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Baia delle Ginestre e delle macerie.


Riportiamo un articolo del 2003 e sappiate che ad oggi non è cambiato niente. Gli ambientalisti sono pronti a fare battaglie per le demolizioni degli ecomostri ma, una volta raggiunto lo scopo, non si occupano mai del dopo. Il paradosso, per questo caso particolare, è che le costruzioni rase al suolo dalle ruspe potevano essere salvate e destinate a funzioni di pubblico interesse. Forse Attila era ambientalista? "Il "vecchio" caso di Baia delle Ginestre IERI-OGGI: Prima l'ecomostro, poi le sue macerie. Baia delle Ginestre non riesce a tornare alla normalità costa Sud-occidentale della Sardegna, uno dei casi denunciati da Brutta Italia nelle prima edizione si è concluso con la demolizione. Nell'estate del 2001 sono arrivate le ruspe del Genio civile a demolire l'Hotel Baia delle Ginestre che deturpava una costa bellissima. Ma c'è un lato oscuro - o comico, a seconda dei punti di vista - della vicenda, che ha reso quanto mai opportuna una verifica sul campo: ancora oggi, a distanza di due anni, non è stata disposta la rimozione delle macerie. Dovere scegliere tra l'ecomostro o le sue macerie non è certo l'aspettativa di chi chiede di vivere in mezzo a un paesaggio non deturpato. Al momento comunque, e c'è poco da scegliere, ci sono le macerie. L'ANTEFATTO - Uno dei casi più significativi che ha fatto discutere e che ha diviso l'opinione pubblica agli inizi dell'estate 2001, riguarda quello dell'Hotel Baia delle Ginestre, nel territorio di Teulada. OTTO ANNI DI BATTAGLIE - Otto anni di accese battaglie giudiziarie iniziate con un esposto delle Associazioni ambientaliste nel maggio del 1989. Esattamente un anno prima la Società Baia delle Ginestre aveva ottenuto le concessioni edilizie per la realizzazione di 45 villette in un'area a destinazione alberghiera. Ma nel '90, la Società avviò importanti lavori, senza licenza, nella fascia dei 150 metri dal mare: un albergo da cento stanze, una piscina, una piattaforma con scale per la discesa a mare, tre baracche in legno, un locale in muratura, una pista d'accesso alla spiaggia, tre pontili galleggianti, una barriera frangiflutti. Tutte opere per le quali il costruttore aveva ottenuto successivamente una concessione in sanatoria dal Comune di Teulada. PROVVEDIMENTO ILLEGITTIMO - Un provvedimento riconosciuto illegittimo dal pretore che emise la prima sentenza, alla quale seguirono due pronunciamenti della Corte d'Appello e altrettanti della Cassazione. LA DEMOLIZIONE - Dopo innumerevoli ricorsi e istanze, nell'agosto del 2000, la Procura generale ha avviato la procedura di demolizione, diffidando la Società che gestiva l'albergo affinché gli arredi e le attrezzature della struttura venissero portati via. A tale diffida non fece seguito alcuna iniziativa da parte della stessa Società. Nella mattinata del 18 giugno 2001, le ruspe del genio militare giungono nei cortili dell'Hotel Baia delle Ginestre. Inizia così, con l'assordante rumore dei martelli pneumatici, l'opera di demolizione dell'Hotel Baia delle Ginestre. Ma la storia, almeno quella delle macerie, non è ancora finita." Da allora niente è cambiato.Le macerie fanno bella mostra di se. Sotto i colpi delle ruspe sono caduti i manufatti e anche i posti di lavoro che la struttura avrebbe creato e tutto in nome di un ambientalismo oltranzista e sciocco. Risultato: detriti e macerie in un'area, quella di Teulada, che nei disegni di qualcuno dovrebbe diventare turistica, una volta riavuti indietro i terreni dai militari. Sarà, ma continuiamo ad essere scettici. Mala tempora...