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Dialogo qualunquista tra uomini qualunque. (in periodo pre elettorale) Riproposta


Cari visitatori e amici, oggi è domenica. Giornata dedicata, quando possibile al riposo e alla famiglia. Vi ripropongo un mio vecchio post inserito a metà 2006. E' un dialogo tra due amici, due uomini qualunque. Buona lettura e attendo i vostri commenti. Buona domenica - Caro Marco, un’altra tornata elettorale si avvicina. In primavera saremo chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento e per varie elezioni amministrative. I partiti sono già operativi, riunioni, incontri, tavole rotonde si moltiplicano vistosamente. Ufficialmente per parlare dei problemi, una moltitudine, che affliggono i poveri cittadini ma in realtà non sono altro che messinscene per dare visibilità al candidato di turno. La televisione pullula di personaggi, politici, che affrontano i temi più diversi. Dalla fine del rapporto tra Albano e la Lecciso ai problemi del disarmo in Corea. Qualunque sia l’argomento trovi un politico che, stranamente, ha da dire la sua. - E si, caro Tullio hai detto delle cose sacrosante. Hai notato, poi, che se stai attento ai loro discorsi, dicono esattamente le stesse cose. Gli esponenti della maggioranza, di qualunque colore sia, assumono una certa posizione. La minoranza, sempre prescindendo dai colori, dice l’esatto contrario. Ma giusto per andare contro a chi governa. Sembra un gioco delle parti, triste, ripetitivo e noioso. - Già. Sono sempre pronti a darsi addosso l’un l’altro. E quando si attaccano sembrano anche seri, poi ti accorgi che non fanno altro che recitare. Ed ecco che iniziano con, i lavoratori, i deboli, il sociale, la sanità etc etc. Sai che ti dico: secondo me non gli importa nulla. Il loro interesse è solo quello di accumulare denaro e accrescere il proprio potere e la propria visibilità. - Infatti, avrai notato che nessuno ha una condotta di vita esemplare. Pensa che in Parlamento siedono. Così come ha denunciato Grillo, più di venti persone con una condanna passata in giudicato. - Poi, a noi per partecipare a certi concorsi chiedono il certificato del casellario giudiziario! Perché non lo chiedono a tutti coloro che s’intendono candidare a qualsiasi carica? Ti rendi conto che abbiamo a che fare con una massa di ipocriti. Poi se gli attacchi su certi argomenti, ti tacciano di qualunquismo. Come se il richiedere semplicemente del buon senso sia un discorso qualunquista. - Si scandalizzano per le leggi e le trovate della maggioranza in carica ma non pensano allo scandalo che provocano quando, unitariamente, si aumentano gli stipendi. Ma ti rendi conto che questi in un mese prendono quanto prendiamo noi in un anno? Poi, gran parte di ciò che prendono figura come rimborso spese. Praticamente fanno nero in maniera legale. - E’ vero, non ci avevo pensato. Hai toccato un tasto dolente, almeno per noi miseri mortali. Se gli tocchi lo stipendio ti dicono che sei un qualunquista e che loro quei soldi li usano per stare in contatto con l’elettorato. Per pagare uffici, bollette, portaborse e segretarie. - Già, e le segretarie chissà perché sono sempre dei bei pezzi di figa. - Pensa quanto siamo ciglioni noi che, non solo dobbiamo pagare l’affitto, le bollette e le varie spese ma su queste ci paghiamo pure le tasse. E non possiamo neanche permetterci la segretaria bona. - Hai dimenticato che un contentino, nella loro magnanimità, lo danno anche a noi. Pensa alle deduzioni e detrazioni che possiamo fare. - Ridicole. Ma non sarebbe molto più semplice ed equo prevedere una soglia di esenzione dalla fiscalità per i nostri redditi e sulla restante parte far pagare una certa percentuale. Così si semplificherebbero molto anche le dichiarazioni. Le potremo fare da soli. - Ma sei scemo? Una tale semplificazione manderebbe a casa una marea di gente. Pensa ai commercialisti, ma soprattutto ai vari patronati e Caf che stranamente fanno sempre riferimento a partiti o associazioni vicine ai partiti. - Non ci avevo pensato. Ma allora, in pratica, tutto il sistema è fatto per creare lavoro. Una delle tante applicazioni della teoria Keinesiana del lavoro. Rendo il tutto il più difficile possibile cosi i cittadini sono costretti a pagare qualcuno per risolvere i problemi. - Esatto. - Ma questa è una follia. Pensa quante risorse si potrebbero destinare alla creazione di vero lavoro se non ci fosse tanta burocrazia e scartoffie da riempire. - La cosa ancora più grave è un’altra. Non contenti della produzione normativa nostrana, hanno deciso di importarne altra. Con la scusa dell’Europa stanno arrivando anche a dirci che le banane per essere classificate tali devono avere certe dimensioni e certi requisiti. Pensa che follia, sono arrivati a dare le misure di banane e cetrioli. - Pensa poi alle norme sulla sicurezza. Se uno le dovesse seguire tutte, e penso ai lavoratori dei cantieri, alla fine non potrebbe lavorare. Secondo me si sta rasentando il ridicolo. Vogliono