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D'alema contro tutti


Il leader Massimo non getta mai la spugna, lui non si arrende. Riesce a far cadere Prodi con una mossa da manuale, da vero amico della verità e di Silvio. Ora, saputo del rinvio del governo alle Camere, fa buon viso a cattivo gioco e per evitare di fallire nel suo intento, le grandi intese con Silvio per far fuori i partitini rompipalle, affonda un altro colpo nello stomaco della coalizione prodiana: "Certa sinistra non serve alla sinistra e al Paese", specificando che lui non si rivolgeva certo ai cari compagni dei Verdi, del Pdci e di Rifondazione.
Salvi, che forse ha mangiato la foglia, è intervenuto dicendo "Massimo è il migliore a costruire e a ... distruggere.". Ma il vero problema è che il buon D'alema ha ragione. Ha ragione nel dire che certa sinistra (ma anche certa destra, ndr) non serve al Paese. Non può servire al Paese chi auspica la rivoluzione proletaria, chi parla della lotta di classe e che guarda, nostalgicamente, alla Rivoluzione d'Ottobre (e agli anni del ventennio, per certa destra, ndr) che ama schierarsi con chiunque sia antiamericano e antioccidentale, che sta al governo e scende in piazza contro il governo, che insulta chi non si allinea al suo pensiero inquinato dalla più becera delle ideologie,... Non prendetevela con D'alema anzi, lunga vita a D'Alema e speriamo che sia, come dice Salvi, veramente bravo a distruggere. Speriamo che la sua azione sia dirompente e che faccia crollare quel castello d'ipocrisia ora rappresentato da Prodi & Co. Speriamo che riesca, poi, a costruire un partito democratico serio, a sua immagine e che contribuisca a far sparire dal panorama politico italiano quella certa sinistra di cui parlava. Per ora, bravo Massimo e grazie. Ad maiora