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Post n°342 pubblicato il 02 Dicembre 2006 da mara2003
Sai, papà, il tempo passa e lenisce il dolore ma non riesce a non farmi pensare a Te… Ci sono tante cose che vorrei raccontarti, alcune belle, altre brutte…Non è che noi due parlassimo molto, a voce intendo, ma con gli occhi ci parlavamo ed è proprio il tuo sguardo che mi manca, quello con cui mi sostenevi sempre anche durante le mie intemperanze… A volte penso che la vita con te è stata ingiusta, un uomo brillante distrutto dall’alzheimer, poi egoisticamente rifletto e mi dico che per me è stato meglio, mi sono abituata lentamente alla tua mancanza… A volte sorrido per i ricordi teneri, quando la malattia alterava la mente e tu te ne uscivi con affermazioni stranissime…Chi è quella signora? La mamma! La mamma di chi? La mia, tua moglie! Mia moglie? Ma come, mi sono sposato e non me l’avete detto? Oppure quando mi rimproveravi duramente perché non ero una buona mamma…Perché non porti la bambina dal dentista? Non vedi che non può mangiare? Falle mettere i denti! Ma a te che importa, tu ti siedi e mangi e non pensi alla bambina che non ha denti…Solo che Demetra era nata da poco e aveva solo 3 mesi all’epoca…Oppure quando non riuscivi a spiegarti come mai io fossi più giovane di te…Mi guardavi e mi dicevi che io dovevo essere più grande di te perché lì c’era scritto così…E lì era il cimitero, le tombe dei tuoi genitori e confondevi noi con loro e tua madre era più grande per qualche anno di tuo padre…Un po’ meno tenero il ricordo di quando ti vedevi allo specchio e diventavi aggressivo con la tua immagine…Chi è quello? Vattene…Questa è casa mia…Ma forse inconsciamente ti riconoscevi e non accettavi la larva che eri diventato… Verso la fine nemmeno questo facevi più, non parlavi, la malattia ti aveva consumato …L’ultima volta che ti ho visto, siamo rimasti da soli 5 minuti, ti ho preso la mano e per la prima volta in vita mia ti ho detto a chiare lettere, ti voglio bene, io ho visto lo sguardo farsi cosciente e gli occhi riempirsi di lacrime mentre la tua mano stringeva la mia, poi più nulla… La volta successiva che ti ho visto eri morto, gli occhi chiusi, quegli occhi celesti in cui potevo specchiarmi e mi dicevano che ero bella, che ero la migliore… Adesso quando mi rivolgo a te non so come pensarti…Se è vero che c’è un al di là dove tutti sono felici, tu come sei? Sei come quando stavi bene o come quando non eri più tu? Mi capisci o parlo al vuoto? |
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Nickname: mara2003
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Non puoi rendermi così triste. Sappi che i tuoi ricordi possono pizzicare corde assopite dal tempo.