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Da Sardegna Quotidiano 08/04/2012 " Una politica che riparta dal cittadino"


Oggi è Pasqua e Gesù risorge. Gli italiani, di contro, non sono ancora morti ma non se la passano bene. Mario Monti dice che la crisi non morde più e si può guardare con ottimismo al futuro. I sacrifici fatti sono stati necessari per evitare di seguire le orme della Grecia, oltre alla richiesta-diktat di Europa e Mercati. Qui si giunge al punto cardine della mia riflessione. L’insipienza politica e la vessazione dei cittadini trovano riparo in richieste superiori alle quali bisogna follemente rispondere “sì”. L’accondiscendenza massima alle richieste della finzione Europea, con mercati sempre più avidi, ci stanno portando alla rovina. Per i governanti e i loro spalleggiatori, questa è la sola percorribile. Poco importa se le persone arrivano a suicidarsi per problemi economici. Importante è saziare la bulimia di pochi avidi banchieri e burocrati europei. Il presidente nazionale dell’Anci, Graziano Del Rio, ha detto che la sola scelta da fare, davanti al dilemma del rispetto del patto di stabilità e la vita degli imprenditori costretti a subire tale patto, è quella di salvaguardare la vita umana. Sono d’accordo con lui. Anzi, sarebbe bene iniziare a dire no alle folli imposizioni in nome degli equilibri di Europa e Mercati. Il coraggio di riportare al centro dell’azione politica il cittadino è garanzia di futuro. Così come bisogna ritrovare la forza di rovesciare le prospettive, oltrepassando le simboliche colonne d’Ercole denominate “tassazione e pareggio di bilancio”. Una Politica che parta dall’Uomo e che ricrei quelle condizioni di equilibrio, utili per la nascita e la salvaguardia dello Stato. Difendendo i più deboli dai soprusi, garantendo i diritti di imprese e lavoratori. Una Politica che ricrei il rapporto fiduciario tra Cittadino e Stato, che sia esempio per chi crede nelle Istituzioni Statali. Infine, una Politica che non sia parassita, prendendo più di quel che riesce a dare, che non cada dalle nuvole se viene trovata con le mani nella marmellata. I cittadini rigettano questa pseudo-politica. In questi anni abbiamo visto politica mischiata a gossip, urla e netta contrapposizione. Tante rappresentazioni, false. La vera Politica è credibile e costruttiva. Tutto ciò potrebbe sembrare semplicistico, populistico. Se credere in una Politica che metta al centro dell’azione l’uomo con i suoi bisogni è demagogia, sono fiero di essere un demagogo. Ogni cosa è illuminata: buona Pasqua.