Io, a volte

Ciao Mara. Io quello sulla sinutra lo ho evitato come la peste. Tv spenta e vai di altro. Ieri sera invece quello sulla destra l'ho aspettato.come ho scritto anche da me, avrei saltato tranquillamente la prima parte, ma capisco che l'audience non sarebbe stata la stessa se la proposta si fosse limitata al pur meraviglioso Quinto canto. Io, amante delle lecturae di Sermonti, trovo però giusta da parte del servizio pubblico la proposta di un programma che avvicini anche chi non ha gli strumenti, chi non ha più l'età, chi a va scuola e chi no, a Dante e alla Commedia. E se questa operazione avrà riconquistato a Dante e alla lettura anche una sola persona, magari due, chissà dieci, avrà avutoil suo senso.

perfettamente d'accordo con te se solo fosse effettuata da chi ama veramente Dante e non da chi lo usa semplicemente come cavallo di battaglia, o solo come momento per cavalcare l'onda giusta...in questo caso, il fine non giustifica i mezzi...Questo riempie i teatri con Dante, persino Fioroni lo vuole utilizzare nelle scuole, almeno evitasse di lanciare strali... A conti fatti, solo Biagi ha pagato l'allontanamento dalla rai, cha tra l'altro costava poco o niente ed era una voce pulita... No, Miti, non ci sto, mi dedico ad altro per tutti i programmi TV...

non lo so Mara. che sia un'operazone furba lo penso anche io e l'ho scritto anche da me. resto però convinta che al servizio pubblico spetti anche un'attività divulgativa e questa la è. sono certa che esisteranno altri divulgatori scientifici che costano meno e hanno maggiori competenze di piero e alberto angela, però piero e alberto angela tengono il pubblico al teleschermo. idem dicasi per benigni con dante. ho assistito a ben altre letture, per mia fortuna e per mia passione, ma questa ha il pregio di rispondere a un pubblico popolare. dove con popolare si intende tutto il meglio e tutto il peggio del significato del termine. e rappresenta comunque un "altro" rispetto a una programmazione che noi magari non guardiamo, ma di certo obnubila molti altri.

Provo a metterla in altri termini:
- meglio la pragmaticità del "conta il risultato", e allora va bene, se ieri sera qualcuno si è (ri-)avvicinato a Dante, il risultato è stato raggiunto
- oppure è preferibile che quei signori si impegnino a mostrare equilibrio, trasparenza, reale inventiva nella proposizione di idee e contenuti?
Non saprei a quale delle due cose rinunciare. Mi ricordo solo quando una volta, almeno una volta a settimana, c'era il teatro, fosse quello napoletano di Eduardo o quello di Gassman o quello regionale dei Macario e Govi, poco importa.
E quindi a chi fa la televisione direi: apprezzabile, ma va fatto altro, di più. Non è nemmeno difficile, basta un giro in archivio.

Buondì a tutte e due, caffè?

sono pienamente d'accordo con te, Mara. voler ridurre Dante a prodotto da piccolo schermo, e quindi popolare, ne annulla la portata. è come quando ti propinano il teatro all'una di notte, o come quando si compiono quegli scempi musicali di cui parlavo tempo fa nel mio blog, con la scusa di voler avvicinare la lirica d un pubblico non avvezzo all'opera.... e poi, a pelle, Benigni mi sta antipatico, la sua comicità non mi prende (questo è molto personale però) buona giornata

Lasciamo allora che la cultura resti nella torre d'avorio dei pochi. E continuaimo a nutrire gli altri, quelli che non hanno gli strumenti culturali o economici per frequentare teatri e souirée, a colpi di reality show. L'altra settimana, nel corso di Che tempo che fa, Toni Servillo sosteneva che il teatro non possa essere portatao in tv. Opinione rispettabile, ma non condivisibile, secondo me, visto che di esempi di grandi serate teatrali portate in tv (Tanks ha citato dei signori esempi) ce ne sono.
Per concludere, la scelta di scrivere in "volgare" piuttosto che in lastino fu proprio per raggiungere un pubblico che non fosse solo quello elitario che in latino scriveva e fors'anche parlava.
Che ci possano essere altre voci oltre a quella di Benigni sono la prima a dirlo. Che della prima parte "comica o satirica" avrei fatto a meno l'ho ripetuto. Però per lo meno è un passo. e un primo passo è meglio del niente.

io non penso che la cultura debba restare nella torre d'avorio. penso che opere come la divina commedia o il teatro di Eduardo o l'opera lirica, debba essere proposta al pubblico nella migliore condizione possibile, seppure in televisione. ciò che è sbagliato è il modo in cui la cultura viene proposta. la lirica va proposta nelle versioni originali e non sottoposta a scempi per rsnderla (secondo loro) più fruible da tutti. Eduardo va proposto in prima serata e non a mezzanotte. e Dante va proposto per quello che è, non in versione "comico fiorentino". spero di essere stata chiara. con stima :-)

Chiedo scusa a mara, riprendo i due ultimi commenti (quello di ilike e la mia risposta) nel mio post, giusto per offrire un quadro della discussione in corso. Ha ragione tanks, sarebbe bello poter commentare in stereofonia!

Stasera venerdì c'è su rai2 Nebbie e Delitti, ben fatto e meglio recitato, con l'unica "sventola" importata simpatica oltrechè bella. Ti segnalo, fra i misteri italiani, la serie CRIMINI, 12 storie singole girate in 12 città diverse, scritte da 12 scrittori ITALIANI e ben recitate da bravissimi attori, ricordo Giuseppe Fiorello, diversi per ogni storia, un grande affresco delle capacità del nostro cinema. Dopo le prime 4, girate credo a Bologna, Olbia, Roma e Catania è sparito, ed un'altra (Milano) infilata dopo 6 mesi d'estate a tappare un buco, delle altre, fra cui una storia di Carlotto, non se ne sa nulla (mi ha detto la RAI: non ne è prevista la programmazione) però mandano in scena LOST che, consentimi la parola, cacata più grossa di recente non se ne è vista fra i film tv.