dettare leggi e norme di comportamento per tutti. - Non per tutti, loro sono sempre esentati. Hai visto quanto fumano durante le sedute? Ti dicono che non puoi fumare in tutti gli ambienti chiusi ma loro se ne fottono allegramente dei divieti imposti da loro stessi. Come se quelle scritte sui pacchetti delle sigarette non fossero rivolte anche a loro. - Hanno anche la faccia da culo di dire, come quei consiglieri regionali della Sardegna, che fumano perché sono stressati. Capisci, loro sono stressati. - Con quegli stipendi andrei a lavorare sulle mani e lavorerei 24 ore al giorno. Mi fanno schifo. E mi fa ancora più schifo quando li sento parlare dei poveri, dei disoccupati e dei meno fortunati. - Con tutti i soldi che prendono potrebbero adottare, ciascuno, almeno tre disoccupati e contribuirebbero in maniera tangibile alla soluzione del problema disoccupazione. - La cosa più drammatica è che, purtroppo, siamo sempre costretti tra il meno peggio dei candidati. Hai notato che non esistono più politici degli di tale appellativo? - Non ci sono più persone di alta moralità, integrità ed onestà. Persone che scelgono la politica per vocazione. Hanno tutti la vocazione per il denaro e il potere. Sacrifici? Neanche a parlarne. - Forse è per questo che, di volta in volta, il numero degli elettori diminuisce. Sono convinto che il cittadino andrebbe più volentieri a votare se potesse dare il voto a persone meritevoli. A persone che si dedicano alla politica per passione e non per puro interesse o per avere l’ingresso garantito negli stadi, al cinema…. - La mediocrità regna sovrana. Sarà forse lo specchio della società? - Qui ti sbagli. La Società, il vivere in una collettività, può avere diversi gradi di sviluppo. Il metodo migliore per far si che nella società siano sentiti certi valori è quello di dare l’esempio. Il cittadino, o in genere il membro di una collettività, ja bisogno di valori ed esempi positivi. Quando vedi, invece, che chi ti dovrebbe governare non è capace di dare l’esempio allora ti passa la fantasia e pensi solo a te stesso. I politici, e quelli che hanno questo tipo di velleità, devono capire che solo con l’esempio possono governare. Al cittadino non puoi chiedere sacrifici se non sei il primo a farli. Se il politico, o l’amministratore, non ha la capacità di sacrificarsi per primo si ritroverà a combattere con la diffidenza e il giusto egoismo del cittadino. - Insomma, mi stai dicendo che non si può predicare bene e razzolare male. - Esatto, hai colto nel segno.La politica, almeno quella con la P maiuscola, è fatta di valori, esempi e vocazione. Meno denaro circola e meglio è. E’ una vergogna che si spendano miliardi per le campagne elettorali. Dato che la politica non è altro che servizio alla collettività non vedo perché i candidati non debbano partire proprio dalla collettività. - Ovvero? - Secondo me dovrebbero essere vietati ai candidati gli spot in televisione, le inserzioni sui giornali… Insomma si dovrebbe ritornare al comizio di piazza e agli incontri con le persone. - Ma siamo nella società della televisione. - Questo è uno dei mali. Io ne vieterei l’utilizzo a fini politici. Lascerei giusto le tribune elettorali ma niente spot. Il politico non è mica un deodorante o un assorbente! E metterei anche un tetto massimo di spesa a seconda del tipo di elezione cui si partecipa. - Vorresti un ritorno dei politici tra la gente? - Questo è un altro errore. I politici fanno parte della gente e gli eletti sono dei primus inter pares. Sono la gente, con gli stessi doveri e gli stessi diritti. E ridurre notevolmente i costi delle campagne elettorali darebbe il via ad una, necessaria, moralizzazione della politica. - Sono d’accordo con te. Ma pensi che sia realizzabile? Hai visto che intorno alla politca ci sono troppi interessi? - Secondo me è realizzabile, basta volerlo. Chi non lo vuole ti dice che sei qualunquista. E sai che ti dico: per me qualunquista è un complimento. - Allora, sei proprio un qualunquista. Però, mi stavo chiedendo, per chi votiamo alle prossime elezioni? - Semplice, per il primo qualunquista che c’ispira fiducia. Per quello che non investe milioni nella campagna elettorale. Per quello che dimostra spirito di sacrificio. Insomma per uno di noi due. - Ma, a questo punto ci conviene candidarci e partire alla ricerca dei qualunquisti in giro per l’Italia. A sentire gli attuali politici, ce ne sono tanti. Forse siamo già la maggioranza. E come lo chiamiamo il partito? - Il partito dell’uomo qualunque. Quello che ha nei suoi capisaldi valori quali: famiglia, scuola, lavoro, onestà e integrità morale. Quello da prendere come esempio. - Secondo me ci fanno fuori subito. Diranno che siamo noi gli ipocriti. I mediocri sono bravi a denigrare quelli come noi. - Lasciaglielo fare e ricordati di Burke. Il male trionfa quando gli onesti non fanno nulla. Adesso è arrivato il momento di fare qualcosa. Mettiamoci in gioco e poi si vedrà. Va bene, se non altro sapremo per chi votare.