Il leader Massimo non getta mai la spugna, lui non si arrende. Riesce a far cadere Prodi con una mossa da manuale, da vero amico della verità e di Silvio. Ora, saputo del rinvio del governo alle Camere, fa buon viso a cattivo gioco e per evitare di fallire nel suo intento, le grandi intese con Silvio per far fuori i partitini rompipalle, affonda un altro colpo nello stomaco della coalizione prodiana: "Certa sinistra non serve alla sinistra e al Paese", specificando che lui non si rivolgeva certo ai cari compagni dei Verdi, del Pdci e di Rifondazione.
D'alema contro tutti
Il leader Massimo non getta mai la spugna, lui non si arrende. Riesce a far cadere Prodi con una mossa da manuale, da vero amico della verità e di Silvio. Ora, saputo del rinvio del governo alle Camere, fa buon viso a cattivo gioco e per evitare di fallire nel suo intento, le grandi intese con Silvio per far fuori i partitini rompipalle, affonda un altro colpo nello stomaco della coalizione prodiana: "Certa sinistra non serve alla sinistra e al Paese", specificando che lui non si rivolgeva certo ai cari compagni dei Verdi, del Pdci e di Rifondazione.