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Tuvixeddu 2. Scavando, scavando...


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA XIII LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 175 presentata dai consiglieri regionali CHERCHI Silvio - MARROCU - BARRACCIU - CALLEDDA - CORRIAS - CUGINI FLORIS Vincenzo - LAI - MATTANA - ORRÙ - PACIFICO - PIRISI SANNA Alberto - SANNA Franco il 7 ottobre 2005 Istituzione del Parco naturale e archeologico "Stagno di Cagliari, saline di Macchiareddu, laguna di Santa Gilla e Tuvixeddu" RELAZIONE DEL PROPONENTE Con la presente proposta di legge si vuole proporre l'istituzione del Parco naturale e archeologico "Stagno di Cagliari, saline di Macchiareddu, laguna di Santa Gilla e Tuvixeddu". Il complesso naturalistico e archeologico, che si estende nel territorio dei Comuni di Cagliari, Elmas, Assemini e Capoterra, presenta un'indubbia importanza storico-scientifica, naturalistica ed economica, tale da legittimare appieno l'istituzione di un'area protetta finalizzata alla salvaguardia del territorio interessato. L'istituzione del parco assicura la gestione unitaria delle aree di riferimento e garantisce la conservazione e la valorizzazione delle loro risorse naturali, ambientali, archeologiche, storiche e culturali. Garantisce, altresì, la loro fruizione sociale e la promozione della ricerca scientifica e didattica. L'istituzione del parco favorisce, inoltre, lo sviluppo delle attività economiche compatibili, in particolare di quelle connesse con la pesca, l'acquacoltura e la produzione del sale. Favorisce, altresì, lo sviluppo delle attività agricole, zootecniche, artigianali, turistiche e la riqualificazione ecologica degli insediamenti. Occorre, pertanto, porre in evidenza i diversi aspetti che caratterizzano l'importanza di tali aree al fine di comprendere la rilevanza dell'istituzione di un parco naturale e archeologico di interesse internazionale, tale da proiettare la città di Cagliari in una dimensione mediterranea con benefici per tutti i comuni contermini e per l'intera Sardegna. Il parco naturale e archeologico, oggetto della presente proposta di legge, è caratterizzato da tre complessi costituiti dallo stagno di Santa Gilla, dalle saline di Macchiareddu e dal colle di Tuvixeddu. Colle di Tuvixeddu Tuvixeddu è un colle (99 metri sopra il livello del mare) delimitato dalle vie Montello, Vittorio Veneto, viale Sant'Avendrace e dalla via Is Maglias. Il nome Tuvixeddu significa "colle dei piccoli fori" dal sardo "tuvu" cioè "vuoto, cavità" in quanto la collina possiede numerosi ambienti scavati nella roccia calcarea dai popoli colonizzatori. Tale zona riveste particolare importanza storica per la necropoli fenicio-punica che, contando alcune migliaia di tombe risalenti al periodo compreso tra il VI e il III secolo a.C., fa di questo sito una delle più vaste aree storico-monumentali del Mediterraneo. Nel periodo storico di riferimento i Cartaginesi, che si erano stabiliti presso lo stagno di Santa Gilla, scelsero il colle per seppellirvi i loro morti. Tra le sepolture se ne distinguono due di particolare bellezza: la "tomba dell'Ureo" e la "tomba del combattente", entrambe dipinte. Un sepolcro molto conosciuto è sicuramente la "Grotta della Vipera", scavata ai piedi del colle, che rappresenta il più importante monumento funebre di epoca romana, eretto in memoria della nobile romana Atilia Pomptilla. Altro monumento degno di nota del quartiere Sant'Avendrace è la "tomba di Rubellio", sepolcro romano che presenta una suggestiva iscrizione nella roccia, situato nella parte in cui il colle Tuvixeddu degrada verso la chiesa di Sant'Avendrace. Al momento attuale, l'istituzione del colle di Tuvixeddu quale "parco archeologico" è condivisa da tutte le persone di buon senso, che chiedono la valorizzazione di Tuvixeddu per una migliore fruibilità, e dalle tante associazioni culturali che hanno denunciato il grave stato di abbandono in cui versa l'intero compendio sperando in un intervento legislativo che valorizzi le preesistenze archeologiche, le particolari emergenze floro-faunistiche ancora presenti nell'area, le straordinarie cavità ed i percorsi sotterranei che si dipanano nelle viscere della terra. L'importanza della presente proposta di legge, istitutiva del Parco archeologico in tale area, deriva anche dalla necessità di arrestare i danni derivanti dalla selvaggia espansione urbanistica della città e dalla scellerata attività estrattiva di calcare che la vicina cementeria di Santa Gilla e la Calceidrata di via Is Maglias hanno praticato per oltre mezzo secolo, occultando così una miriade di tombe fenicio-puniche con grave danno per un patrimonio storico- monumentale di inestimabile valore. Attualmente sulla collina sono in corso i lavori per la realizzazione del Parco archeologico che preserverà tutta l'area dallo stato di abbandono da cui versa da troppi decenni e che l'ha resa facile preda di tombaroli privi di scrupoli. Quello che avete letto è un estratto della proposta di legge per “Istituzione del Parco naturale e archeologico "Stagno di Cagliari, saline di Macchiareddu, laguna di Santa Gilla e Tuvixeddu" presentata a Ottobre del 2005. L’iter della proposta si è interrotto e, tra le leggi approvate non compare. Per sicurezza controllate anche Voi. Il problema, comunque, è un altro. Se il problema era già sentito nell’ottobre del 2005 perché si è aspettato al 2007 per bloccare i cantieri aperti? Qualcuno saprà darci risposta? Attendiamo contributi.