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Quisquiglie, Pinzellacchere. Scranno mon amour!


DI seguito alcuni esempi della forte maggioranza in Senato. Prodi, ovviamente, tende sempre a minimizzare: “solo un incidente di percorso”. Però, siamo sinceri, se davvero Prodi pensava di poter durare per tutta la legislatura, come mai non si è dimesso da parlamentare? E perché non si sono dimessi i ministri – parlamentari? Forse sapevano che sarebbe finita male. Cosa non si fa per lo scranno! Roma, 19 settembre 2006 Il premier Romano Prodi riferirà in Parlamento sulla vicenda Telecom, giovedì 28 settembre alle ore 15. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppi della Camera. Pino Sgobio, presidente dei deputati del Pdci, ha spiegato che "ci sarà un solo passaggio parlamentare". E' stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti a prendere contatto con il premier Romano Prodi. Il presidente del Consiglio, racconta Chiti, "è stato subito disponibile a riferire in Parlamento". Unione battuta al Senato: approvata proposta per dibattito il 21 Saranno comunque i due presidenti delle Camere a decidere. Intanto al Senato il governo è stato battuto sul calendario dei lavori: è stata approvata la proposta di Renato Schifani, capogruppo di Forza Italia, per discutere del caso Telecom giovedì pomeriggio. Prodi, che si trova a New York, sarà quindi assente. A riferire a Palazzo Madama sarà probabilmente il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. Roma, 4 ottobre 2006 Maggioranza battuta per un voto al Senato a causa dell'astensione dell'Italia dei Valori. Ed e' frattura: il ministro della giustizia Clemente Mastella minaccia la crisi politica. E' accaduto ieri, al voto sull'articolo 5 del disegno di legge sulla sospensione della riforma dell'ordinamento giudiziario Governo battuto in Senato, decade il decreto Il 25 ottobre il Governo viene battuto in Aula al Senato sul decreto legge sugli sfratti. L'Aula ha approvato, con 151 sì, 147 no e nessun astenuto, una pregiudiziale di costituzionalità di Forza Italia Senato, governo ancora battuto Prodi furioso coi franchi tiratori giovedì 09 novembre 2006, 00:00 da Roma Bum!, la Magnolfi conserva il doppio incarico e i franchi tiratori nel centrosinistra salgono da dieci a venti. Bel risultato per la «trasparenza», la «funzionalità», la «salvezza» dell’Unione e lo stop al malvezzo della doppia prebenda. Dicono che Romano Prodi stia schiumando più per questo smacco che per il travaglio della finanziaria, e vada minacciando di dimetterli d’autorità, i sottosegretari senatori che non schiodano da Palazzo Madama. Certo, può esigere che lascino quanto meno il governo, ma come può passare a questo atto d’imperio sui bassi gradi, quando c’è addirittura un ministro senatore, Livia Turco, che non «riesce» a dedicarsi interamente alla Salute? 01/02/2007, ore 15.45.00 Base Usa di Vicenza, Governo 'sotto' al Senato. Anzi no Passa l'odg Calderoli, poi vince l'Unione. Pasticciaccio all'italiana Roma (Giovanni Perrino) - Allargamento Base Usa di Vicenza, il Governo Prodi è stato battuto al Senato. Approvato l'odg del centrodestra. Vittoria di Roberto Calderoli, sull'ampliamento della base militare Usa di Vicenza: Palazzo Madama ha votato l'ordine del giorno del senatore leghista. I voti a favore sono stati 152, i no sono stati 146, astenuti Gavino Angius, Massimo Brutti, Domenico Fisichella e Paolo Bodini dell'Ulivo. In mattinata la Cdl aveva presentato "Udite le comunicazioni del Governo, le si approva". Poi tutto il centrodestra dimostrava di approvare il piano del ministro della Difesa, Arturo Parisi. Per l'Ulivo è stata la sconfitta. Dopo si è avuta un'altra votazione con l'approvazione dell'ordine del giorno dell'Unione con la Casa delle libertà che non partecipa al voto.