Partendo dal presupposto che la Politica è l'arte di governare la società, ci scontriamo subito con un coacervo di interpretazioni giacchè, tra le tante definizioni, l'arte è un qualunque modo di comunicare diversamente espresso. Ora, è logico pensare che la comunicazione venga influenzata da opinioni e convincimenti personali, e, quando questi intimi convincimenti provengono da persone autorevoli, potrebbero non solo assumere la forma di ideali ma riuscirebbero a far leva su un numero imprecisato di altre persone.
Nel corso della Storia, di questi ideali è stato un continuo avvicendarsi, ma sempre Arte è... Chi ha visto la politica come potere che distribuisce le risorse perseguendo l'interesse del singolo o del gruppo; chi l'ha vista come uso legittimo della forza; chi l'ha considerata quale potere decisionale di una società; e chi l'ha persino giustificata come Ragion di Stato. E poi venne chi la considerò in termini di utilitarismo: l'Economia è alla base della società e pertanto il sistema politico prende forma e consistenza proprio da quello economico esistente in quel dato tempo in quella data società.
Ora, sposando questa tesi, riconducibile al materialismo di Karl Marx, io opterei per la fine degli ideali e per la ricerca concreta delle idee.
Partendo dal presupposto (un altro) che NOI siamo la società, che Noi siamo produttivi, che NOI andiamo tutelati, dovremmo diventare consapevoli che NOI abbiamo in mano un'arma micidiale, quella del voto.
Come l'abbiamo esercitato questo grande Diritto?Sicuramente non nell'unico modo corretto di esseri sociali, e cioè il raggiungimento e il soddisfacimento dell'obiettivo comune, il benessere di tutti, abbiamo invece operato per il mero e piccolo interesse privato. Ed è così che abbiamo votato e ri-votato gente che invece avrebbe dovuto non essere considerata affatto o che, dopo i primi mesi di governo o di rappresentanza, avrebbe meritato un sonoro calcio nel didietro. Ed invece... E' vero che LORO ci hanni usati ma NOI ce ne siamo serviti.
Quale la prova? Il mucchio indiscriminato di partiti politici esistenti in Italia. Sarà che io sono per i colori decisi, o bianco o nero ma, pur nel rispetto altrui, è stranissima la coesistenza di tante tinte medie. Si passa dal nero al rosso (se mai esistono ancora) e viceversa attraversando uno spettro di colori che fa vergognare quello reale e con una repentinità nel mimetismo che un camaleonte al confronto è pallido...
E l'ideale? Qualcuno mi vuol dire dove cacchio è finito?
Non so a Voi ma a me è venuto un gran mal di testa...
In questo incontro di tennis...
NOI non siamo gli spettatori ma la pallina...
(Ps...Cercasi Alì disperatamente...Bisogna scrivere una favola ma al momento sono presenti solo i 40 ladroni...)
(ps: messaggio per Alì, hai bisogno di aiuto?)
Però, se nella gestione della cosa pubblica c'è la componente che opera sugli ideali, c'è anche quella molto più spicciola che lavora sui numeri. Quella, non dimentichiamoci, che decide se ci sono o meno risorse per realizzare gli ideali, quali che siano.
Da un po' di legislature in qua, di ideali non ce ne occupiamo più, presi come siamo a elencare i mille sprechi che poi continuano imperterriti. Un paio di esempi giusto per gradire:
- abbiamo bisogno di una Camera dei Deputati e un Senato con le stesse funzioni, o si può snellire il percorso di approvazione delle leggi facendo lavorare due Camere, magari anche più snelle?
- abbiamo bisogno di un governo nazionale, uno regionale, uno provinciale e uno comunale, o si possono accorpare le competenze eliminando almeno un livello?
E via così.
Sistemare queste cose non è né di destra né di sinistra, non asseconda un ideale piuttosto che un altro, ma vuol solo dire sistemare gli attrezzi per poter poi perseguire un programma.
Così come siamo, con questo modo di fare politica, anche se qualcuno ieri ha pensato ci fossero le condizioni per brindare, non andiamo da nessuna parte.
Augh :)
Però i Senatori in vista nella seduta dell'altra sera dovevano averlo lasciato in armadio, perché non mi pare di aver visto porpore. Anche se qualche guancia arrossata dalla vergogna si sarebbe giustificata.
ps, per arrivare ad un punto di intesa possiamo cominciare a parlare di idee e non di ideali? E' l'unico modo... E vedere qualcuno che inneggia per il fallimento di altri mi sa tanto di volo di avvoltoio su un cadavere, è tristissimo ma so che in situazione inversa avverrebbe l'identica cosa...