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Cari Silvio e Piero: Niente liste blindate!


Cari Silvio e Piero, mi ha fatto piacere vedervi seduti fianco a fianco e discutere da persone civili e mature. Mi ha fatto piacere che i leader dei due partiti di maggioranza relativa abbiano iniziato, ma forse continuato, a dialogare riguardo alla legge elettorale. Ciò è molto importante perchè denota che siete entrambi consci del fatto che così non si può continuare. Non si può continuare con un governo senza una maggioranza certa e soggetto al ricatto della sinistra massimalista e utopica. Non si può continuare a tirare a campare nell'ottica dell' "oggi ci siamo e domani, chissà!". L'Italia è, anche se non sembra, un grande Paese, un Paese ricco di risorse e dalle mille potenzialità. Però, l'Italia ha bisogno di certezze e di una classe politica capace, seria e, soprattutto, capace di ergersi ad esempio per tutti gli Italiani. Una classe politica e dirigente in grado di dare lo stimolo per far esplodere le tante potenzialità del Paese. Una classe politica che, però, non sia il frutto di decisioni calate dall'alto delle segreterie dei partiti ma, bensì, una classe politica frutto della scelta dei cittadini. Il cittadino deve partecipare alla scelta di coloro che andranno a governare in suo nome e per suo conto. Il Cittadino vuole scegliere e Vi chiede di trovare un accordo sulla legge elettorale e di ricordarVi di inserire la preferenza. Perchè solo con la preferenza è possibile scegliere veramente in quanto, non sempre, i partiti sono in grado di farlo. I partiti scelgono solo in base alle potenzialità, dei candidati, di attirare a se i voti e, spesso, non tengono in considerazione l'aspetto morale. Di questo possiamo trovare riscontro anche nell'attuale composizione del Parlamento dove, senza distinzione di colori, siedono personaggi, probabilmente, innocenti ma, certamente, discussi e discutibili. quindi, cari Piero e Silvio, lasciate a noi la scelta. Non fateci scegliere solo il partito, fateci scegliere, e sbagliare, da soli. Siamo abbastanza maturi per farlo. Il momento storico non è dei migliori ma, con il contributo di tutte le parti più sane del Paese, si può certamente superare e dare, così, al Paese una classe politica in grado di guidarne la rinascita. Per il bene dell'Italia, fateci scegliere. Unico slogan: "riportare in auge la questione morale." - continua, forse -