mentre ci si organizzava ho saputo, dagli stessi "colpevoli", che lo scorso anno, di ritorno da Londra, nel giorno che abbiamo dovuto trascorrere a Malta, intanto che ero nella stanza di una ragazza febbricitante, un bel gruppetto ha scoperto che nella terrazza dell'hotel c'era la piscina e ha passato lì tutta la notte...Eppure mi sembrava di essere stata abbastanza attenta....Mai dire mai...