entronellantro

Cagliari: Sole, mare ma non solo...Uno sguardo al futuro.


Sole, mare, tradizioni, cibo e cultura evidentemente non bastano piu' o forse non sono mai bastati per favorire lo sviluppo turistico della Città. I recenti dati sulle presenze non sono confortanti e questo non aiuta la già fragile economia locale. Le attività economiche soffrono, vuoi per scelte sbagliate del passato, vuoi per la crisi economica globale, e con esse l'intero sistema economico ma occorre reagire e cercare strade non ancora battute per contrastare la sfiducia di imprenditori e famiglie e cercare di risalire la china. Cagliari ha dalla sua una serie di elementi favorevoli (siti archeologici, ambiente, clima…) che messi a sistema potrebbero attrarre nuove presenze in periodi diversi da quelli canonici e legati all’Estate. Forse e' arrivato il momento di andare oltre il binomio sole/mare, oltre Sant'Efisio, oltre le notti di Shopping & Musica sotto le stelle, oltre l'improvvisazione e gli interventi per compartimenti stagni. E’ arrivato il momento di ricercare un coordinamento tra i diversi attori in campo (sinergie pubblico - pubblico e pubblico - privato) e giungere ad una visione d’insieme della Città al fine di renderla veramente un “prodotto turistico”. Una Città veramente turistica si può fare, servono lavoro, fantasia, collaborazione e, ovviamente, risorse. E’ apprezzabile l’accorpamento effettuato delle deleghe alle Attività Produttive e al Turismo, un primo passo necessario per cercare di dar vita al “prodotto Cagliari” da vendere nei mercati nazionali ed internazionali. Ancora, le strade da battere possono e devono essere diverse, bisogna puntare su settori di nicchia, su discipline sportive poco considerate. Discipline che, comunque, hanno un buon seguito e che sono capaci di muovere migliaia di appassionati e potenziali turisti futuri. Discipline quali gli Scacchi, il Bridge, il Poker da Torneo e altri giochi da tavolo, che contano appassionati in tutto il mondo, potrebbero essere strumento di promozione per la Città e a costi relativamente bassi rispetto ad altre e più dispendiose iniziative. Giusto per fare un esempio legato agli Scacchi, si può ricordare che i tornei GSS, una sorta di giochi della gioventù degli scacchi, mobilitano, di solito, tre o quattro mila persone tra giocatori, accompagnatori, insegnanti e arbitri. Questi tornei hanno una durata media di 5 giorni ed un costo medio a partecipante di circa 500 euro, basta fare un rapido calcolo per capire quante risorse si riversano nel territorio interessato dal torneo. Detto ciò, non resta che aprirsi al confronto e dare spazio alle idee per guardare al futuro con maggior serenità