ToscanaMENTE

IL PALIO: DNA DEL SENESE


 Come si fa a spiegare il Palio ad una persona che non è nata a Siena? Molti di voi penseranno che si tratti di una festa paesana, prevalentemente a scopo turistico, dove le persone festeggiano, giocano e fanno baldoria tutti insieme...                               Beh...nulla di più sbagliato e lontano dalla realtà!Il palio è solo il punto di arrivo di un microcosmo, la contrada, che vive all'interno del proprio territorio come una città all'interno della città, con le sue leggi, le sue feste, le sue ricorrenze, le sue gerarchie, dove ogni persona, dal lattante all'anziano signore ha il proprio posto e la propria missione.Chi arriva a Siena nei giorni del Palio (dal 29 giugno al 2 luglio o dal 12 agosto al 16 agosto) non può capire ne osservare tutta questa strutturata organizzazione se non si spinge un po' dentro ai vicoli e vive in prima persona (per quanto questo sia possibile..noi senesi siamo poco ospitali in quei giorni lo ammetto!)l'aria che si respira nelle contrade.La contrada non si sceglie, ci si nasce, i nostri genitori la scelgono per noi per tradizione di generazione, diventa come un nostro tratto genetico come il colore dei capelli o degli occhi...Non puoi scegliere quando nasci di essere biondo o moro..e così, appena i tuoi genitori ritengono opportuno, vieni battezzato una seconda volta, un secondo giuramento di fronte alla tua città e al tuo popolo (quello della contrada), di fedeltà e amore per tutta la vita...Forse è anche giusto che sia così...che rimanga un velo di incmprensibile mistero dietro tutto questo complicato marchingegno fatto di cabala, di superstizioni, di alleanze segrete...In una società, come quella di oggi, in cui in pochi sembrano aver conservato il rispetto per gli altri e per il luogo dove vivono, credo che la nostra realtà sia davvero un paradiso felice. Una città che tra le sue mura protegge valori fondanti come l'appartenenza, il rispetto, il sacrificio, l'onore....la consapevolezza di indossare un fazzoletto che dichiara al mondo intero chi sei e che sei parte di un popolo che è pronto a gridare in coro la propria voglia di vincere e di combattere... la gioia di condividere, in abbracci con amici e sconosciuti lacrime e risate......perchè quando si arriva al fatidico giorno..mentre siamo tutti stretti, sfiancati dall'afa estiva, litigando con qualche turista troppo intraprendente,trattenendo la pipì (che tra la tensione e l'attesa ovviamente si fa sempre pressante)...eccoci...finisce il corteo...il paliio viene issato sul palco dei capitani..escono le comparse...il brusio si fa più forte..e poi...eccola..la busta...ad un tratto migliaia di persone si abbracciano in un cameratesco silenzio...i cuori dei senesi si sincronizzano in un unico battito..pochi minuti e questa estenuante attesa trasformerà i nostri volti..la mossa...la corsa...il silenzio si infrange in mille grida, c'è di incita, c'è chi prega..chi bestemmia...è la meraviglia umana che si manifesta in tutte le sue sfumature..il bambino..il giovane..la donna anziana che dal palco minaccia il fantino della contrada nemica..è la magia di pochi minuti che, in una simulazione orgasmica, porta i contradaioli vittoriosi all'acmè della soddisfazione......abbiamo vinto il palio....il cencio è nostro......c'è da pensare al corteo...ai cenini...alla cena della vittoria..agli sfottò......no..non adesso però.....adesso è solo tempo di abbracci..di lacrime di gioia...di inginocchiarsi e alzando gli occhi al cielo ringraziare Maria di questo meraviglioso dono.....adesso è tempo di essere senesi!