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Il primo anno di Giunta Zedda - intervento in aula


Trascrizione del mio intervento in aula durante la discussione sul resoconto, presentato dal Sindaco, in merito all'operato del primo anno di governo cittadino. Seduta del 12 Settembre 2012Il documento sul primo anno di attività della Giunta guidata da Massimo Zedda offre non pochi spunti di riflessione. I tanti fogli relativi al lavoro svolto dagli assessori sono interessanti ma, in alcuni casi, non calibrati con la realtà delle cose. Mi spingo oltre, affermando tranquillamente e con la consapevolezza di non compiere opera di falsità – anzi, la volontà è quella di dare una mano a contribuire alla crescita di Cagliari – che in alcuni punti si toccano punte esilaranti.Molto divertente è la parte relativa ai Servizi informatici – legati all’attività della vicesindaco, Paola Piras - dove non è dato sapere cosa sia stato fatto per uniformare tra loro i sistemi e i software. Appare decisamente fumoso riempirsi la bocca con il termine “open data”, se non lo si traduce in concreto. E’ altresì piacevole leggere che sia pronta la maschera per il sito internet comunale, relativa alle segnalazioni di manutenzioni varie. Un inutile orpello e nulla più, se non viene collegata ai settori di riferimento.Molti dubbi anche sulla parte relativa alla voce “risparmi”, in particolare la stima del risparmio sull’utilizzo dei fogli di carta. E’ plausibile vantarsene pur non presentando dato alcuno relativo alla stessa identica spesa di dodici mesi fa? O questa maggioranza si è affidata a un mago, oppure i conti non tornano. Delle due l’una, visto che non sono stati presentati dati e fatture d’acquisto del 2011.  Il regolamento del procedimento amministrativo è a oggi una promessa da tradursi ancora in realtà, e latita dallo scorso febbraio.Senza dimenticare la grande rivoluzione prospettata per la toponomastica, con il passaggio delle competenze alla commissione Affari Generali – un risparmio pari a zero, per intenderci – dal momento in cui quella commissione dovrebbe incrementare il numero delle proprie riunioni.Il ringraziamento formale del Presidente della Corte d’Appello, giunto per aver liberato dalla carta i depositi del Palazzo di Giustizia, farà dormire sonni tranquilli al sottoscritto e ai cagliaritani, con questo particolare “grazie” da oggi siamo tutti più felici. Ovviamente, quest’ultima frase è da intendersi in senso ironico.Da un momento di frivolezza, che in politica come nella vita quotidiana non deve mai mancare, seguito con un argomento più triste: il piano di sensibilizzazione al ricorso alle cremazioni. L’ho proposto più volte nel corso di questo primo anno di consiliatura, ancora nulla è stato fatto. Osservo con dispiacere che allo stato attuale non c’è neanche una bozza del progetto preliminare del regolamento cimiteri.Maggior chiarezza serve anche in merito alle spese – meglio, ai risparmi – sbandierati dagli operatori del canile comunale. “Ogni cane costa due euro al giorno e abbiamo un risparmio di mille”, questo hanno sentenziato durante un sopralluogo effettuato dalla commissione Affari generali. Sì, ma questi “mille” sono euro? Se, come probabilmente, lo sono, quale è il rapporto tra costo totale e attività svolta nella struttura di via Po?Spostandomi nel settore del Lavori Pubblici, noto che nell’ambito del Centro storico non si menziona minimamente la possibilità di dare una nuova veste alle vie storiche del commercio, Garibaldi e Manno. I due milioni e mezzo di euro previsti per la pavimentazione di queste due vie ci sono, la data del via ai lavori non la conosce nessuno. Cagliari è anche Pirri: dico questo in premessa perché la gioia del comparto dei Servizi tecnologici per la pulizia delle caditoie a Pirri stride con la non pulizia di quelle di tanti quartieri di Cagliari.Sul turismo: nonostante l’opera svolta fin qui dall’assessore Barbara Argiolas, credo che molto debba essere ancora fatto, mancano ancora una visione unitaria e un coinvolgimento degli operatori commerciali, con sgravi e incentivi dedicati. La Cagliari città turistica non si ottiene solo colorando le notti estive, bensì rendendo partecipi i commercianti, concretamente, magari con un contratto di collaborazione contenente obblighi e agevolazioni per chi lo sottoscrive. E se il Piano delle aree è in grave ritardo, rimane un eccesso di discrezionalità sull’utilizzo del suolo pubblico. Il futuro può essere un “pacchetto-impresa” ben definito, è anzi l’unico tentativo serio e concreto di compiere qualcosa di reale. A ciò mi collego per ricordare a Gabor Pinna, assessore al Bilancio, la mia iniziativa legata alla mozione sul microcredito. Votata all’unanimità, spero entro questo autunno di vedere realizzato il bando specifico.Per il traffico cittadino, siamo entrati nell’era del cosiddetto “traffic calming”, come ha sostenuto l’assessore Mauro Coni. Questo concetto però mal si sposa con la corsia preferenziale per le biciclette – se tale si può definire una striscia di terra delimitata da una sverniciata gialla - realizzata in via Sonnino. I parcheggi rosa, dedicati alle donne in gravidanza e alle neo-mamme sono stati tracciati grazie all’input di una parte dell’opposizione.L’ultimo punto che tocco è quello legato all’Urbanistica, con il caos regnante negli uffici di via Nazario Sauro. Va subito fatto un plauso all’Assessore per la sintesi fatta, appena una pagina e mezzo di relazione. Ma, in effetti, non c’era molto da dire. Semplici cittadini e imprenditori conoscono la data di entrata della loro pratica nella Babele urbanistica, ma non sanno quando ne uscirà evasa e timbrata. Non si è agito al meglio sull’organizzazione degli uffici, non garantendo così un buon servizio.L’assessore competente, Paolo Frau, va fiero della sua iniziativa “Mettete dei fiori nei vostri balconi”. Mi permetto di fargli notare, seppur con la dovuta dose di ironia, che se le priorità continueranno a essere queste, ben presto i cittadini lasceranno sì i fiori nei davanzali delle loro case, ma lanceranno i vasi all’indirizzo di qualche componente dell’attuale maggioranza.