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Quando la fiction è strumentale alla politica.


Lunedì 22 gennaio, ore 19.30. Squilla il telefonino, rispondo. Dall’altra parte una voce di donna. E’ un’amica che mi chiama per condividere con me il suo sdegno per i continui attacchi al concetto di famiglia. Non è possibile, mi dice, che questi continuino a proporre modelli alternativi alla famiglia. Anche la televisione non perde occasione per proporre situazioni anormali come se fossero normali e non capisco, continua, perché insistano tanto con questi pacs. Una coppia formata da due uomini o da due donne non può e non deve essere assimilata alla famiglia. Questi pacs non sono altro che lo strumento per scardinare uno dei pilastri fondamentali della società. Questi che propongono modelli diversi odiano la famiglia tradizionale. Perché? Perché, poi, la televisione regge il loro gioco mandando in onda Fiction che trattano questi argomenti, dando per scontato che rientrino nella normalità? Che segnale si vuole trasmettere? Che la famiglia formata da padre, madre e figli non è l’unico modello?Cerco di mettere insieme i suoi sdegnati commenti e i suoi dubbi e provo a darle una risposta. Purtroppo dobbiamo partire da una constatazione molto semplice, sgradevole, ma semplice. Vi è una profonda confusione riguardo al termine modernità. La nostra società, che ha perso di vista i valori pregnanti e basilari per l’esistenza della stessa, sta vivendo profonde trasformazioni che, per nostra sfortuna, si stanno trasformando in degenerazione e involuzione. Si sta dando troppa voce, e peso, a delle minoranza per paura di essere additati come classisti, razzisti e non al passo coi tempi. Questo è il più grave errore che si possa compiere. La minoranza va ascoltata, capita e aiutata ma non può prendere il sopravvento sulla maggioranza, sulla normalità, sul diritto naturale. Riconoscere altre forme di convivenza significa minare quelle forme naturali che vengono accettate come normali. Con la proposizione dei pacs si vuole mascherare un vero abominio arrivando a riconoscere coppie omosessuali e trasferendo in capo a queste i diritti tipici della famiglia naturale. Perché è la famiglia il vero nemico di una certa scuola di pensiero che in essa vede un filtro, una resistenza alle idee da essa propugnate. Se vogliamo dare tutela alle minoranze, possiamo farlo agendo sulla sfera dei diritti individuali senza dar vita a nuove forme di convivenza che porterebbero solo confusione e minerebbero uno dei pilastri fondamentali della società: la Famiglia. Dalla Famiglia dobbiamo ripartire per cercare di rimettere in sesto questa società. La crisi della famiglia ha determinato lo scadimento e la decadenza di questa società, una società sempre più materialista e superficiale che non è più capace di preservarsi e, anzi, accelera il proprio dissolvimento in nome di una finta modernità. E, intendiamoci, quando si parla di famiglia si prende in considerazione la famiglia legittima ovvero quella fondata sul matrimonio (religioso e no). politica