Bambina Indaco

LA VITA OLTRE LA VITA


Ieri sera ho fatto uno strappo alla regola e ho passato qualche ora sul divano a guardare la televisione. In genere mi pare di buttare il tempo e in genere ho tutte le ragioni per pensarlo. Quando c'è SuperQuark è diverso. Mi piace, fin da bambina lo "zio Piero" mi ha insegnato molte cose. Ma non è di questo che vorrei parlare. Finito il mio consueto appuntamento con lo "zio", ho deciso di fare un breve zapping prima di chiudere quella "maledetta scatola addormenta cervello"... ma arrivata sull'obrobriosa (in genere) Rete4 ho dovuto fermarmi. Si parlava infatti di "Vita Dopo La Vita", argomento che mi sta molto a cuore e si citava spesso il Dottor Raymond A. Moody, massimo esperto e studioso dei fenomeni di NDE (Near Death Experiences). Moody ha iniziato a studiare questi fenomeni nei primi anni '70, quando ancora era un "semplice" psicologo, molto dedito alla scienza e poco, pochissimo alla metafisica. Si accorse ben presto però, che tutte le persone che a causa di incidenti, malattie gravi, operazioni mal riuscite, dipendenza dalle droghe o che per qualsiasi altra causa, erano state dichiarate "clinicamente e cerebralmente morte", subito dopo il risveglio (fenomeno detto anche "di morte apparente), riportavano racconti esatti, sempre uguali tra di loro, indipendentemente dalla situazione culturale e religiosa della persona in questione. Insomma, che fosse "morto" un indio dell'Amazzonia oppure un banchiere di New York, il racconto al ritorno era lo stesso. Dopo aver catalogato migliaia di casi, Moody non ha potuto più essere scettico. La vita continua, questa è la sentenza. Addirittura, seguendo i racconti dei "risvegliati", il dottor Moody ha potuto stilare un'elenco di sensazioni (o situazioni) che parrebbero quasi un iter, che tutti noi attraversiamo immediatamente dopo il decesso. 1• La sensazione di essere morti, il distacco dal corpo, il sentirsi sollevati. Tutti i pazienti intervistati da Moody hanno raccontato d'aver visto il proprio corpo dall'alto ma di non aver provato pena per esso. Tutti lo vedevano come un oggetto, percependo chiaramente di non essere quell'oggetto. 2• Senso di pace e assenza di dolore. Tutti hanno raccontato di non provare dolore, nemmeno (ad esempio) quelli "morti" in incidenti stradali. 3• Il tunnel . Dopo aver fluttuato per un po' sopra la scena (incidente, sala operatoria...), tutti hanno dichiarato di aver percepito una forte spinta verso l'alto, come una sensazione di risucchio e di essersi trovati in uno spazio buio, come un tunnel, con una forte luce "viva" infondo. Molti sentivano arrivare da questa luce dei rumori, come dei sibili, come una specie di musica strana. 4• Gli Esseri di Luce. Subito fuori dal tunnel, tutte le migliaia di persone intervistate da Moody hanno sostenuto (con un gran sorriso e una grande pace interiore) di aver visto uno o più "esseri di Luce" che andavano loro incontro. Di aver percepito fortissima la sensazione di Pace, Serenità e Tranquillità. Molti hanno riconosciuto in queste "entità" le anime di familiari o amici scomparsi. In questa o in qualche altra vita (frase ripetuta più volte, anche da Cristiani e Musulmani, che in genere non dovrebbero contemplare tra le loro credendze la reincarnazione). 5• L'Essere di Luce. Dopo aver ritrovato i propri cari, l'anima si trova di fronte ad un essere meraviglioso, che emana "Luce Viva", calda e armoniosa, emana profumo e musica (probabilmente indotta dalle vibrazioni della nuova realtà dimensionale). Questo essere (che alcuni interpretano come Gesù, altri come Maometto, ognuno secondo le proprie credenze) pone loro una domanda, che è sempre la stessa: Sei soddisfatto di ciò che hai fatto? Immediatamente dopo, tutti riportano la descrizione di una scena fantastica. Tutti affermano colmi di emozione d'aver "rivissuto" la propria vita, dal momento della nascita fino a quello della morte, nei minimi dettagli, ma "tutta insieme, tutta intorno". Questo è un concetto difficile da capire se si pensa seguendo l'imposizione dei nostri cinque sensi. Bisogna pensare "quantisticamente", per comprendere questo concetto. Le immagini della vita scorrono intorno, sotto, accanto a noi. Non seguono un filo conduttore, ma è come se compaiano tutte insieme. Nessuno sa dire con precisione quanto duri, la fase del "rivivere la vita", ma tutti concordano su una cosa: può essere durata un secondo, come può essere durata cento anni. È uguale (è quantistico). Questo essere non li giudica. È l'anima stessa a giudicare il proprio operato. Molti sostengono d'aver provato immensa vergogna di fronte alle scene peggiori della propria vita, ma tutti dichiarano d'essere stati tranquillizzati da questo essere colmo d'amore. "Sei lì per imparare", dice... 6• La ridiscesa. Tutti affermano anche di aver avuto la possibilità di tornare indietro. Di aver visto una staccionata, un fiume, o qualsiasi altra cosa che segnasse un confine netto, tra loro e "l'altra parte" e di aver saputo che una volta superato il limite, indierto non si torna. Dichiarano quindi d'aver sentito di dover scegliere. O andare avanti, oppure tornare indietro e tutti concordano sul fatto che se sono tornati nel loro corpo non è stato certo per il loro "attaccamento alla vita", dato che quel luogo è così bello e meraviglioso da attirare fortemente ogni anima. Se sono tornati, l'hanno fatto perchè sentivano la sofferenza dei loro cari rimasti sulla terra, oppure perchè sapevano con precisione di non aver portato a termine tutti i compiti "stabiliti in precedenza". 7• Riluttanza a tornare in vita. Stranamente, tutti quelli che sono tornati, faticano a sentirsi felici per questo. Molti piangono, ricordando le sensazioni di Pace provate dall'altra parte. Molti per qualche mese si sentono pesanti, capiscono le loro piccole potenzialità in forma umana. Chi non credeva, tornato da quest'esperienza ha sviluppato una fortissima spiritualità. Chi viveva di "male", ha istantaneamente cambiato modo di fare. Nessuno ha mai più avuto paura della morte. Nessuno. 8• Differente percezione spazio - temporale. Come già detto per l'esperienza del "rivivere la vita", tutti gli intervistati hanno affermato di non saper dire con precisione per quanto tempo sia durata l'esperienza. Come già detto, un secondo e un secolo appaiono esattamente uguali. In sostanza, il tempo non esiste, all'infuori di questa dimensione. È un argomento delicato, ma ricco di profondità. Abbandonare la paura della morte è un passo fondamentale, per la nostra storia. Sapere che la vita va avanti, saperlo con certezza, può cambiare molte cose. Consiglio a tutti questo libro. A chi ha subito perdite importanti, a chi è malato e ha paura di quello che l'aspetta. Ma anche a chi è semplicemente curioso. Raymond A. Moody La Vita oltre la Vita Studi e rivelazioni sul fenomeno della sopravvivenza € 8,00 Oscar Mondadori Pagg. 164 Anno: 1977-1997 http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__vita-oltre-la-vita.php