Devo dire però che quando la serata è più che scarsa vado in chat e qualche motivo di ridere leggendo lo trovo sempre.

Ciao Mara, è vero la qualità che di una volta non c'è più, ma c'è molta differenza tra Celentano e Benigni, ed io di debbo dire che ieri sera mi sono proprio spassato e non capita spesso sulla TV generalista. Benigni non fa cultura, fa divulgazione, mi sembrava di sentire la spiegazione della Divina Commedia fatta da un bravo catechista, non da un professore. La attualizza molto, ma non ci trovo nulla di male ... Ti mando un track sul mio post di Benigni. Vito

Sono perfettamente daccordo, non aggiungo altro. Un bacio carissima!;)

Mia madre ha potuto frequentare soltanto le elementari e, ovviamente, non ha mai potuto leggere nemmeno una sillaba della Divina Commedia. Ieri sera era entusiasta. Sa chi è Dante Alighieri, ma non sa(peva) quanto fosse grande, magari si è fatta una piccolissima idea, era emozionata. E io sono stata contenta. Meglio far cassetta con Benigni, che adoro, che con l'Isola, no? Ciao Mara

Idem come indianina. A parte la mia personale predilezione per Benigni fin dai tempi dell'Altra domenica o di il PapOcchio di arboriana memoria ( il monologo davanti al giudizio universale ancora ora mi fa ridere!) ma Dante anche mia mamma di 93 anni ieri sera l'ha apprezzato, tanto da dirmi: 'Ma tu 'o conusci sto libbro? E' bell'assai!'. Si fa cultura anche così, io penso.

rinunciato a vedere porcherie la mia tv è diventata un soprammobile moderno vedo solo commedie registrate in cassetta ma sono una vecchiarella che ama ancora il lento dialogare..un abbraccio mara con un:-) anna

io ero alla prova del balletto delle mamme e mi sono risparmiata sta agonia!!! bacio !!!

Mara........sei in home page!!!

no scusa, sto diffondendo notizie false e tendenziose....sei tra i blog famosi!!!

Io credo che ognuno deve essere libero di esprimersi come meglio crede...noi non siamo obbligati a vederlo o sentirlo. La cosa cambia un po' aspetto qaundo migliaia di euro di noi utenti passa per le loro tasche...ma forse questoo è un porblema di mercato, non dimenticare che chi ha drogato i compensi è stato l'arrivo nel campo televisivo di Berlusconi...che ha fatto forse anche del bene alla pluralità dell'informazione ma che haanche fatto lievitare i prezzi in maniera spaventosa, senza peraltro alzare il livello, anzi abbassandolo terribilmente, tanto che ormai la m maggior parte dell'offerta TV (Mediaset e Ra) è merda riciclata. Su Celentano e Benigni permettimi di dire onestamente che preferisco un Celentano che canta e non che si inventa le solite cazzate intrise di luoghi comuni attorniato dal solito gruppetto di amici, come se invece che in rai stesse nella sua casa o in un bar...insomma per uno pagato così tanto pretendo maggiore professionalità, e soprattutto che canti, perchè è ciò che sa fare, ilresto, come direbbe Califano, è NOIA. Su Benigni è diverso, fa della satira anche politica, che si può condividere o meno, ma è satira. A me è piaciuto, è stato bravo, quasi tre ore di spettacolo senza un cedimento, senza fermarsi mai. Anche l'illustrazione dell'amore prendendo spunto dal quinto canto dell'inferno stata coinvolgente...non apprezzo invece la lettura dei canti della divina commedia...quelli potrebbe farli recitare da chi sa leggere veramente quei canti e sa dargli il tono che a loro si deve...Non si può essere bravi in tutto, un po' di umiltà ci vorrebbe, pecialmente con Dante...c'è d adire però che così facendo ha reso più popolare una cosa che per molti sarebbe noiosa, e questa divulgazione in fondo sembra sia stata ben apprezzata soprattutto da gente che neanche sa chi è Dante e che in questo modo ha imparto a conoscere il nostro Sommo Poeta. Certo c'è gente come detto molto più brava nell'illustrare Dante, il problema è che non l'ascolterebbe nessuno, forse neanche i parenti.... Se poi si vuol criticare benigni per una satira colorita (ma le volgarità dette da lui assumono un tono leggero e goliardico, non penso offensivo per nessuno), mi pare che non sia il caso viste le volgarità vere che si vedono e si sentono in TV ad ogni ora. Se invece ci si lamenta per la satira quasi a senso unico, beh, devo dire che non è colpa della sinistra se non ci sono comici di destra che sappiano fare il loro mestiere e che siano apprezzati...e forse questo non è neanche un caso, perchè non sono nati e apparsi neanche quando potevano essere ampiamente tutelati dal Centro Destra al governo...insomma un motivo per cui sono tanti e sono bravi solo quelli che si riconoscono in un modo o nell'altro nella sinistra ci deve pur essere, perchè la satira non è di sinistra o i destra, è satira, e tutti possono farla, con un minimo di predisposizione e di intelligenza....magari si affacciassero comici che si riconoscono nella destra, sarei il pirmo ad esserne lieto, ma temo che non accadrà e non perchè nei loro confronti ci siano pregiudiziali, ma perchè non ci sono proprio. Ciaooooooooooo!