parole sui vetri

8 marzo: auguri


Eppure c’è stato! Si c’è stato un tempo in cui l'8 marzo andavo dal fioraio e compravo uno scatolone di mazzetti di mimosa e facevo la mia bella figura con tutte le donne che incontravo. Un tempo tutte lo accettavano con un bel sorriso, una punta di commozione e qualche bacio sulla guancia. Adesso è tutto diverso: bisogna diversificare! C’è quella che lo accetta con una punta di diffidenza del tipo “si grazie, ma ricordati che la nostra festa deve essere tutti i giorni eh!”. Chi lo accetta ma ti dice “neanche un biglietto con una poesia?”. Poi c’è quella che me lo tira dietro perché “è una festa del cavolo” o perché “te la cavi con poco?” o perché “basta con le mimose, un po’ di fantasia no?”. Succede anche che se non ti presenti con le mimose (dato che hai deciso che quest’anno vai sul sicuro facendo solo gli auguri, senza altri orpelli) che qualche tipetta si incazza  perché "maschilista di merda, manco per l'8 marzo"!  Insomma c'è stato un tempo in cui io sapevo esattamente cosa fare. Ora invece qualsiasi cosa faccia sono sicuro che non va bene.E allora sapete cosa faccio?  Buon 8 marzo a tutte quelle che lo festeggiano!  Proprio a tutte: alle belle e alle brutte alle magre e alle grassottelle, alle tenere e alle rompiballe. Auguri alle alte e alle basse a quelle generose e a quelle tirchie. Auguri a quelle che ti fanno entrare e a quelle che ti chiudono la porta in faccia, alle donne impegnate e a quelle che muoiono di noia, a quelle che fanno l'amore due volte al giorno e a quelle che non lo fanno mai. Auguri alle bionde, alle rosse, alle more, alle castane, a quelle coi capelli bianchi, alle donne con la pelle bianca, nera e anche gialla. Auguri alle donne che sanno aspettare e a quelle che si incazzano per un solo minuto di ritardo, alle donne innamorate e a chi non si innamora mai, a chi cerca il principe azzurro e a chi l'ha gia' trovato, a chi si tiene stretto il moroso e a chi vorrebbe quello dell'altra. Auguri a chi non sa dire di no e a chi lo dice sempre, alle donne che hanno perso un Amore e a quelle che l’hanno ritrovato magari proprio oggi, alle donne che “no, li’ no” e a quelle “dai proviamo’”, a quelle che prendono le tempeste ormonali come opportunità e a quelle che le prendono come una calamità. AUGURI a quelel "sono una donna non sono una santa" e alle donne "sono una santa, ma anche femmina",  a quelle in pantaloni e a quelle in gonna, alle donne malinconiche e tristi e a quelle allegre e felici. Buon 8 marzo a tutte le donne che possono festeggiare, ma anche a quelle che non possono o no vogliono perchè vittime degli uomini o di sè stesse. Auguri a tutte: donne, madri o bambine!