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Estemporanea:Dipietriade


Poche righe per Di Pietro. Non Carmen ma Antonio! Ballarò di ieri ha visto come protagonista il ministro Di Pietro. Più ascolto Di Pietro e più mi convinco che stia dalla parte sbagliata. Ieri non ha lesinato commenti e giudizi su niente e nessuno. Ha definito le privatizzazioni del passato, si quelle fatte dai suoi attuali colleghi di governo, il male più grande dopo Tangentopoli. Ha detto che con la sinistra massimalista non si può dialogare perchè sono rigidi su posizioni preconcette della serie "noi abbiamo ragione e gli altri torto". Ha detto che sarebbe giusto pagare le tasse su un reddito quanto più possibile vicino al netto. Così facendo, facendo scaricare gran parte dei costi sostenuti per il sostentamento, si avrebbe maggior equità e tutti pagherebbero le tasse. Devo riconoscerlo, ieri, Di Pietro è stato grande e ha detto cose giuste e condivisibili. Per questo mi chiedo:"che ci azzecca Di Pietro con l'Unione?". Le alchimie politiche non hanno regole e Di Pietro ne è la dimostrazione. E dimostra anche che in casa Prodi regna molta confusione. Non ci resta che attendere