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Spezzo una lancia in favore di Dolce & Gabbana


Eccoli, pronti come membri dell'inquisizione, rispuntano i benpensanti ad orologeria. Tutti indignati per i manifesti pubblicitari di Dolce & Gabbana. Si arriva , addirittura, a dire che in quei manifesti si utilizza" in modo vessatorio o discriminatorio ai fini pubblicitari l'immagine della donna". Sinceramente non vedo alcun utilizzo discriminatorio o vessatorio, per dirla con le parole della ministra Pollastrini, dell'immagine della donna. I manifesti sono molto accattivanti e sprizzano, questo si, erotismo ma, e qui concordo con gli stilisti, sono una forma d'arte. Non c'è traccia, nei manifesti, di alcuna forma di violenza nei confronti della donna anzi, ne viene esaltata la femminilità. E a dar manforte alla ministra intervengono anche esponenti dell'opposizione. L'indignazione è bipartisan così come la nuova inquisizione. Ritengo che siano altri i problemi da affrontare ma capisco che ogni tanto il sistema politico, per allontanare gli occhi del popolo dal suo agire, ha bisogno di qualcuno da crocifiggere. Questa volta è toccato a Dolce & Gabbana e la prossima? Mala tempora...